~chapter 112~

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"Che brutto tempo" pensò sooyoung guardando fuori dalla sua grande finestra nel salotto alla vista del cupo temporale.

Gocce d'acqua sbattevano forte contro il vetro causando un fastidioso rumore.

Aveva piovuto ininterrottamente per le ultime tre ore, riempendo le strade completamente.

Non c'era anima viva fuori, neanche una macchina per strada perché nessuno con un po' di cervello sarebbe andato in giro con le strade scivolose.

La rossa chiuse la tenda allontanandosi dalla finestra, solitamente non aveva paura del temporale ma le stava mettendo ansia, il vento era così forte e rumoroso sembravano urla.

Attraversò il suo salotto togliendosi l'asciugamano che aveva sulla testa accontentandosi dei capelli umidi dal bagno che aveva fatto, aveva avuto un brutto presentimento per tutta la serata, e cercó di distrarsi facendosi un bagno caldo e viziandosi con la skin care e body care, si era messa il suo pigiama di cotone preferito, aveva messo ordine nel suo appartamento che era stato abbandonato negli ultimi giorni e aveva persino acceso delle candele in giro per l'appartamento, però la sensazione che qualcosa di brutto stesse per succedere non la lasciò.

Controllò il suo cellulare, erano le undici passate, wonwoo si era dimenticato di mandarle un messaggio quando era tornato a casa come gli aveva chiesto, perciò gliene mandò uno lei quando era tornata ma lui non le aveva ancora risposto.

Cercó di ignorare la preoccupazione e decise di farsi un tè per rilassarsi un po' prima di andare a dormire.

Entrò in cucina e mise subito l'acqua nel bollitore e tirò fuori la tazza che le aveva regalato Wonwoo e una bustina di tè aspettando che bollisse l'acqua.

Il suo appartamento era vuoto e silenzioso abbastanza perché si sentisse il rumore delle lancette accompagnato dalle goccioline di pioggia che si scontravano contro tutte le sue finestre ed il vento sempre più rumoroso dandole fastidio.

"E pensare che il tempo era così bello ieri" pensò turbata.

Sooyoung si mordicchiò l'unghia nervosa sperando che l'acqua bollisse in fretta in modo che potesse chiudersi nella sicurezza e la calma della sua stanza.

Per qualche ragione la lancetta dell'orologio sembrava muoversi più lenta del normale e un senso di disagio crebbe nello stomaco della ragazza.

Strinse la tazza tra le sue dita osservando il bollitore intensamente ignorando la pioggia che sbatteva sulla finestra come se stesse cercando di entrare.

Il bollitore stava per spegnersi automaticamente quando un rumore la spaventò e sussultò facendo cadere la tazza sul pavimento frantumandosi in un centinaio di pezzettini.

<<cazzo>> esclamò sooyoung quando realizzò che era solo il campanello e che aveva appena distrutto un regalo da parte di wonwoo, aveva ragione, qualcosa di brutto sarebbe capitato.

Uscì dalla cucina lasciando tutto sul pavimento e si diresse verso la porta con il cuore in gola.

"Chi potrebbe mai essere a quest'ora con questo tempo?" In realtà lei non riceveva molti ospiti in generale, e anche i pochi che la visitavano come junhui e Seungcheol chiamavano sempre.

"Calmati sooyoung, non è mica un assassino, controlla"

Si avvicinò alla porta e sbirciò dallo spioncino senza fare rumore, e aveva ragione, non era un assassino, però era equalmente confusa, cosa faceva Wonwoo fradicio davanti alla sua porta?

Sooyoung non perse tempo ed aprì subito la porta per lasciarlo entrare e lo accompagnò un vento gelido che le fece venire i brividi, adesso che poteva vederlo per bene si allarmò ancora di più.

Il ragazzo era fradicio da testa a piedi, la sua frangia bagnata era attaccata alla sua fronte, il suo cappotto fradicio non serviva niente a riscaldarlo, anzi probabilmente lo stava ghiacciando, i suoi vestiti gocciolavano sul pavimento ma la cosa più allarmante erano l'acqua sul suo volto, e sooyoung non sapeva se era pioggia o lacrime.

