Damie • The love affair III

Capitolo 78.

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov.

"Sono felice che tu sia venuta con me qui a Los Angeles, sai?" Dico a Dakota, stringendole la mano mentre usciamo dall'aeroporto. Lei si gira verso di me e mi sorride, sembrando ancora più adorabile del solito. Da quando io ho cominciato a portare più assiduamente gli occhiali da vista, anche la mia signorina ha deciso di fare lo stesso. E così adesso siamo 'la coppia occhialuta', come ci chiama lei.

"Tu sei venuto a New York con me ed io vengo a Los Angeles con te.. è così che funziona." Scrolla le spalle, stringendomi più forte la mano. "E poi non mi piace l'idea di dormire separati adesso che siamo sposati. Per di più non avevo nulla da fare a New York se non aspettare qualche giorno per il prossimo evento." Mi dice. Annuisco e sorrido, orgoglioso delle sue parole. Anche lei non vuole stare lontana da me senza motivo. Arriviamo al van nero che ci sta aspettando e, mente gli addetti si occupano dei nostri bagagli, io apro lo sportello per Dakota. "Grazie." Mormora, saltando sù, poi salgo anche io.

"Non vedo l'ora di essere a casa nostra." Confesso, rilassandomi contro il sedile posteriore. "Mi piace andare in giro per il mondo con te, ma a volte mi manca la nostra quotidianità, Zeppelin, casa nostra."

"Già.. sono stati mesi incasinati." Mormora, passandomi una mano tra i capelli. "Ho già detto che mi piaci molto con questo look? Mi fai venire certe fantasie..." Aggiunge, mordendosi il labbro inferiore.

"Ah, si?" Chiedo, con tono malizioso. Le faccio venire delle fantasie. "Di grazia, posso sapere di cosa si tratta?" Azzardo, curioso da morire. Sono sempre molto curioso riguardo le sue fantasie sessuali. E voglio assicurarmi di soddisfarle tutte, sempre e solo io. Voglio essere sempre la sua fantasia proibita.

"Mmmh.. no." Risponde. "Ma vedremo di fare qualcosa al riguardo.. se sei d'accordo." Aggiunge.

"A meno che la tua fantasia non sia di farlo sui sedili posteriori di un Van con la puzza d'aeroporto addosso, sono a tua disposizione." Le dico, ridendo.

"Lo terrò a mente." Rispondo, mentre lei continua a passarmi le mani tra i capelli. Questa donna ha una fissa per i miei capelli, sia a letto che normalmente. E ovviamente non posso lamentarmi, adoro essere coccolato da lei. Dakota si accoccola con la testa sulla mia spalle e intreccia le dita tra le mie. Quando il van arriva a casa, gli addetti ci aiutano a portare le valigie in casa e poi in seguito li salutiamo.

"Finalmente soli." Sospiro, prendendola tra le braccia. Lei sorride e mi avvolge le braccia intorno al collo. "Allora...." Le bacio la punta del naso e lei lo arriccia in risposta. "Che facciamo? Mangiamo, ci facciamo una doccia? Andiamo a letto?" Chiedo.

"Mmmh.. prima di tutto ho voglia di mangiare quella meravigliosa pasta alla bolognese che prepari tu. Ti va di cucinare?" Mi chiede, baciandomi il collo.

"Si può fare.. Però prima avrei voglia di farmi una bella doccia. La faresti con me, bellissima ragazza?" Chiedo, mordendole il lobo con i denti. Lei ridacchia e si aggrappa alle mie braccia. Soffre il solletico.

"Mi Piacerebbe, ma credo che dovrai aspettare fino a stasera.. non abbiamo tutto l'occorrente per mangiare, quindi penso che andrò a prendere Zeppelin da mia madre e andrò a fare la spesa, nel frattempo puoi farti la doccia, che ne dici?" Chiede.

"Che sarebbe più bello farla con te." Alzo gli occhi al cielo. "Facciamo la doccia e poi usciamo a comprare tutto ciò che serve insieme... che ne dici?" Propongo.

"No, ho fame e tu puzzi." Dice, cercando di fare la seria. In risposta le dò una sonora pacca sul sedere. "Allora io vado. Quando torno, voglio trovarti tutto bello profumato..." Mi ruba un bacio e si stacca da me, prende la sua borsa e si avvicina alla porta. "A dopo! Ricordati la doccia!" Mi soffia un bacio ed esce, lasciandomi da solo. Sospiro e prendo le valigie, cominciando a portarle in camera nostra. Poi mi spoglio e mi infilo sotto la doccia.

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"Allora, com'è?" Chiedo a Dakota, osservandola mentre spazza via il suo piatto di pasta alla bolognese. Adoro cucinare per lei, e amo il fatto che la mia cucina le piaccia così tanto. Amo tutto di lei.

"Ottima, come sempre!" Mormora, con la bocca piena. Zeppelin si muove per la cucina, e Dakota si gira verso di lui. "Quanto mi è mancato, mamma mia!" Esclama, accarezzando il piccolo Zeppelin.

"È brutto non poterlo portare con noi." Ammetto.

"Per fortuna non abbiamo ancora un bambino." Dice Dakota, ridacchiando. In effetti questi mesi sono i più intensi di sempre. Stiamo promuovendo una marea di film a testa, abbiamo eventi ovunque in giro per il mondo.. per fortuna dobbiamo pensare semplicemente l'uno all'altra e viceversa. Basta così. Forse è per questo che non arriva, perché non è davvero il momento giusto. "Ti sei offeso?" Chiedo.

"No, no.. stavo solo riflettendo." Accenno un sorriso. "Sono d'accordo. Sarebbe troppo stressante con una gravidanza o con un bambino." Ammetto. Lei annuisce e allunga la mano verso la mia, stringendomela tra le sue. Le sorrido e lei piega la testa di lato, mandandomi un bacio. Continuiamo a mangiare e poi sparecchiamo insieme, ci mettiamo a lavare i piatti e , quando abbiamo finito, ci buttiamo sul divano. Dakota prende il controllo del telecomando e si accoccola contro di me. Di solito a quest'ora ha sempre freddo, quindi prendo la coperta e gliela metto addosso mentre cerca qualcosa da guardare. Lei mi guarda contrariata e allunga la coperta anche verso di me, quindi sorrido e la stringo tra le mie braccia.

"Almeno stasera mi lascerai iniziare Game of Thrones? Sono settimane che me lo impedisci!" Si lamenta, sbuffando come una bambina piccola.

"Non mi piace, dai! Lo sai che quella roba non fa per me..." Dico, sbuffando a mia volta. Da quando io e Peter abbiamo iniziato la promozione del nostro film ha preso questa fissa: iniziare quella dannata serie tv. Ci aveva già pensato tempo fa, ma tra un impegno ed un altro non l'ha mai fatto. Adesso però ci sta pensando di nuovo, e non so più cosa inventarmi.

"Lo dicevi anche per 'Stranger Things'.. e invece ti è piaciuta tanto. Dai, almeno proviamo a guardarla!" Mi implora, mettendo quel broncio adorabile.

"No, ti prego!" Mi lamento. "Guardiamo tutto quello che vuoi, ma non quella serie. Non adesso almeno."

"Va Bene." Alza gli occhi al cielo. "Come rompi!"

"Ti amo anche io." Replico. La bacio tra i capelli. Lei sorride e alza il viso per baciarmi, poi si accoccola contro di me e io la stringo, ignorando qualsiasi cosa abbia messo in tv. È tra le mie braccia, il resto del mondo può anche crollare per quel che mi importa.

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Buonasera a tutti!