~chapter 39~

52 5 0
                                    

La prossima seduta era due giorni dopo, all sette di sera, l'ansia era ovviamente ancora presente, anzi più reale dell'ultima volta, perché oggi avrebbe dovuto parlare e wonwoo non sapeva se era pronto.

Ieri aveva mandato un email all'università avvisando che sarebbe stato assente per una settimana dandosi malato, e aveva anche mandato un messaggio al suo capo, il proprietario del coffee shop chiedendo una settimana di malattia che gli concesse gentilmente.

Quindi al momento la terapia era l'unica cosa su cui si doveva concentrare.

Si fece coraggio ed entrò, accolto nuovamente da una jisoo sorridente e da un junhui serio.

Jisoo avvisò sooyoung dell'arrivo di Wonwoo e lui entrò nel suo ufficio.

<<buona sera>> disse il minore notando che la maggiore non era alla sua scrivania ma che stava trafficando con la macchinetta del caffè che wonwoo non aveva neanche notato avesse.

<<oh benvenuto wonwoo, siediti pure>> sorrise lei prendendo il bicchiere di cartone ora pieno di caffè.

Wonwoo andò a sedersi sullo stesso divano dell'ultima volta.

<<quanto zucchero vuoi?>> chiese senza neanche chiedergli se volesse la bevanda, ma il minore non potè protestare dato che gli aveva già messo il bicchiere sul tavolino davanti a lui guardandolo con la zuccheriera in mano aspettando la sua risposta.

<<un cucchiaino per favore>> e la maggiore esaudì la sua richiesta e poi andò a farsi un bicchiere per sé stessa prima di sedersi sulla poltrona davanti a wonwoo con il solito quadernino in mano e il caffè sul tavolino.

<<Allora, come stai?>> chiese assaporando il suo caffè e sospirando al sapore.

<<bene>> rispose lui, la risposta che dava a tutti quando chiedevano.

<<tu invece?>> chiese di cortesia.

<<benissimo adesso che ho bevuto il mio caffè>> wonwoo sorrise all'esclamazione.

<<ho letto il tuo questionario e ho dei sospetti ma li confermeremo insieme nelle prossime sedute va bene?>>

<<okay>> rispose.

<<allora che ne dici se oggi ti presenti? Ceh io so già chi sei ovviamente, ma che ne dici di parlarmi di te? E io ti fermerò quando ho qualche domanda?>> propose lei ed era quasi troppo facile, wonwoo si aspettava di cominciare a parlare di suicidio e quant'altro, questa era solo una conversazione amichevole.

Annuì in risposta.

<<mi chiamo jeon wonwoo ho 23 anni, sono nato a Busan, mi sono trasferito a Seoul con la mia famiglia quando avevo 12 anni. Quando ho compiuto 18 anni i miei genitori sono tornati a Busan e io sono rimasto qui per studiare>> cominciò, alcune di queste informazioni la maggiore le sapeva già, ma sapeva che adesso era tutto differente, poteva notarlo da quanto attentamente lo stava osservando.

<<hai fratelli o sorelle?>> chiese la maggiore.

<<no sono figlio unico>> rispose lui scuotendo la testa.

<<okay vai avanti>> lo incoraggiò.

<<studio letteratura e poesia all'università di Seoul, è il mio ultimo anno, e.. ho un gatto che si chiama nemo>> wonwoo concluse non sapendo cos'altro dire, si era sempre ritenuto una persona noiosa, ma sooyoung non sembrò far caso alla mancanza di informazioni, in fatti di tanto in tanto scriveva qualcosa sul suo quadernino, e wonwoo era quasi curioso a cosa ci fosse da scrivere.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora