Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
🧡🧡🧡
Dakota's pov.
Quando mi sveglio allungo un braccio verso l'altro lato del letto, cercando Jamie.. ma lui non c'è. Dov'è? La porta del nostro bagno è aperta.. magari sta controllando le bambine? Mi alzo dal letto e mi infilo una felpa presa a caso dalla poltrona per andarlo a cercare. Man mano che mi avvicino alla stanza delle bimbe sento Jamie sussurrare qualcosa. Ed ecco che lo trovo seduto sul lettino di Elva, che la tiene tra le braccia e la culla contro il suo petto.
"Che succede?" Gli chiedo, sottovoce.
"Non riesce a dormire." Risponde velocemente. Elva si strofina gli occhi, riesco a vedere il viso segnato dalle lacrime e i singhiozzi che emette. Lancio un'occhiata veloce a Dulcie, che sta ancora dormendo beatamente nel suo letto.
"Portala in camera nostra, finirai per svegliare Dulcie così.." Gli dico, indicandogli le piccola. Jamie annuisce e sussurra 'shh' ad Elva, mentre si alza con lei tra le braccia e mi segue fino in camera da letto. Lei continua a piagnucolare tra le sue braccia ininterrottamente. "Che le succede?" Chiedo.
"Non ne ho idea..." Si siede sul nostro letto e continua a cullarla. "L'ho sentita piangere e sono andato da lei, da allora non ha smesso di piangere nemmeno per un secondo.." Mi dice.
"Mamma.. mammina!!" Piagnucola Elva. Cazzo. Jamie ed io alziamo lo sguardo l'uno verso l'altra nello stesso momento. "Mamma!"
"Elva, piccola.." Jamie le accarezza il viso. "La mamma non c'è adesso, c'è papà.. c'è Dakota, c'è la tua sorellina. Cerca di calmarti, dai..."
"Voglio la mamma!!" Protesta Elva, di nuovo.
"E se la chiamassimo??" Propongo. Magari se sentisse la sua voce al telefono, almeno, riuscirebbe a calmarsi e a dormire di nuovo.
"Per dimostrarle che non so calmare nostra figlia? Non se ne parla." Risponde, senza battere ciglio. Si alza e tiene Elva stretta tra le sue braccia, che continua a piangere. "Sapevo benissimo che poteva succedere, quando le ho chiesto di farle venire qui.. andrà tutto bene." Mormora, quasi più per convincere se stesso.
"Un po' di camomilla?" Chiedo, sospirando.
"Si, penso che le farebbe bene..." Sospira a sua volta. "Grazie." Mi dice, con tono pieno di sollievo. Si sente sollevato perché sono qui con lui. Gli sorrido in risposta e accarezzo i capelli alla piccola prima di lasciare la stanza. Vado dritta giù in cucina per prepararle una camomilla. Le bambine, nonostante tutto, sono molto legate ad Amelia. È con lei che stanno dalla mattina alla sera. È lei che le calma quando stanno male. Per quanto sia brutto dirlo, ormai non credo che siano più abituate ad avere Jamie nella loro quotidianità se non per qualche settimana ogni tanto. Ed è proprio ciò a cui mira Jamie in questo periodo. Lui mi ha sempre detto che voleva che le bambine fossero qui per la nascita del piccolo perché vuole che vedano nascere il loro fratellino, ma io so benissimo che vuole cercare di rimettere tutto a posto e rimediare ad ogni sua mancanza prima della nascita del piccolo Jayme.
"Ecco la camomilla.." Mormoro, porgendo a Jamie la tazza che ho preparato. "
"Grazie." Mi sorride dolcemente. Un sorriso pieno di comprensione. È così stanco.. "Mi dispiace averti svegliata. Perché non vai a dormire? Io la porto giù, ci penso io." Mi dice.
"No, no.." Scuoto la testa, sedendomi sul letto accanto a lui. Prova a far bere ad Elva la camomilla, ma lei scuote la testa e lui mi porge nuovamente la tazza per mantenerla. "Dulcie dorme ancora.. Sono appena andata a controllare." Aggiungo. "Non si è calma, eh?"
"Proprio no.." Sbuffa, continuando a cullarla. Elva ha la testa sprofondata nell'incavo del suo collo, si aggrappa alla sua maglietta e continua a piangere. Le lacrime scorrono ininterrotte sulle sue guance. "Forse non è stata una buona idea farle venire qui.. pensavo.. pensavo..."
"Hey.." Gli stringo il braccio. "È normale che senta la mancanza della mamma.. è una bambina, ed è particolarmente legata a lei. Non è come Dulcie, che si sa adattare. È piccola, dobbiamo avere pazienza.." Mormoro. "Okay?"
"Lo so, ma.." Sospira, interrompendosi...
"Già.." Appoggio la testa sulla sua spalla. "Lo so che in questo momento ti senti inadatto, ma è soltanto panico... è normale, o almeno credo. Così com'è normale che Elva senta la mancanza della sua mamma." La piccola mi interrompe chiamando di nuovo sua mamma.
"Oh, andiamo..." Sbuffa Jamie. "Andiamo, piccola... c'è papà qui, va tutto bene, shhh..." Elva non lo sente nemmeno e ricomincia a piangere istericamente. Jamie si alza e comincia a passeggiare su e giù per la stanza con lei tra le braccia, tenendole la testa. In un'altra circostanza gli avrei fatto notare quant'è sexy nelle vesti del papà disperato, ma adesso non mi sembra proprio il momento. "Per favore, almeno mettiti a letto. Non ce la faccio a vederti così in pena per me." Mi dice. E decido di dargli retta per farlo stare tranquillo. So benissimo quanto è apprensivo nei miei confronti. E prima che me ne accorga, mi addormento nonostante il pianto di Elva.
🧡🧡🧡
La mattina dopo, non appena apro gli occhi, mi attanaglia il senso di colpa per essermi addormentata senza nemmeno rendermene conto e aver lasciato Jamie ad affrontare l'emergenza 'Elva' da solo. Mi alzo di scatto, sentendo immediatamente una fitta alla schiena. Il pancione non mi permette più di essere molto agile. Dopo una breve sosta al bagno, vado immediatamente alla ricerca di Jamie. Passo davanti alla stanza delle bambine ma lui non è li.. noto però che sia Dulcie che Elva stanno dormendo serenamente.
"Hey...." Quando scendo giù in cucina ed ecco che lo trovo li, appoggiato al bancone con la testa tra le mani e una tazza di caffè davanti. "Sei qui... ti cercavo." Vado dietro di lui e lo bacio tra i capelli, lui mugola qualcosa e inizio a massaggiargli il collo. "Come stai?" Chiedo.
"A pezzi." Sospira, strofinandosi gli occhi. "Forse non sono più così abituato alle notate in bianco, ma penso di dovermi riabituare subito... no?" Chiede, guardando il pancione.
"Mi dispiace." Lo bacio di nuovo. "Non mi sono nemmeno resa conto di essermi addormentata, mi dispiace tanto di averti lasciato da solo."
"Va bene cosi." Forza un sorriso. Si appoggia contro di me e si lascia andare, mentre io continuo a massaggiargli il collo. Sta davvero male. "Perché non vai un po' a dormire adesso? Ci pensiamo io e Lisa alle bambine...." Dico.
"E se chiedono di me?" Chiede lui.
"In tal caso, ti chiamo.." Gli rispondo. "Dammi retta, vai a dormire... pensiamo noi a tutto."
"Okay." Si lascia andare uno sbadiglio, beve un sorso di caffè e si alza, biascicando. "Meno male che ci sei tu..." Mormora, spostandomi i capelli dal viso. "È bello, questo.." Aggiunge.
"Cosa?" Aggrotto la fronte, confusa.
"Questo.." Gesticola. "Noi due. Insieme. Non importano le difficoltà.. mi piace il fatto che affrontiamo tutto insieme, è bello.." Mormora, e mi stringe il cuore pensando ad un Jamie che per tutta la vita ha affrontato ogni difficoltà da solo, contando solo sulle sue forze.
"Già." Sospiro, accarezzandogli i capelli. "Siamo insieme adesso, siamo in due." Sorrido.
E lo saremo sempre.
🧡🧡🧡
Buonasera a tutti!
Che ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti!
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Damie • The love affair III
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...