Le si spezzo il cuore.

<<oddio wonwoo, che cosa ti è saltato in testa, diluvia fuori! Vieni dentro a farti un bagn->>

<<sooyoung.>> disse wonwoo interrompendola e la sua voce roca confermò i suoi dubbi che aveva pianto spaventandola, era da molto tempo che non lo aveva visto così.

<<la lettera che ti ha detto Youngjae è una 's'?>> chiese lui fissando i suoi propri piedi con voce bassa.

Le si fermò il battito del cuore, non c'era bisogno dicesse altro perché lei sapeva esattamente di cosa stesse parlando.

<<come-?>>

<<s per soojin>> sooyoung impallidì al suono del nome, la verità era che Youngjae le aveva detto solo il nome della vittima ma lei non aveva la più pallida idea di chi soojin fosse, e non lo aveva mai detto a wonwoo per la privacy di soojin che aveva implorato Jae di non dirlo a nessuno, e perché lui stava già attraversando un periodo difficile, e sooyoung aveva visto come la storia di soojin aveva distrutto Youngjae, non voleva che lo stesso succedesse a wonwoo, specialmente considerando che c'era una possibilità che neanche lui la conoscesse e avrebbe perso tempo a fare il detective.

L'espressione terrificata della ragazza fu abbastanza per confermare le paure di wonwoo, e alla realizzazione cadde in ginocchio con forza sul pavimento rifiutando di crederci, no non era possibile.

Sooyoung era così confusa, come aveva fatto a scoprirlo e perché stava piangendo così tanto.

<<come hai fatto a saperlo?>> chiese lei piegandosi per essere al suo livello e wonwoo senza alzare lo sguardo tirò fuori il diario di Youngjae che aveva tenuto dentro il suo cappotto al sicuro dalla pioggia.

La rossa sgranò gli occhi scioccata quando capí cos'era, e per quanto volesse sapere cosa conteneva quel diario, se spiegasse il suicidio di Youngjae e molto altro perché si meritava una spiegazione, tornò a wonwoo allarmata.

<<la conoscevi?>> chiese cautamente e wonwoo realizzò solo allora che non le aveva mai presentate come si deve e perché soojin non voleva che parlasse con sooyoung.

Tornò a guardarla negli occhi.
<<soojin, Choi soojin, soojin noona, la sorella di Youngjae..>> concluse lui la sua voce uscì come un disco rotto.

Le ci volle qualche secondo per mettere i pezzi del puzzle insieme e fu mortificata alla realizzazione.

<<oh wonwoo..>> disse lei con tono dispiaciuto scendendo completamente sulle sue ginocchia e abbracciandolo non interessandosi che fosse fradicio e che la stesse bagnando a sua volta così come il suo pavimento, e lui strinse le braccia intorno al suo busto subito, appoggiando la testa sul petto di lei e accettando la stretta protettiva della psicologa intorno alla sua schiena come un invito per scoppiare in un pianto isterico.

<<soojin, è sempre stata una- una sorella maggiore per me, e e io ho dubitato di lei, io l'ho trovata sospettosa e pensavo avesse qualcosa a che fare con la morte di Youngjae mentre lei stava soffrendo, co-come ho potuto?>> wonwoo pianse sul petto della rossa e anche lei non riuscì più a trattenere le lacrime.

<<wonwoo..>> singhiozzò lei stringendolo tra le sue braccia più forte che poteva, anche lei si sentiva in colpa.

<<non è giusto>> continuò lui, ormai dalla sua bocca uscivano solo parole senza senso.

<<lo so wonwoo>> rispose lei carezzandogli la schiena.

Passarono la notte abbracciati a piangere sul pavimento dell'entrata di sooyoung fino a che entrambi erano fradici, l'acqua della pioggia mischiata con le loro lacrime.

Soojin, Choi soojin la sorella di Youngjae era la vera vittima.

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Qualcuno ci era già arrivato ma comunque finalmente.

In più mi dispiace per gli aggiornamenti lenti ma l'università mi sta uccidendo, ho degli esami queste due settimane quindi abbiate pazienza.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora