~chapter 114~

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  <<abbiamo letto il diario di Youngjae>>

Wonwoo si sentì in colpa appena pronunciò le parole.

Cadde silenzio nel salotto, il rumore delle lancette dell'orologio era così rumoroso tutto d'un tratto.

La tensione nella stanza era palpabile, e non era il buon tipo, ormai non c'era via di ritorno, wonwoo si morse il labbro in colpa, voleva sbattere la testa contro il muro per essere la ragione dell'espressione che si era fatta spazio sulla faccia di soojin, era completamente terrorizzata, temeva il giorno che questo sarebbe successo e tutto l'overthinking nel pianeta non era stato abbastanza per prepararla.

Sooyoung le lanciò un'occhiata cercando di non essere ovvia, non voleva farla sentire giudicata ma voleva controllare se stesse bene, non stava bene.

Fu questione di momenti prima che soojin abbassò la testa causando alla sua lunga frangia nera di sfuggire alla molletta e coprirle il volto e cominció a piangere violentamente.

La coppia si scambiò uno sguardo allarmato e sooyoung fermò wonwoo quando cercò di alzarsi per confortare soojin e piuttosto lei le mise una mano dietro la schiena e la carezzò confortevolmente.

<<Youngjaee!>> singhiozzò soojin al solo pensiero del suo fratellino, non aveva pronunciato il suo nome da quando se ne era andato e aveva soppresso tutto il dolore, tutti i segreti per tutti questi mesi, era così doloroso adesso, era come avere un coltello inficcato profondo nel suo cuore, non sapeva come sopportarlo.

<<YOUNGJAE>> urlò questa volta stringendo una mano al cuore.

<<è colpa mia!>> portò entrambe le sue mani ai suoi capelli stringendo con talmente tanta forza che li avrebbe strappati, di questo passo sarebbe impazzita.

<<noona..>> wonwoo non riusciva a sopportare una scena del genere specialmente quando aveva attraversato una fase simile, ma lei ovviamente aveva sofferto molto di più, wonwoo non aveva mai dovuto sopportare tutto ciò che aveva sopportato lei.

Soojin continuò a singhiozzare istericamente, era un pianto straziante entrambi si sentirono malissimo per la giovane donna, non si meritava niente di ciò che le era capitato.

<<soojin?>> chiamò sooyoung dopo un po' di tempo quando pensò che soojin era pronta a rispondere, l'altra non rispose ma la rossa sapeva che la stava ascoltando.

<<soojin cara, dicci cosa è successo>> propose sooyoung con decisione piuttosto che porla come una domanda.

Soojin scosse la testa.

<<soojin>> la psicologa usò un tono autoritario costringendo la maggiore ad alzare la testa da dove la teneva tra le sue mani per osservarla, sooyoung era decisamente brava a ciò che faceva.

Soojin la guardò con occhi rossi e gonfi e ultime lacrime che solcavano il suo volto, a sooyoung ci volle molto per non specchiare l'espressione della corvina, e lo avrebbe fatto se non fosse brava a mantenere un'espressione impassiva, wonwoo non poteva dire lo stesso, aveva le lacrime agli occhi e il labbro inferiore tra i denti per contenere qualsiasi singhiozzo che minacciava di scappare.

<<non pensi che ci meritiamo di sapere cosa è successo?>> chiese la rossa impassiva e wonwoo spalancò gli occhi sorpreso dall'autorità della sua ragazza, di certo non si aspettava un imposizione del genere da una persona dolce come lei, era quasi come se stesse cercando di farla sentire in colpa, e ovviamente lei credeva che niente era colpa della corvina, ma Wonwoo capì quando vide la padrona di casa deglutire e annuire lentamente come se non avesse altra scelta.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora