~chapter 44~

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Wonwoo era arrivato alla clinica per un'altra seduta, era sera, aveva frequentato l'università e aveva finito il suo turno al coffee shop, ormai ci si stava abituando a questa routine: arrivava, jisoo gli sorrideva gentilmente, junhui lo ignorava e mandava uno sguardo glaciale ogni volta, poi lui entrava e sooyoung gli offriva il suo caffè prima di cominciare con la seduta.

E oggi non era diverso, come da copione entrò passó dalla sala d'attesa, la segretaria lo salutò inchinandosi leggermente mentre il bodyguard lo guardava male, bussò alla porta della psicologa velocemente per scappare allo sguardo dell'uomo, lei glia prì subito mandandogli un sorriso e facendogli spazio per entrare.

<<il tuo bodyguard fa paura>> disse una volta seduto accettando la bevanda che gli passó la maggiore.

Ripensò allo sguardo che gli mandava tutte le volte ed un brivido scosse tutto il suo corpo al ricordo.

Sembrava che lo straniero non ci avrebbe pensato due volte prima di spaccargli il cranio, e con la sua altezza e i suoi muscoli probabilmente ci sarebbe riuscito facilmente.

<<chi jun?>> rispose la ragazza anche lei sedendosi sulla poltrona davanti al minore e wonwoo annuì con un broncio che mise su inconsciamente, ma la ragazza a differenza del solito non lo consolò, invece cominciò a ridere?

Wonwoo non l'aveva mai sentita ridere così intensamente, e l'idea che lo stesse deridendo lo offese un po'.

La maggiore stava ancora ridendo come se wonwoo avesse appena fatto la battuta più divertente del mondo, la guardò confuso, non stava scherzando, junhui era terrificante, ma non poteva essere  arrabbiato dato che la ragazza era così carina quando rideva.

A differenza della sua immagine elegante, i suoi vestiti costosi, il suo rossetto rosso e il suo lavoro serio, la ragazza rideva a pieno volume sbattendo i piedi sul pavimento e le mani sulle sue cosce probabilmente senza neanche accorgersene.

Rideva di gusto, le sue labbra a forma di cuore tirate al massimo mostrando i suoi bianchi denti perfetti.

In questo momento sembrava più giovane, dimostrava la sua età, sembrava una ragazzina piuttosto che una donna seria che aveva tantissime responsabilità e wonwoo pensò che questo aspetto le donava.

Wonwoo sorrise chiedendosi quanto rumorosa fosse la sua risata quando sentiva una vera e propria battuta o qualcosa che faceva davvero ridere, perché già così era abbastanza rumorosa che il minore era convinto che la segretaria e il bodyguard abbiano  sentito la risata, si staranno probabilmente chiedendo cosa ci fosse di così divertente nella depressione di wonwoo.

Quasi non ci poteva credere che un essere così esile piccolo ed elegante potesse fare così tanto rumore.

Le ci volle un po' per smettere di ridere ma wonwoo non disse niente, non la fermò, non distolse lo sguardo, continuò ad osservarla lasciando scappare una risatina a sua volta.

La maggiore si calmò finalmente e rimosse una lacrima che aveva lasciato i suoi occhi dell'intensità della sua risata.

Prese un respiro profondo per regolarizzare il suo battito tutto sotto lo sguardo confuso del minore, anche se il sorriso non aveva mai lasciato le sue labbra mentre assisteva alla scena.

<<huh, non ho riso in così tanto>> disse più a se stessa che a wonwoo, ma per qualche ragione quest'ultimo fu quasi grato di essere un codardo e di aver donato una risata alla ragazza che probabilmente lo trovava ridicolo.

<<wonwoo ti dirò un segreto>> disse lei interrompendo i suoi pensieri e wonwoo fu confuso, non era neanche interessato ad una spiegazione perché fosse scoppiata in una risata fragorosa, a lui andava bene così, ma non l'avrebbe fermata dal parlare dato che sembrava divertita e felice di poter condividere il cosiddetto "segreto".

<<il "bodyguard spaventoso" ha dei gattini come sfondo del cellulare>> disse lei ancora sorridendo lasciandosi scappare l'ennesima risatina.

Wonwoo spalancò gli occhi di certo non avrebbe fatto il baccano che ha fatto lei ridendo, ma debbe ammettere che l'idea  che quell'omone spaventoso avesse un debole per i gattini era al quanto comico.

<<però fa comunque paura>> ribadì lui cercando di conservare quanto fosse rimasto della sua dignità e non era molta.

<<Jun fa paura?>> chiese lei sorpresa.

Wonwoo annuì rimettendo su il broncio e la maggiore sorrise.

<<ma va non fa paura, e solo la sua immagine da bodyguard, queste sono le sue ore lavorative, e inoltre nessuno li prenderebbe sul serio se fosse se stesso al lavoro, ma davvero jun è davvero gentile e al quanto infantile se vuoi la mia opinione>> la ragazza disse con un sorriso sulle labbra, probabilmente pensando ai comportamenti dello straniero al di fuori della clinica.

<<il suo lavoro è proteggermi e quindi è quasi come un avvertimento per chiunque entri qui dentro che non esisterebbe a usare la violenza>> spiegò questa volta seriamente, e c'era qualcosa nel suo sguardo che wonwoo non potè decifrare.

Poi però gli passó per la mente come i loro primi due incontri andarono e capí, junhui era lì per la sicurezza di sooyoung, e per lui wonwoo era una minaccia, non poteva biasimarlo.

<<ah ho capito, sono io con li vado a genio vero?>> disse ma era più un'affermazione che una domanda.

Ci volle qualche secondo prima che la maggiore capí di cosa parlava e subito scosse la testa.

<<no no wonwoo non ti preoccupare, non è colpa tua, in passato è successo qualcosa e da allora jun ha preso il suo lavoro più seriamente, ha semplicemente paura che mi succeda qualcosa>> rispose lei cercando di rassicurarlo.

<<inoltre non ce l'ho con te, so che non eri in te, e so che sei una brava persona, non ti devi preoccupare>> disse onestamente.

<<come fai a dire che sono una brava persona? Non mi conosci così bene, e le cose che sai di me sono solo cose negative o imbarazzanti, come i miei attacchi di panico o il fatto che sono triste>> chiese onestamente wonwoo, il giudizio delle persone lo aveva sempre spaventato, specialmente dopo la morte del suo migliore amico.

La ragazza sembrò esitare, come se non sapeva se dire ciò che stava pensando o no.

<<Youngjae parlava sempre di te, e le cose che dicevano erano splendide, anche prima di incontrarti sapevo che eri una persona straordinaria, ma dopo averti incontrato devo dire che la descrizione di Jae non ti rende giustizia>>

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora