~chapter 13~

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Durante la pausa pranzo, lui e Minghao  stavano parlando di come fossero andate le loro giornate, e così Wonwoo disse al minore ciò che gli aveva detto miss Kang.

<<ceh immaginati che pensa che io abbia bisogno di uno psicologo solo perché le mie poesie sono drammatiche,  quando in realtà il novanta per cento dei famosi autori scrivevano solamente di tragedie.>>
Continuò a lamentarsi mentre il suo amico che lo stava ascoltando seriamente.
Solitamente Wonwoo non parlava molto, specialmente dopo l'incidente, infatti era strano per il cinese sentire così tante parole venire fuori dalla bocca del ragazzo con gli occhiali tutte in un giorno solo, ma evidentemente al maggiore dava fastidio l'idea che tutti fingessero che gli importasse di Youngjae quando non era così.

Wonwoo continuò a blaterare ininterrotto.

E minghao aspettò pazientemente che finisse di esporre l'accaduto prima di dare la sua opinione.

<<secondo me ha ragione>> disse semplicemente come se fosse la cosa più normale da dire.

Wonwoo lo guardò confuso aspettandosi una spiegazione dal minore, e così gliela diede.

<<sei stato davvero triste dal momento in cui Youngjae ci ha lasciati,e non ti sto dicendo che ne dovresti essere felice, anche a me manca da morire, però sono passati quasi due mesi >> era vero mancavano un paio di giorni al 19 febbraio, il che avrebbe marcato due mesi senza il ragazzo.

<<è normale essere tristi, ma Wonwoo tu sei andato oltre al piangere di tanto in tanto, non mangi decentemente, hai perso un bel po' di chili, non dormi e le tue occhiaie ne sono la prova, non esci di casa se non per venire all'università o andare al lavoro, e in oltre non scrivi più poesie, oltre a  quelle che sei obbligato a scrivere come compiti , ed è sempre stata la tua passione più grande.

Stai perdendo te stesso>>

Era vero,l'ultima volte che aveva scritto, era stata la poesia sulle margherite che si trovava ancora sulla tomba del minore.

<<lasciati andare un po' non ti farebbe male andare ad una festa o trovarti una ragazza, bere e divertiti, o parlarne con qualcuno>>
















"Tsk , parlare con qualcuno.
Non mi serve uno psicologo, sono triste non pazzo e uno psicologo non potrebbe riportarmi Youngjae" pensava camminando attraverso i corridoi dell'università.

Era irritato.

Era relativamente tardi, quasi le sette, e Minghao era già tornato a casa avendo finito tutti i suoi corsi.

Anche Wonwoo aveva finito i suoi, però  non voleva tornare a casa dato che non aveva niente da fare li, decise di distrarsi in biblioteca,  leggendo qualsiasi cosa che avrebbe potuto tenere i pensieri negativi lontani.

Sapeva che Minghao era solamente preoccupato per lui, infatti non se l'era presa con lui, non avrebbe mai potuto, però l'idea dello psicologo era totalmente inutile secondo lui.

Entrò nella biblioteca e annuì in segno di saluto quando passó vicino a Kyungsoo, il bibliotecario che lo conosceva bene dato che Wonwoo era un topo da biblioteca e spendeva davvero parecchio tempo lì dentro, anche se non ci aveva messo piede da quel giorno.
E kyungsoo rispose al suo saluto nella stessa maniera.

Cominciò a camminare tra le corsie osservando i libri sui scaffali.

Dato che l'università di Seoul era l'università più grande e moderna in sud Corea, la biblioteca a sua volta era enorme e non conteneva solo romanzi o libri a tema scolastico, ma tutti i tipi di enciclopedie e cataloghi che si potessero desiderare, e tutti i studenti avevano il diritto di prenderli in prestito a patto che avessero la tessera della biblioteca.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora