~chapter 26~

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Erano passati un paio di giorni dalla loro conversazione nel cimitero, ma non molto era cambiato.

Non erano migliori amici adesso e non si erano visti da allora, però era innegabile che entrambi adesso di sentivano meglio.

Era meglio essere tornati sconosciuti che "nemici".

Wonwoo non si sentiva più in colpa dopo essersi scusato, ed inoltre aveva scoperto parte dell'accaduto, il che lo rendeva più vicino alla verità; e sooyoung si sentiva meglio sapendo che il migliore amico del suo ex paziente non provava più rancore.

Entrambi si erano perdonati a vicenda, adesso mancava solo che perdonino loro stessi.
Ma questo non sarebbe successo facilmente.

La volta successiva che si videro fu da seungkwan, il fioraio, entrambi erano andati a comprare delle margherite per visitare Youngjae, scambiarono qualche parola e decisero di camminare insieme verso al cimitero, mettendo Wonwoo a disagio.

Non perché era lei specificamente, ma Wonwoo è una persona timida e riservata, perciò fare nuove conoscenze non era mai facile.

Una volta lì fecero come al solito, uno di loro si sedette sulla panchina e l'altro aspettava il suo turno, e Wonwoo decise di lasciarla andare prima.

Andando avanti con il tempo si vedevano sempre più spesso, quasi sempre nel cimitero o nei suoi dintorni, ma la loro relazione non era cambiata, erano ancora due sconosciuti che si comportavano cortesemente e a loro andava bene così.

Wonwoo's POV:

Un'altra notte insonne, ma a questo punto ci ho fatto l'abitudine, non voglio neanche prendere un sonnifero, mi sembra di drogarmi per quanti sonniferi ho preso negli ultimi due mesi, e la farmacista mi ha avvertito e mi ha consigliato di consultare un dottore o uno psicologo, cosa che io ovviamente non ho fatto.

L'ultima volta che ho dormito è stata più di 36 ore fa.

Come potete immaginare la prima cosa che mi è venuta in mente di fare è stata andare a trovare Youngjae.

In men che non si dica ero in macchina pronto ad andare.

Questa volta però mi ero vestito per bene dato che fuori era fresco e che io non mi sento molto bene.

La mancanza di sonno e di nutrimento decente mi sta devastando fisicamente.

Arrivai al cimitero, e non persi tempo prima di entrare per vedere il mio migliore amico.

Il cimitero era vuoto, non c'era anima viva, letteralmente.

Mi sono seduto davanti alla lapide, ormai ho perso il conto dei pantaloni macchiati d'erba sulle ginocchia che ho.

<<caro Jae....>> dissi a bassa voce passando le dita sul suo nome inciso sulla pietra.

<<mi manchi così tanto...>>

<<pensavo che andando avanti sarei riuscito a superare la tua morte

Ma non ci riesco, e non penso che mai ci riuscirò,

Mi manchi>>alcune lacrime lasciarono i miei occhi, ed erano solamente le prime della notte.

<<Mi odio Jae, voglio morire, esattamente come hai fatto tu.>>

Abbassai il capo lentamente e lo appoggiai sulla lapide sperando di potermi sentire più vicino a lui.

<<mi odio così tanto>> venne fuori come un lamento.

Chiusi gli occhi e rimasi lì per un po'.

Cercai di calmarmi, ma ovviamente non funzionò.

Dopo un paio di minuti mi sentii davvero come se fossi più vicino a Jae, come se potessi sentirlo.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora