Cap. 1

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-Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono il frutto della fantasia del 'autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale, tutti i diritti riservati-

vi ricordo che è pura fantasia quello che scrivo qui, vi invito assolutamente a NON farlo anche voi, questo è un libro ed è tutto inventato, ma nella realtà le scene "piccanti" descritte non si fanno mai se non in modo consensuale da entrambe le parti

Pov Hayami

"Hayamiiii svegliaaaa devi andare a scuola"

Ma perché non posso continuare a dormire uffa, si sta così bene nel mio letto morbido e caldo.

Ma se mi chiama vuol dire che è ora di alzarsi purtroppo per me, chi mi sta chiamando è mia madre, Koharu, ma che noia dover andare a scuola e abbandonare il mio amato letto, specialmente essendo la ragazza nuova e non conoscendo praticamente nessuno.

Comunque piacere mi presento, sono Hayami Fernández, ho appena compiuto 16 anni e mi sono trasferita a Valencia (Spagna) dalla Russia da pochissime settimane per via del lavoro di mio padre.

È un imprenditore di una grande azienda che opera in tutto il mondo e, per via di una promozione importante, ha avuto il trasferimento lavorativo qui in Spagna e quindi ci siamo trasferiti a fine gennaio, la mia salvezza è stata che mio padre fin da piccola mi ha insegnato lo spagnolo sia parlato che scritto, quindi non ho problemi a comunicare.

Come dicevo, essendo la ragazza nuova e praticamente appena arrivata (per di più a metà anno scolastico) ancora non ho fatto amicizia con nessuno, tutti mi guardano male perché, secondo loro sono "strana", non solo perché ho i capelli biondi e gli occhi a mandorla tipici dell'asia (ma è anche normale essendo figlia di coppia mista, mia madre è Giapponese invece mio padre è spagnolo, trasferitasi in Russia dopo una vacanza fatta con gli amici, durante la vacanza ha conosciuto e si è innamorato perdutamente di mia madre, abitante del paese Sergyvev Posad da sempre essendo figlia di genitori adottivi), si sono incontrati alla piazza rossa di Mosca e, da lì, non si sono più lasciati.

Come dicevo essendo figlia di coppia mista ho preso i particolari di entrambi i miei genitori, da mia madre gli occhi a mandorla e da mio padre i miei bellissimi e lunghissimi capelli biondi e ricci, ma a scuola mi reputano strana soprattutto perché, venendo dalla Russia, credono che sia una persona fredda e che non sorrido mai, ma io sono tutto il contrario, sono una persona molto calorosa, solare e adoro ridere e scherzare con gli altri e fare amicizia ma purtroppo qui neanche provano a parlarmi se non per avere qualcosa in cambio, figurati fare amicizia con me.

Comunque, che voglia o no a scuola devo andarci; quindi, mi alzo dal letto e prendo dall'armadio gli abiti da indossare, oggi scelgo un reggiseno e uno slip entrambi di pizzo color rosa, una maglia arancio dove c'è scritto "sii felice, sempre" (anche se in quest'ultimo periodo di felicità ne ho poca, soprattutto per via della scuola) e il mio jeans preferito, quello nero con vari brillantini sulle tasche e sparsi ovunque, e vado in bagno a farmi una bella doccia rilassante.

Appena entro in bagno attivo subito la doccia e mi ci butto immediatamente, il tempo di bagnarmi e mi insapono subito, scelgo di utilizzare il mio bagnodoccia preferito, quello all'arancia e come shampoo utilizzo quello al cocco, rimango sotto l'acqua solo 5 minuti giusto il tempo di bagnarmi, insaponarmi e sciacquarmi ed esco, appena uscita mi asciugo al volo l'acqua da dosso con un asciugamano rosso, mi vesto alla veloce e, dato che ho ancora un po' di tempo, scendo e faccio colazione.

Appena scendo in cucina vedo che mia madre oggi ha voluto farmi una bella sorpresa, mi ha preparato il kasha con i frutti di bosco, colazione tipica che amo da sempre (ma che non batterà mai le crêpe o le piadine colme di nutella e zucchero a velo), e mentre mangio chiacchiero un po' con lei del più e del meno.

Purtroppo, si è già fatta ora di andare a scuola, quindi prendo lo zaino con tutti i libri dentro e mi dirigo verso la porta, saluto mia madre dicendole che le voglio bene e mi avvio.

Appena finita la scuola (8 estenuanti ore, ginnastica inclusa, materia che non mi è mai piaciuta) finalmente vado a casa sognando già il mio buonissimo pranzo, mamma ha detto che oggi cucinava i Syrniki, li adoro, sono da sempre uno dei miei piatti preferiti.

La Spagna come paese mi piace molto, ma mi manca moltissimo la Russia lo ammetto, lì avevo amici che mi volevano bene e la gente non mi considerava "fredda" o "strana" solo perché sono diversa da loro e dalle persone più comuni essendo bionda con occhi a mandorla, mentre qui è la prima cosa che pensano tutti.

Una cosa buona del trasferimento è che non mi sento più osservata in continuazione, quando ero in Russia avevo quasi sempre la sensazione di essere osservata da qualcuno, notte e giorno, quando ero fuori casa mi sentivo proprio gli occhi addosso perennemente, non c'era un secondo che non mi sentissi osservata, in qualsiasi posto fossi mi sentivo come che ci fosse qualcuno a guardarmi, ma appena mi giravo per vedere chi è che mi guardava in continuazione non c'era mai nessuno, mentre quando ero in casa mi sentivo come spiata dalla finestra, affacciandomi o semplicemente voltandomi per vedere fuori non c'era mai nessuno fuori.

Secondo mamma era l'ansia per la partenza che mi faceva brutti scherzi, ma la situazione è iniziata 6 mesi fa, ad agosto, ma papà ci ha comunicato del trasferimento 5 mesi fa, a settembre, me lo ricordo bene, quindi ancora non sapevo niente...

Sarai mia, che tu lo voglia o noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora