~chapter 103~

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Il giorno seguente wonwoo si svegliò e la prima cosa a cui pensò fu la ragazza dai capelli rossi e quanto gli mancasse, era strano, anche dopo aver realizzato, accettato e persino ammesso i suoi sentimenti non pensava sarebbe stato abbastanza affezionato dal essere appiccicoso, specialmente considerando il fatto che non c'era ancora niente tra loro tranne che sentimenti.

Però si sbagliava di grosso perché eccolo lì un paio d'ore dopo, davanti alla clinica di sooyoung dopo il suo shift al coffee shop con una busta di carta e due caffè senza neanche averla avvisata prima.

Deglutì, per una volta era più eccitato che nervoso, amava trascorrere tempo con la psicologa, ancora di più adesso che sapeva che lei reciprocava i suoi sentimenti e questa era la prima volta che la vedeva da quella notte.

Era surreale, quasi non ci credeva ancora.

Prese un respiro profondo ed entrò nell'edificio.

Era già stato lì dentro abbastanza volte per ricordarsi ogni dettaglio in quella clinica, i quadri costosi, i pavimenti lucidi, il sorriso di jisoo ed il broncio di junhui, anche se in questo momento le loro espressioni erano diverse dal solito prendendo wonwoo alla sprovvista.

<<ben tornato signor jeon, se non mi sbaglio ha finito le sue sedute con il dottor Ahn ed è stato dimesso, che ci fa qui? Posso fare qualcosa per lei?>> chiese jisoo cordialmente ma la confusione era ovvia nel suo tono e wonwoo non sapeva cosa rispondere, cosa faceva lì?

Non poteva dirle che le mancava la psicologa dopo che si erano baciati sul suo balcone e quindi le ha portato la colazione alle 12 per avere una scusa per passare il tempo con lei perché era troppo codardo per invitarla ad un vero e proprio appuntamento, per adesso.

Al pensiero arrossì fino alla punta delle orecchie, non sapeva cosa dire ma allo stesso tempo non poteva rimanere lì impalato senza darle una risposta perché la donna lo stava osservando attentamente aspettandone una, non poteva biasimarla dopo la scenata che aveva fatto la prima volta.

Di certo non lo avrebbero lasciato entrare senza una spiegazione.

<<io.. uhm>> wonwoo cercó di inventarsi una scusa per salvare la sua dignità ma fu interrotto dalla guardia del corpo.

<<lascialo stare jisoo, entra pure jeon, al momento sooyoung non ha nessun paziente, ha tipo un'ora buca>> disse junhui confondendo entrambi, specialmente per la mancanza di sguardo omicida nei confronti di wonwoo, sembrava solo annoiato ma non ostile.

Però quest'ultimo al momento non riflettè sulla ragione per cui lo fece passare e non ci pensò due volte, si inchinò educatamente per ringraziarlo prima di bussare ed entrare nell'ufficio della rossa mentre jisoo lanciava uno sguardo confuso a junhui che semplicemente alzò le spalle con un sorriso consapevole.

Wonwoo entrò impacciato e si chiuse la porta dietro trovando sooyoung seduta alla sua scrivania intenta a leggere dei fogli che lo guardava confusa.

Di certo l'ultima cosa che si aspettava era vederlo al suo posto di lavoro, soprattutto senza essere avvisata da jisoo prima.

Wonwoo le lanciò un sorrisetto senza dire niente un po' imbarazzato.

Sooyoung notò la colazione che aveva portato e sorrise a sua volta anche se era troppo tardi per fare colazione a quell'ora, le era mancato bere il caffè con il ragazzo.

La confusione si dissolse subito, sospirò e poi parlò.
<<mi scusi ma non faccio rimborsi a nessuno, se sei ancora triste sono cazzi tuoi>> scherzò facendo finta di leggere i documenti davanti a lei anche se in realtà li aveva dimenticati appena il ragazzo era entrato nella stanza pretendendo ogni briciola della sua attenzione con la sua stupidissima t-shirt bianca che era troppo sottile per i suoi gusti.

Wonwoo ridacchiò stando al gioco.

<<andiamo, non puoi fare un'eccezione?>>Wonwoo roteò gli occhi sorridendo.

<<mi dispiace ma non posso mischiare la vita personale con il lavoro devo rimanere professionale, non mi obbligare a chiamare la sicurezza>> disse alzando un sopracciglio sfidando Wonwoo, ma lui si distrasse per un secondo.

Vita personale, wonwoo fa parte della sua vita personale.

Deglutì cercando di contenere l'enorme sorriso che minacciava di farsi vedere.

<<neanche per me?>> chiese Wonwoo lamentandosi sbattendo le ciglia per convincerla (anche se in realtà non c'era niente da convincere) facendo un passo verso alla scrivania e sooyoung fece finta di pensarci su.

<<mhhh non lo so, magari posso se mi offri una tangente all'altezza>> rispose lei grattandosi il mento riferendosi al caffè e la busta del cinnamon coffee che aveva visto nelle sue mani.

Wonwoo camminò fino a che non era esattamente davanti alla scrivania e in fatti appoggiò i caffè e la busta di carta sulla superficie in legno, ma prima che sooyoung potesse dire qualcosa a riguardo tipo un "okay lascerò correre questa volta" strafottente o "non è molto ma accetterò" , wonwoo abbandonò il cibo e non gli degnò neanche un secondo sguardo prima di appoggiare una mano sulla scrivania e chinarsi fino a che non era al livello di sooyoung e con la mano libera afferrò il suo mento attirandola in un bacio inaspettato.

Sooyoung spalancò gli occhi presa alla sprovvista ma si sciolse al contatto in pochi secondi.

La mano di Wonwoo che la teneva stabile sul mento si spostò fino alla sua mascella e la carezzava con il pollice che andava su e giù.

Il suo profumo inebriante, era così dolce, ed il calore che emanava il suo corpo.

Quanto piccola si sentiva con wonwoo che la sovrastava mentre lei era ancora seduta sulla sedia della sua scrivania.

La mano di wonwoo che lo sosteneva sul legno aveva spostato e probabilmente stropicciato qualche foglio, ma nessuno dei due aveva tempo per prestare attenzione a dettagli inutili del genere, soprattutto quando il battito del cuore della ragazza era così forte e rumoroso che aveva paura Wonwoo lo sentisse, non che lui fosse messo meglio.

Le loro labbra continuavano a muoversi   all'unisono per ciò che sembrò minuti interi senza nessun pensiero oltre che baciarsi senza sosta.

Wonwoo sistemò una ciocca di capelli rossi dietro il suo orecchio senza mai fermarsi ne aprire gli occhi e sooyoung sospirò apprezzando il tocco morbido e gentile del ragazzo che approfittò della sua bocca socchiusa per baciarla ancora più appassionatamente mozzandole il fiato.

La ragazza lo baciò a sua volta con altrettanta passione e sentì il sorriso da schiaffi del minore sulla sua bocca in risposta, le sue gambe sarebbero cedute a tale sensazione se non fosse già seduta.

Wonwoo sospirò soddisfatto nella bocca della ragazza prima di allontanarsi e porre fine al bacio lasciando sooyoung col fiatone la testa leggera ed il battito accelerato.

Era imbarazzante il fatto che era così scossa per un semplice bacio, per carità non aveva neanche usato la lingua!

Lui ne approfittò e prese un momento per osservare la ragazza, fiero di sé stesso per la reazione che era riuscito a farla avere, aveva ancora gli occhi chiusi e stava cercando di riprendere fiato, un colorito rosato era apparso sulle sue guance rendendola adorabile.

Wonwoo ghignò anche se era consapevole che lui non era diverso, sentiva calore fino alla punta delle orecchie, e al suono della sua risatina soffocata sooyoung aprì gli occhi per incontrare quelli di wonwoo ancora stordita.
Non si era allontanato troppo, adesso entrambe le sue mani sulla sua scrivania con un sorriso strafottente sulle sue labbra.

<<allora? Era all'altezza?>> cercó di sembrare divertito ma le sue orecchie rosse lo tradirono, la psicologa avrebbe allungato una mano per pizzicarne una se fosse stato un'altro contesto.

Alzò gli occhi al cielo in risposta, e senza un'altra parola si diressero sul retro dell'ufficio per fare colazione nel giardinetto chiedendosi dove un carino timido nerd come Jeon wonwoo avesse imparato a baciare così.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora