~chapter 73~

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Wonwoo pensava che se avesse indagato avrebbe scoperto la verità, ma la realtà era che più informazioni scopriva più si sentiva lontano dalla verità.

Era andato a parlare con mingyu sperando di capirne qualcosa in più ma adesso si sentiva solo terribilmente più confuso di prima.

Non aveva scoperto dove era il telefono di Youngjae né se si fosse comportato stranamente quella sera, l'unica cosa che aveva scoperto è che soojin non aveva mai rivelato a mingyu della presenza di suo fratello la notte prima della sua morte.

Strano.

Niente aveva senso, e non appena sooyoung sentì ciò che aveva scoperto wonwoo non potè trovarsi d'accordo.

<<è tutto così complicato>> disse sooyoung al ragazzo mentre guidava.

Era sera inoltrata ed era arrivato il momento di andarsene da casa di mingyu, non sapeva perché ma voleva inconsciamente essere lontano prima che soojin tornasse a casa.

Lui annuì solamente, era d'accordo e onestamente gli stava venendo un terribile mal di testa a tutte le possibili teorie e voleva smettere di pensarci per un po' se no sarebbe impazzito, perciò cambiò argomento.

<<dove abiti?>> chiese wonwoo non distogliendo lo sguardo dalla strada, per sapere dove andare.

<<oh no, non c'è bisogno che ti scomodi, puoi lasciarmi davanti alla mia clinica se è comodo per te, posso prendere un taxi da lì>> rispose scuotendo la mano.

Non sapeva perché, ma improvvisamente a wonwoo non piaceva l'idea di farla andare in giro da sola di notte.

Ovviamente non gli piaceva l'idea di chiunque in pericolo, però non gli era mai interessato prima se andava in giro da sola, neanche quando capitava che si incontrassero alle due del mattino al cimitero gli era mai passato per la testa di accompagnarla, però adesso sentiva il bisogno di essere certo che fosse al sicuro.

La realizzazione di quanto gli interessasse il benessere della ragazza era un po' spaventoso, ma ignorare i strani sentimenti che provava stava diventando sempre più difficile.

Le parole di Seungcheol gli tornarono in mente: non hai mai permesso a te stesso di essere felice da quando Youngjae è morto.

E lui aveva promesso a sooyoung che avrebbe provato ad essere felice quindi le rispose.

<<ma va non ti preoccupare, ti accompagno fino a casa tua, tanto non ho nient'altro da fare>> disse Wonwoo sperando di non sembrare strano.

Però sooyoung pensava stesse solo cercando di essere gentile e non voleva che si sentisse obbligato perciò protestò.
<<non devi davvero, il mio appartamento non è neanche così lontano dalla mia clinica>>

Quando Wonwoo capì che non si sarebbe arresa rispose onestamente.
<<non mi sento obbligato, lo sto facendo per me più che per te, mi farebbe sentire più tranquillo vederti entrare nel tuo appartamento, è notte, una donna bella come tè non dovrebbe camminare da sola>> insisté fissando insistemente la strada per evitare lo sguardo di lei sentendosi leggermente imbarazzato per ciò che aveva appena detto.

Sooyoung d'altro canto si ammutolì, era preoccupato per lei?

Ecco di nuovo quella sensazione strana allo stomaco accompagnata da un calore che la avvolgeva, sembrava quasi come essere abbracciati.

Era così lusingata ma allo stesso tempo si sentiva così stupida perché wonwoo era una persona gentile, probabilmente avrebbe fatto lo stesso per chiunque, non era mica speciale.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora