~chapter 48~

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Wonwoo non fece domande riguardo i due, anche se aveva cominciato ad avere i suoi sospetti, così i tre decisero di mettersi a lavoro e cercare i libri.

Seguirono seungcheol ed arrivarono davanti alla stanza di Youngjae, era chiusa a chiave e la chiave era nella serratura all'esterno, Seungcheol mise la mano sulla chiave e la girò rivelando la stanza.

I due più grandi entrarono e Wonwoo rimase lì in piedi per qualche secondo, prese un respiro profondo prima di entrare a sua volta.

Stava per dare un'occhiata in giro, ma la voce di Seungcheol attirò la sua attenzione.

<<non abbiamo buttato via niente, abbiamo solo dato una sistemata, anche se è ancora un casino, ci sono libri nella sua libreria, sulla scrivania, nella sua tracolla dell'università ed un paio sugli scaffali sopra la scrivania.

Tu puoi cominciare a cercare nella libreria se ti va, e io e Jeonghan ci divideremo il resto, mhm ?>> chiese sorridendo gentilmente a wonwoo e quest'ultimo annuì.

<<i titoli sono "la costituzione coreana semplificata " e "i diritti delle donne nel sud Corea">> disse wonwoo in modo che i due possano cominciare la loro ricerca.

Seungcheol gli mandò uno sguardo confuso.
<<non sapevo che fosse interessato a queste cose, alla legge>> disse nostalgicamente.

<<neanche io>> disse onestamente wonwoo.

<<li stavo leggendo una volta ed era curioso a riguardo, quindi mi ha chiesto se potessi prestarglieli quando li finisco>> mentì, non poteva dire a Seungcheol che stavano invadendo la stanza del suo fratellino per qualcosa che non era neanche sicuro fosse lì.

Si sentiva terribilmente, era diventato un bugiardo,  e mentiva alle persone più care e vicine a lui.

Però non era tempo per i sensi di colpa, quindi quando vide seungcheol e Jeonghan cominciare a trafficare nelle cose di Youngjae, anche lui si girò verso la libreria e cominciò a cercare.

Cercó di ignorare l'ansia all'idea che si trovava nella stanza del suo amico, provò a convincersi di trovarsi in qualsiasi altro posto.

Per non pensarci troppo, rivolse la sua attenzione alla raccolta del suo amico.

Passava i libri tra le sue dita e leggeva attentamente i titoli, uno ad uno, lentamente per paura di distrarsi e passare davanti a ciò che cercava senza accorgersene.

Libro libro, scaffale scaffale, con attenzione e cura che non aveva usato in molto tempo.

Wonwoo fu sorpreso dalla quantità dei libri che il minore possedeva, ovviamente aveva visto la libreria prima, ma di solito i libri erano tutti sparpagliati sulla scrivania o sotto il letto così come le sue altre cose impedendo a wonwoo di realizzare la reale quantità dei testi.

Come aveva previsto la maggior parte di essi era riguardo l'economia, alcuni era libri di matematica che gli servivano a capire la materia che aveva scelto, altre materie universitarie come inglese e coreano erano presenti, ma fino ad adesso nessuna traccia dei libri che cercava.

Andò avanti cercando di non scoraggiarsi, ed il fatto che l'unico rumore che sentiva erano libri che venivano appoggiati e spostati, capí che anche gli altri due stavano facendo lo stesso senza distrarsi in chiacchiere.

Libro dopo libro, scaffale dopo scaffale, wonwoo non aveva ancora trovato ciò che cercava.

Mancava solamente l'ultimo scaffale e avrebbe finito di cercare nella libreria.

Prese un respiro profondo e ricominciò con la stessa tecnica che aveva usato per gli ultimi 40 minuti, si sistemò gli occhiali sul ponte del naso e cominció a decifrare le lettere sulle copertine di ciascun libro.

Quando tirò fuori l'ultimo libro sullo scaffale e i suoi occhi caddero sul ennesimo libro di calcolo, si sentì soffocato dalla delusione.

Si girò verso gli altri due, e si accorse che stavano ancora cercando, concentrati sui testi tra le loro mani.

Da bravo ansioso quale era, gli passó per la testa l'idea che magari c'era un libro di cui non si era accorto, magari non aveva prestato abbastanza attenzione.

In fondo dove altro potrebbe essere i libri, giusto?

Decise di fare un'altro giro sui libri intanto che gli altri due finissero, e presto i due tentativi diventarono tre e poi quattro.

Aveva quasi imparato i titoli che gli stavano passando davanti.

<<hey wonwoo, non hai ancora finito?>> chiese seungcheol.

<<si si, hi finito>> disse mettendo l'ultimo libro al suo posto.

<<non li abbiamo trovati, suppongo che tu non hai avuto più fortuna di noi>> disse jeonghan notando il broncio che aveva il minore, e Wonwoo scosse la testa dandogli ragione.

<<no...>> disse wonwoo.

<<Dai wonwoo-yah, fa niente, che ne dici se domani io e te andiamo alla più grande libreria di Seoul, e ti comprerò i due libri che stavi cercando e in più puoi comprare uno dei libri di poesia che ti piacciono tanto, mhm? Offro io>> disse Seungcheol cercando di tirarlo su di morale, già lui pensava che l'unica cosa che wonwoo volesse fossero i libri.

<<hyung non ti preoccupare, fa niente, li ho già letti in fondo>> disse cercando di non sembrare deluso.

<<non voglio sentire scuse, domani sei libero?>>

Non avendo forza di discutere il minore accettò l'offerta di Seungcheol con il cuore pesante.

<<okay dato che è tutto risolto, che ne dite di andare a preparare qualcosa da mangiare?>> disse Seungcheol con il suo sorriso smagliante e Jeonghan accettò subito e i due fecero per lasciare la stanza.

<<wonwoo?>> chiamò seungcheol quando notò che Wonwoo era ancora in piedi lì impalato.

<<uhm si arrivo, dammi solo un minuto>> sussurrò e l'altro annuì dandogli spazio e uscì dalla stanza.

Wonwoo rimase lì in piedi, guardando lo spazio intorno a lui, era deluso, pensava di aver trovato una nuova traccia, invece era al punto di partenza, beh a quanti pare, non era stato Youngjae a prendere in prestito quei libri, e come al solito Wonwoo stava esagerando.

Si guardò intorno, i suoi occhi passarono dal letto dove il suo migliore amico dormiva, alla scrivania dove il suo migliore amico studiava, alla finestra dove si affacciava per osservare il tramonto.

Fu immerso dai ricordi, tutto era ancora lì, i suoi CD, i suoi libri, i suoi vestiti, era come se tutto era lì ad aspettare che il loro proprietario entri da un momento all'altro, però purtroppo non sarebbe mai successo.

Wonwoo trattenne le lacrime per l'ennesima volta quella sera, ma fallì miserabilmente quanto si ricordò che il minore morì in questa stanza, proprio dove lui si trovava adesso, questo era il posto dove il minore aveva preso il suo ultimo respiro.

Wonwoo si sentì male, neanche i medicinale per il controllo dell'ansia erano abbastanza per sopportare l'idea della morte del suo amico.

Quella notte wonwoo andò a casa e pianse tutte le lacrime che aveva in corpo per ore prima di addormentarsi singhiozzando.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora