Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
"Giorno, Toronto!" Esclamo con enfasi, aprendo le tende e lasciando entrare la luce del giorno. Dakota si lamenta e si gira nel letto, ed io ridacchio in risposta. Sembra una bambina. Noi due siamo arrivati qui a Toronto ieri sera, ci siamo sistemati velocemente e siamo usciti a cena, poi ci siamo buttati a letto per ore. E adesso la mia rockstar non vuole saperne di alzarsi. "Andiamo..." Mi siedo dalla sua parte del letto e le tolgo il lenzuolo dal viso.
"Non voglio alzarmi." Borbotta, tutta assonnata.
"Ma devi farlo, non posso portarti in giro in queste condizioni. Dovrò fare a pugni con mezzo mondo, in quel caso." Dico, chinandomi e baciandole i capelli.
"Mmmh.. potrebbe essere un'idea." Mormora.
"Nope." Replico, dandole una sonora sculacciata sul sedere. "Andiamo, facciamo una doccia e usciamo. Non vorrai farmi fare tardi o rimanere a poltrire in hotel mentre vado in giro senza di te?" Chiedo.
"No!" Si tira sù. "Voglio venire con te.." Mormora, passandosi una mano tra i capelli, disorientata e confusa. Praticamente ogni giorno ci svegliamo in una parte diversa del mondo. "Per te va bene?"
"Non devi mica chiedermelo..." Aggrotta la fronte. "È ovvio che voglio che tu venga con me. Vorrei poter stare sempre con te." Mormoro, poi le dò un bacio sulla fronte. Mi alzo e le tendo la mano. "Vieni a fare la doccia con me? Faremo colazione dopo." Le dico.
"Arrivo." Mi prende la mano e salta giù dal letto in un baleno, improvvisamente più sveglia che mai.
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Dakota's pov.
Dopo una bella doccia insieme, ci siamo preparati e ci siamo diretti al Toronto Film Festival, dove Jamie ha da promuovere il nuovo suo nuovo film 'A private war'. Lo abbiamo guardato insieme a Londra, mentre le bambine dormivano... e ovviamente ho amato da morire questo suo lavoro. Questo genere di film lo rappresenta alla perfezione, sono così dannatamente orgogliosa di lui e del suo lavoro.
"Vieni, ti presento delle persone.." Mormora al mio orecchio, mentre la sua PR ci accompagna nella sala dove faranno le prime interviste della giornata. Sempre con la mano sulla mia schiena, Jamie ed io ci dirigiamo verso un gruppetto di persone. "Matt?"
"Hey, amico! Come va?" Il tipo in questione si gira e lo saluta con enfasi, così come Jamie.
"Bene, molto bene!" Si gira verso di me. "Matt, voglio presentarti mia moglie Dakota. Dakota, questo è Matt Heineman. Il regista del film." Dice.
"Piacere, Dakota!" Sorrido e gli stringo la mano, mentre lui fa lo stesso con me. "Complimenti davvero, ho visto film e l'ho amato alla follia. Penso che sia grandioso, avete fatto un lavoro straordinario." Gli dico, mentre Jamie mi avvolge un braccio intorno alle spalle e mi sorride.
"Oh, ti ringrazio di cuore!" Mi dice, mettendosi la mano sul cuore. "Rose, Rose? Vieni anche tu.. Jamie mi stava presentando sua moglie Dakota." Dice Matt, chiamando Rosamund Pike, la collega di Jamie per questo film. Lei si avvicina a noi e ci sorride. Sembra simpatica, o almeno lo spero. Ma soprattutto è dannatamente bella.
"Ciao! Dakota, giusto?" Mi tende la mano ed io annuisco, stringendogliela. "Jamie ci ha parlato tanto di te, sei tanto fortunata. Io sono Rosamund Pike." Si presenta. Lo confermo, sembra simpatica.
"Mi fa tanto piacere conoscerti!" Le dico, mostrandomi affettuosa quanto posso. "Mi stavo giusto complimentando con Matt per il film, siete stati grandiosi. Avete fatto un lavoro straordinario."
"Oh, grazie... come sei gentile!" Mi dice, sorridendo. "Jamie aveva ragione. Sei molto dolce e alla mano. Sono contenta che il film ti sia piaciuto." Aggiunge.
"Davvero tanto. Congratulazioni ancora." Dico a mia volta. Rimaniamo a chiacchierare ancora per un po', poi loro tre vengono chiamati per le interviste. "Allora.. in bocca al lupo, sono orgogliosa di te." Dico a Jamie, dandogli un bacio veloce sulle labbra.
"Ti amo." Replica lui, allontanandosi da me. Io resto in disparte insieme al suo team e lo ascolto mentre concede interviste su interviste, senza stancarsi mai e senza perdere mai la concentrazione o il senso dell'umorismo, quando serve. Tra la fine di un'intervista ed un altra viene da me, mi bacia e mi coccola come meglio sa fare, dedicandomi le sue attenzioni. "Se ti annoi puoi tornare in hotel, anche se mi piace averti qui." Sussurra al mio orecchio.
"Penso che rimarrò, mi piace ascoltarti." Gli dico.
"Allora rimani.. perché per il resto della giornata devo solo parlare, parlare e parlare..." Mormora.
"Non potrei chiedere di meglio." Rispondo, strofinando il naso contro il suo. La nostra bolla. La pausa finisce dopo qualche minuto e Jamie torna a fare le sue interviste, lanciandomi varie occhiate ogni volta che può. Decido di lasciare il festival solo per l'ultima intervista, in modo da tornare velocemente in hotel e prepararmi per stasera, dato che sia io che Jamie andremo all'anteprima di "A Million Little Pieces" qui al festival per supportare Sam Taylor Johnson. Pensiamo che sia una cosa carina da fare, soprattutto adesso dato che se non ci fosse stata lei non ci saremmo mai conosciuti.
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Una volta arrivati all'evento insieme a Sam ed Aaron, i fotografi ci fanno posare immediatamente sul red carpet. Io indosso un vestitino nero e corto, a strisce bianche e nere, e ho raccolto i capelli. Jamie invece indossa lo stesso completo di prima, si è cambiato solo la maglietta. È meraviglioso. Posiamo qualche minuto per i fotografi e poi torniamo da Sam ed Aaron, sedendoci su un divanetto di fronte a loro. Sam ci guarda con infinito stupore, probabilmente non ci crede che ci siamo sposati davvero. Ed è stato proprio grazie a lei che ci siamo conosciuti e che siamo qui in questo momento.
"Santo cielo, non posso credere che voi due siate sposati... come avete fatto a passare da migliori amici, com'eravate, a marito e moglie?" Ci chiede.
"Beh..." Mi giro verso Jamie, che mi guarda a sua volta e sorride. "Ci siamo fatti forza e abbiamo accettato ciò che stava succedendo tra di noi. È stata dura, ma alla fine ce l'abbiamo fatta." Aggiungo, guardando le nostre mani intrecciate.
"Sono così felice per voi... Quando ho lasciato il franchise, ero super dispiaciuta all'idea di non lavorare più con voi due." Ammette, sospirando. "Sono felice che sia andato tutto bene comunque."
"Già. Ci siamo trovati bene, per fortuna." Dice Jamie. "La parte più difficile è stata affrontare ciò che è successo dopo, in realtà." Continua, ridacchiando. "Ma ce l'abbiamo fatta comunque."
"E siamo molto felici." Aggiungo io, sorridendo.
"Si vede." Dice Sam, sorridendo. "Ho sempre pensato che tra di voi ci fosse qualcosa, ma al tempo stesso pensavo che si trattasse soltanto di una buona chimica. L'ho capito da sicuro che tra di voi c'era qualcosa di speciale. Chiunque lo pensava." Ci dice.
"Era...." Jamie si gira verso di me, sospirando. "Inevitabile." Aggiunge, e io credo di aver perso un battito. Appoggio la fronte contro la sua e sorrido.
Lo amo così tanto.
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Buon pomeriggio a tutti! 🤗
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Damie • The love affair III
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...