~chapter 86~

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Erano arrivati ad una conclusione terrificante, molto probabilmente anche se soojin non era al corrente delle sedute psichiatriche di Youngjae, era spaventata che ciò di cui parlava il minore venisse fuori perché lei aveva qualcosa da nascondere, qualcosa che aveva a che fare con la sua morte, e quindi si aspettava che jae ne avesse parlato a sooyoung, ma purtroppo lui si era tenuto questa parte della storia per sé stesso e quindi loro non potevano sapere che legame ci fosse tra soojin e il suicidio di suo fratello.

Erano al punto di partenza.

Era un colpo al cuore per wonwoo, non avrebbe mai voluto dover vedere soojin sotto quella luce, ma le parole ostili che gli aveva riferito continuavano a rimbombargli in testa.

"per il tuo bene, non ficcare il naso in affari che non ti riguardano, Youngjae ha ignorato il mio consiglio prima di te, guarda come è finito.
Non vuoi fare la sua stessa fine vero?" Ripensarci gli fece venire i brividi, adesso che aveva parlato con sooyoung ancora di più, aveva ragione quando ha detto che sembrava una minaccia.

Però più ci pensava meno ci capiva, aveva dato lo stesso consiglio a Youngjae ma lui lo aveva ignorato e aveva comunque "ficcato il naso in cose che non gli riguardavano", e ciò gli era costato la vita, ma cosa?

Che cosa poteva mai avere soojin da nascondere di così grosso che il suo proprio fratello non poteva sapere?

Che cosa poteva essere talmente cruciale che saperlo era costato la vita a Youngjae?

Che cosa era così interessante che ha spinto Youngjae ad ignorare il consiglio di sua sorella e ha indagato comunque?

Voleva dire che lei aveva a che fare con la sua morte?

Lo stava minacciando? Sarebbe finito come Youngjae se non avesse smesso di indagare?

Non voleva pensare così, davvero, gli sembrava ingiusto nei confronti di soojin, lei era sempre stata così dolce, era sempre stata lì per lui, era come una sorella maggiore per lui, e trovava sbagliato non fidarsi di lei, non avrebbe mai fatto male ad una mosca, figuriamoci suo fratello.

Eppure la soojin che aveva visto negli ultimi mesi non era per niente come la soojin gentile che conosceva, specialmente gli ultimi due incontri che ha avuto con lei, era come se fosse un'altra persona a parlare, perciò realizzò che infondo non la conosceva più, questa non era la soojin con cui era cresciuto.

Inoltre non poteva valutare la situazione da un punto di vista soggettivo, non poteva lasciare che il suo affetto per la ragazza lo accecasse da quante cose strane la circondano.

Non solo il suo comportamento era sospettoso, ma Youngjae aveva trascorso la sua ultima notte a casa sua, e lei non ne aveva mai parlato a suo marito, e poi non si è neanche presentata al suo funerale il giorno dopo.

Wonwoo si ricorda che nella chat che aveva letto, anche l'agente di polizia che stava indagando per il caso di Jae aveva chiesto di parlare con soojin, probabilmente era arrivato alla stessa conclusione di wonwoo, però poi ha detto che entrambi mingyu e soojin avevano alibi di ferro.

Mingyu gli ha detto che soojin era all'ospedale il 19 dicembre, ma piuttosto che renderla innocente negli occhi di wonwoo, la rendeva semplicemente più sospettosa, che probabilità c'è che Youngjae passa la notte del 18 a casa di sua sorella ed il giorno dopo lui e morto e lei è all'ospedale?

Di certo non sembrava solo una coincidenza, e se lo era, allora perché Soojin era così nervosa e insicura? Infondo non avrebbe niente da nascondere giusto?

Quando mingyu glielo aveva detto, non ha chiesto perché soojin fosse all'ospedale, perché era un'informazione personale e non gli serviva a niente sapere perché fosse all'ospedale, però adesso che aveva scoperto queste nuove informazioni cambiò idea, di certo c'era differenza tra essere all'ospedale per un capogiro e per un proiettile.
E poi il funerale era quasi 48 dopo il decesso, era rimasta in ospedale tutto questo tempo? Allora era qualcosa di serio.

Inoltre si ricordò che il giorno del funerale, la signora Choi disse che soojin non sarebbe venuta perché non poteva farcela a vedere il suo fratellino sotterrato, non perché era all'ospedale, anche jinsoul stava mentendo, oppure neanche lei lo sapeva?

Tutta questa situazione stava diventando sempre più complicata e tornò a casa dalla sua seduta con sooyoung con un terribile mal di testa.





















"Gli dei stessi hanno preso il loro dolce tempo per catturare ciascuna delle stelle più brillanti presenti nell'universo e le hanno sistemate una ad una al sicuro dentro ai suoi occhi perché siano all'altezza del suo sorriso splendente e perché siano opportuni per accompagnarlo, però persino uno degli angeli di Afrodite non riuscì a sopportare la sua bellezza e accecato da tale panorama gli cadde la stella che aveva tra le dita sul suo viso perfetto scottandola sullo zigomo, e per paura di essere punito usò la menzogna e la sua dolce lingua per convincere gli altri angeli che era un punto di bellezza che gli umani chiamano neo-"

Wonwoo lasciò cadere la penna quando fu distratto dalla sua suoneria e controllò il dispositivo.
Aveva appena ricevuto un messaggio da minghao:

"Hey wonwoo, posso chiederti un favore?"

"Certo hao di cosa hai bisogno?"

"Posso lasciare un paio di quadri al tuo appartamento? Non ho più spazio nel mio"

"Nessun problema, ma perché non li lasci nello sgabuzzino all'università?"

"Perché gli studenti dello scambio culturale questo semestre sono più del previsto e quindi non c'è abbastanza spazio per tutti e per tutte loro cose e gli utensili, quindi hanno chiesto agli studenti attuali di rimuovere alcuni dei loro effetti personali per fare spazio, e io ho tipo 40 dipinti lì non posso metterli tutti nel mio appartamento" 

"Ah okay non ti preoccupare, li prendo io"

Spense il cellulare e tornò a scarabocchiare versi riguardo alla psicologa carina per cui provava emozioni che non dovrebbe.

A questo punto aveva accettato che gli piaceva, e non poco, perciò non andava in panico quando si trovava a scrivere qualcosa riguardo ai suoi capelli rossi, o il suo sorriso dolce, o la sua risata melodiosa, o la sua personalità adorabile, infatti adesso aveva foglietti cui lei era musa sparsi ovunque sulla sua scrivania, così come il suo cervello era colmo di immagini di lei.

Sospirò e voltò pagina pronto a scrivere un'altra poesia.

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Mi sono appena accorta che nel capitolo 70-71 per sbaglio ho chiamato l'agente di polizia con cui ha parlato il signor Choi "agente lee seokmin", e il suo personaggio non ha niente a che fare con il fratello di sooyoung, quindi ho cambiato il suo nome per evitare confusione, si chiama Lee Jung Chan, però non ho cambiato nient'altro, tutto il resto è uguale.

Ed ecco qui una foto di sooyoung e del neo adorabile che ha sulla guancia di cui parlava wonwoo nella poesia.

Ed ecco qui una foto di sooyoung e del neo adorabile che ha sulla guancia di cui parlava wonwoo nella poesia

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Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora