Capitolo 43.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

Jamie ed io siamo arrivati a Firenze questa mattina. Abbiamo deciso di dormire un po' per riposarci dopo il volo e dedicare il resto della giornata ai preparativi del matrimonio. Ne abbiamo di cose da fare qui. Io però sono già sveglia per colpa del sole che ha completamente invaso la nostra stanza. Mi muovo tra le braccia di Jamie e mi stropiccio gli occhi, lamentandomi. Io sono girata su un fianco e Jamie mi abbraccia da dietro, con tutto il suo peso addosso. Ha il viso completamente affondando nei miei capelli. Vorrei alzarmi e chiudere quella dannata finestra, ma ho paura di svegliare anche lui.

"Hey..." Mormora, con la voce impastata dal sonno. Si avvinghia ancora di più a me, intrappolandomi con le sue gambe. Fa troppo caldo. Adoro quando dormiamo abbracciati, ma al tempo stesso odio svegliarmi madida di sudore per colpa sua. "Che c'è, non riesci a dormire?" Chiede e mi bacia una spalla.

"C'è troppa luce..." Mi lamento, poi mi giro tra le sue braccia e mi rannicchio contro il suo petto, affondando il viso tra il suo collo e il cuscino. Lui mi stringe la schiena e sospira, chiudendo gli occhi. Mmmh.. profumo di casa. "Amo il tuo profumo."

"Anche tu non sei male." Mormora, tra i miei capelli.

"Eh?" Alzo la testa, assonnata, e aggrotto la fronte.

"Sei buffa." Ridacchia, con i capelli arruffati.

"Hai detto che non sono male?" Chiedo, fingendomi offesa per via della sua affermazione. Lui scrolla le spalle e mi accarezza i capelli con una mano, mentre mi stringe la schiena con l'altra. "Ah, quindi la tua futura sposa non é male." Mormoro, altezzosa.

"Beh... sai, forse ho bisogno di un promemoria. È da molto che non posso godere dei miei beni." Dice, spostandosi sopra di me. Mi fa stendere sulla schiena e io lo lascio fare. Solleva il lenzuolo, rivelando il mio corpo nudo. Jamie ha questa strana fissazione di farmi dormire nuda.. o al massimo indossando una delle sue magliette. E a me piace accontentarlo. "Mmmmh." Mormora, in segno di apprezzamento. Fa scorrere le mani dal mio collo, ai miei seni, ai miei fianchi, con quello sguardo lascivo.

"Non male, eh?" Alzo un sopracciglio.

"Per niente." Replica, come se stesse su un altro pianeta e sentisse a malapena la mia voce. Continua a vagare con le mani sul mio corpo e, ad un certo punto, lo bacio e inverto le nostre posizioni. Lo voglio adesso. "Non volevi dormire stamattina?" Mi chiede, staccandosi per un secondo da me.

"Al diavolo!" Rispondo, sfilandogli i boxer con i piedi, mentre gli afferro il viso e lo bacio di nuovo.

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"Questa chiesa è magica. E padre Alfonso è fantastico." Mormora Jamie, uscendo dalla nostra chiesa tenendomi la mano. Abbiamo appena passato almeno tre ore lì dentro a parlare col sacerdote che ci ha raccomandato Luca. Credo che ci abbia fatto una specie di corso pre-matrimoniale, o roba del genere.

"Già." Mi giro per darle un'ultima occhiata prima di andare via, ammirando quel pezzo di bellezza Fiorentina che toglie il fiato. "Non vedo l'ora che arrivi il giorno del matrimonio." Dico, e sospiro.

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora