Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Anche oggi Jamie ha una marea di interviste e servizi fotografici da fare qui a Toronto, ed io andrò con lui. Stasera, poi, partiremo e torneremo a casa a Los Angeles. Finalmente. Non vedo l'ora di tornare e rivedere tutti, in particolare Addison, che mi manda sempre tantissime foto del suo bel pancione. Ma soprattutto, non vedo l'ora di congratularmi con lei perché hanno scoperto che avranno una bambina.
"Hey.." Jamie mi stringe la mano, distraendomi dai miei pensieri. "A che pensi?" Mi chiede, mentre ci dirigiamo in macchina verso gli studi del Festival Central Nespresso Lounge, dove si svolgeranno le sue interviste per 'A private war'.
"Niente.." Gli sorrido. "Stavo pensando ad Addison, non posso crederci che avranno una bambina!" Dico.
"Già." Abbassa lo sguardo sulle nostre dita intrecciate e accenna un sorrisetto. "Posso chiederti una cosa?" Mi chiede, io annuisco. "Non ti senti.. a disagio quando si parla del fatto che le tue due migliori amiche sono entrambe incinta?" Domanda.
"Un pochino si... ma sono felice per loro." Scrollo le spalle. "Alla fine, se non riusciamo ad averne uno nostro è colpa mia." Dico, lui aggrotta la fronte in risposta. "Non voglio guastarti l'umore, lasciamo perdere questo discorso." Mormoro, girando la testa e tornando a guardare fuori dal finestrino.
"Non me ne frega un cazzo del mio umore." Lui si muove sul sedile, cercando il mio sguardo. "Dakota?" Mi prende il viso tra le mani, costringendomi a guardarlo. "Perché dici così? Che... che vuoi dire?"
"Niente." Scuoto la testa. Non possiamo affrontare questa conversazione adesso, che ha mille interviste da fare e gli serve la massima concentrazione.
"Dakota..." Piega la testa di lato. Io Scuoto la testa. Non è il momento giusto. "Dakota, andiamo.. parla con me. Sono qui per te." Mi stringe la mano. "Che volevi dire prima quando hai detto quella cosa?"
"Voglio dire che tu hai avuto due figlie senza problemi, senza nemmeno l'intenzione di volerci provare. Poi arrivo io e non succede nulla. E, a quanto mi hai detto, noi facciamo molto più sesso di quanto tu ne facessi prima." Dico. "O mi sbaglio?"
"Non dire cazzate. Non c'è nulla di sbagliato in te." Ribatte, contrariato. "Se non riusciamo ad avere un bambino è solo perché forse non è il momento giusto. Avevamo detto di non farne un dramma, perché pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in te?"
"Te l'ho detto..." Sospiro. "Sono io il problema."
"Tu non hai nessun problema. Sei perfetta, perfetta per me.. soprattutto." Aggiunge, cercando di convincermi. Cerca di prendermi nuovamente il viso tra le mani, ma io non glielo permetto. So benissimo che è così, non ho bisogno che mi convinca del contrario. "Ascoltami." Mi prende il viso con più decisione e lo guardo negli occhi. "Lo sai benissimo... non m'importa se puoi darmi un figlio o meno, io ti amo nonostante tutto ciò. Non si tratta di questo."
"Allora perché non puoi ammettere che è colpa mia?" Chiedo, scuotendo la testa. "Se tutto ciò non ha niente a che vedere con ciò che provi per me, allora perché non lo ammetti?" Gli domando.
"Io..." Apre la bocca, poi la chiude ed abbassa il viso, non sapendo cosa dire. Gli prendo il viso tra le mani.
"Probabilmente perché ci hai già pensato tu." Mormoro, al posto suo. Lui sospira e appoggia la fronte contro la mia. "Sei convinto che io sia perfetta, non riesci proprio a vedere i miei difetti... e ti amo per questo, perché mi fai sentire sempre bella e invincibile, dentro e fuori, ma in questo caso sappiamo entrambi che qualcosa non va. Non puoi non ammetterlo, Jamie..." Mormoro. Lui tenta di dire qualcosa, ma lo blocco di nuovo. "Pensiamoci quando torneremo a casa, adesso non roviniamoci la giornata. Hai delle interviste da fare e io non avrei mai voluto affrontare l'argomento proprio adesso." Sospiro, frustrata. "Ti chiedo scusa. Dimenticalo."
"Va Bene. Ma promettimi che quando torneremo a casa parleremo per bene di questa faccenda, okay?" Mi chiede, ed io annuisco. "Comunque sia, una cosa voglio dirtela adesso: io ti amo, figli o non figli. Ti amo, incondizionatamente.. e questo non cambierà mai. Sarai sempre il centro del mio universo." Dice.
"Oh, ti amo così tanto..." Mormoro, accarezzandogli i capelli. "Anche per me, Jamie. Anche per me." Ripeto. "Adesso smettiamola di pensarci, hai tante cose da fare e non puoi permetterti una distrazione simile. Ho sbagliato a parlarne adesso." Gli dico.
"Non esistono momenti adatti. Non voglio che ci siano, voglio esserci sempre per te. Nei bei momenti come in quelli brutti, in salute ed in malattia." Dice.
"Oh, Andiamo..." Respiro profondamente, ignorando le lacrime che cercano di scendere prepotentemente sulle mie guance. "Così mi farai piangere e non concluderemo niente." Gli dico, ridacchiando in modo isterico. Lui sorride ed io cerco di darmi un contegno, mentre lui mi stringe di nuovo le mani.
"Siamo arrivati." Mormora l'autista, dopo qualche minuto.
"Okay." Gli risponde Jamie. "Va tutto bene?" Mi chiede, quando ci fermiamo. Io annuisco e gli sorrido, e per fargli capire che sto bene davvero lo bacio anche. Lui sorride e strofina il naso contro il mio, ignorando la folla fuori della macchina che urla il suo nome e non aspetta altro che lui scenda dalla macchina. Nonostante ciò, pensa a concedermi qualche secondo in più. "Ti amo." Sussurra.
"Anche io." Replico, sorridendo. Non appena apre la portiera della macchina, Evelyn e le guardie del corpo ci guidano verso l'edificio. Ci sono dei fans che pregano Jamie per una foto o un autografo e lui, come sempre, non sa dire di no e accontenta tutti. Mi lascia la mano e una guardia del corpo mi prende sotto braccio e mi accompagna dietro l'edificio. Dopo qualche minuto, Jamie mi raggiunge nella sala delle interviste di oggi, mentre chiacchiero con Matt e Rosamund. "Hey..." Sospiro, vedendolo entrare.
"Hey." Replica lui, venendo verso di me. Mi avvolge i fianchi con un braccio e poi saluta Matt e Rosamund. "Come va, ragazzi?" Chiede, e senza mai lasciarmi comincia a chiacchierare con loro due.
"Jamie, siamo pronti..." Dice Evelyn, interrompendoli, per informarlo che sono pronti per iniziare le interviste di oggi. Jamie si gira verso di lei.
"Si." Risponde. Si gira verso di me. "Ci sono." Aggiunge, ma stavolta si riferisce di più a me. Io lo capisco immediatamente e abbasso lo sguardo sul mio caffè, sorridendo. Lui c'è. Mi bacia tra i capelli e si allontana verso lo staff per cominciare le interviste. Sono la donna più fortunata del pianeta, devo solo ricordarmelo più spesso.
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Buonanotte a tutti!
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Damie • The love affair III
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...