Damie • The love affair III

Capitolo 12.

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

Questo capitolo è interamente dedicato alla mia limoncina actsnotwords, che me lo ha chiesto con tanta insistenza. 👅

🍒🍒🍒🍒

Jamie's pov

"Hey, Zepp." Il mio compagno fedele viene immediatamente a farmi le feste non appena rientro in casa. "Dov'è la nostra fidanzata, eh, bello?" Chiedo, come se potesse rispondermi. Conoscendola, a quest'ora la signorina starà ancora dormendo. Sarà un piacere svegliarla. Poso i giornali sul tavolo dell'ingresso e mi tolgo gli occhiali da sole, poi vado verso le scale e raggiungo camera da letto. Ho già in mente parecchie cose per svegliare quella dormigliona. Quando apro la porta, noto che il letto è tutto stropicciato ma Dakota non è lì. Sarà un bagno, allora. Entro in camera e vedo la porta del bagno aperta.... e quasi non mi viene un infarto. Dakota è nella vasca, la gambe appoggiate ad un lato sul marmo e la testa sull'altro. I capelli raccolti e una mano che cade fuori dalla vasca, come nei quadri più fottutamente sexy. Sta mangiando qualcosa.. delle ciliegie, credo. Si gira verso di me, mordendosi il labbro. È adorabile, e al tempo stesso così sexy.

"Buongiorno." Mi dice, ridacchiando.

"Buongiorno, donzella." Avanzo in bagno e vado verso di lei, immersa nella vasca fino al mento, tranne per le gambe e un braccio. Dato che sono più vicino noto che sta mangiando davvero delle ciliegie. "Che fai qui tutta sola?" Chiedo piegando la testa di lato. Mi siedo sul bordo, accanto ai suoi piedi.

"Faccio il bagno." Solleva le spalle, mostrandosi innocente. "Dovevo pur tenermi impegnata, dato che sei scappato dal letto senza che me ne accorgessi." Mi rimprovera, alzando un sopracciglio.

"Avevo delle commissioni da fare." Rispondo, accarezzandole le caviglie. Solleva di nuovo le spalle e poi continua ad inghiottire ciliegie. Non è giusto, non dovrebbe essere così sexy anche mentre mangia. "Di solito nei film non si usano fragole e champagne, mia Pretty Woman?" La schernisco.

"Nei film dovrebbe anche essere un bell'uomo alto e nudo qui con me, non è detto che vada così." Mi fa notare, invitandomi indirettamente ad unirmi a lei.

"Uhm... perché no." Mormoro, alzandomi in piedi. Lei ridacchia e immerge anche le gambe nella vasca, mentre osserva attentamente ogni mia mossa. Mi tolgo le scarpe, i calzoni poi la maglietta, i jeans e infine i boxer, e lei mormora qualcosa che non riesco a capire. Aggrotto la fronte e lei ridacchia, senza rispondermi. Sto per darle una bella lezione.  Mi infilo nella vasca insieme a lei, facendomi spazio tra le sue gambe. Lei continua a ridere di gusto, chissà per quale motivo.. ma non m'interessa, potrei sentirla ridere per il resto della mia vita. Le afferro i fianchi e l'attiro più vicina a me, quindi di conseguenza lei avvolge le gambe intorno ai miei fianchi e le braccia intorno al mio collo. È vicina. E pericolosamente vicina, e non so per quanto riuscirò a mantenere il controllo. Appoggia le labbra sulle mie e mi bacia dolcemente, avvicinando il suo petto al mio. È la cosa più bella di questo mondo. Lei tra le braccia, stretta a me, che mi trasmette tutto l'amore di questo mondo e anche di più. Perché noi due ci amiamo al di là dell'amore. Nessuno dei due parla, ride o chissà cosa.. rimaniamo semplicemente qui a baciarci per minuti e minuti. È incredibile come riusciamo a ridere e scherzare ed un secondo noi a crogiolarci nella profondità di ciò che proviamo, senza sentire il bisogno di dirci una parola, perché tutto ciò che proviamo non può essere spiegato a parole. E non sarà mai possibile. Veniamo interrotti dal suono del mio cellulare. Merda. Un messaggio. Dakota stacca le labbra dalle mie e ci giriamo entrambi verso il mio cellulare, appoggiato sui jeans sul pavimento. Mi sporgo con la testa, tenendole saldamente la schiena e leggo solo che è l'agente immobiliare per la casa in Irlanda.