~chapter 89~

47 5 3
                                    

Sooyoung non poteva credere a ciò che stavano facendo, era tutto così surreale.

Stavano infrangendo almeno un paio di leggi e una decina di morali che entrambi avevano, ma infondo non poteva essere peggio di hackerare una chat tra un poliziotto ed un civile in cui parlavano di informazioni private.

Debbe però crederci quando Wonwoo parcheggiò la sua auto davanti ad un'enorme edificio, l'intera facciata era fatta di vetro e lì dentro c'erano almeno 30 piani.

"Nakamoto corporations" scritto in caratteri eleganti in cima all'edificio, tutti i piani erano spenti indicando che era finito l'orario lavorativo, tranne l'ultimo piano dove si trovava l'ufficio del proprietario che erano l'unica fonte di luce all'interno.

Scesero dall'auto e rimasero in piedi a fissare l'edificio pensando a come procedere finalmente realizzando quanto folle fosse il loro piano.

<<è una giornalista?>> chiese sooyoung e wonwoo annuì.

<<all'inizio correggeva solamente i testi di altri giornalisti ma in meno di un mese ha ricevuto una promozione ed è diventata una delle migliori giornaliste nella sede>> spiegò wonwoo e sooyoung  fu sbalordita, non è per niente facile avere una promozione del genere in così poco tempo, di solito le case editrici vogliono dipendenti con anni di esperienza, specialmente una famosa e rinomata come la nakamoto, sooyoung aveva spesso sentito che era quasi impossibile riuscire ad ottenere un lavoro lì dentro.

<<Deve essere davvero brava a ciò che fa.>> ragionò.

Wonwoo annuì nuovamente
<<non controllano neanche i suoi lavori, è l'unica persona cui lavori vengono pubblicati immediatamente senza bisogno di essere ufficialmente approvati o censurati>>  disse Wonwoo e sooyoung non potè evitare di pensare che fosse strano.

Cercó di non pensarci adesso ma comunque decise che avrebbe indagato a riguardo più tardi, e piuttosto si concentrò su come avrebbero scoperto se la sorella di Youngjae mentiva o meno.

<<potremmo sapere se è qui dalla sua auto, sai che auto ha?>> chiese la psicologa guardando wonwoo.

<<si, ha una BMW nera, ma non ci sarà di nessuna utilità perché hanno parcheggi sotterranei per i dipendenti>> rispose wonwoo osservandola a sua volta.

Delusa sooyoung cominciò a pensare ad un'altro modo per controllare se la donna si trovavasse lì o meno.

Dopo un po' di riflessione parlò di nuovo.

<<prova a chiamarla, dille che sei nel suo ufficio ma che lei non c'è, se è davvero dentro ti dirà che lei non ti vede, se sta mentendo cercherà di uscirne, chissà magari ti dirà persino che è a casa sua quando non lo è non sapendo che eravamo lì 20 minuti fa.>>
Spiegò sooyoung e wonwoo si trovò a pensare che fosse un'ottima idea.

Osservò la ragazza per qualche secondo di troppo, era così intelligente e brillante, la ammirava parecchio, e più  tempo passava con lei, più gli piaceva.

Distolse lo sguardo annuendo solamente arrossendo e tirò fuori il suo cellulare, cercó il contatto soojin noona e chiamò mettendo in vivavoce perché anche sooyoung senta.

Squillò un paio di volte prima che si attivi la segreteria telefonica ed entrambi sospirarono stancamente.

Anche questo piano era fallito.

In silenzio pensando a cosa fare i loro occhi caddero sulla porta principale e sulla guardia che era in piedi qualche metro più avanti.

Si guardarono di nuovo.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora