Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov.
Jamie è ancora a Londra con le sue figlie per il compleanno della piccola Elva, che sarà tra un po'.. ma in realtà so che è rimasto lì soprattutto perché abbiamo litigato di brutto ultimamente per questa storia della gravidanza. Io sono convinta che sia stata Amelia, ma lui è convinto del contrario semplicemente perché hanno avuto una meravigliosa conversazione a cuore aperto. Ed esclude a priori che si tratti di lei. Forse io ho esagerato a dirgli quelle cose, gli ho praticamente fatto capire che non mi va bene così com'è, che penso che sia volubile, che non abbia un suo pensiero e che si faccia manipolare facilmente. Ed io non penso questo. Lui è la persona più forte che io abbia conosciuto, è la mia forza.. la mia ancora di salvezza. Ma penso che Amelia abbia ancora qualche potere su di lui, è ancora in grado di manipolarlo.. e questo mi fa male. Mi fa male perché abbiamo combattuto da morire per superare questi problemi, che rischiavano di distruggerci davvero.. E adesso che stiamo costruendo la nostra famiglia, non voglio più che lei si metta tra di noi. Adesso non siamo più da soli, abbiamo un bambino in arrivo a cui pensare.. un bambino che lui inizialmente voleva anche più di me, e che adesso è pronto a mettere in secondo piano per quella lì.. che lo ha fatto soffrire più di chiunque altro al mondo. Parla sempre di quanto questo bambino sia importante per lui e poi è pronto a metterlo in secondo piano così, non lo protegge affatto e preferisce difendere quella lì. Ma io non ho intenzione di fare lo stesso. Forse ai tempi lo avrò desiderato meno di lui questo bambino, ma non permetterò a nessuno di fargli del male in questo modo. E sicuramente non da quella lì, che non ha fatto altro che mettersi tra di noi dal primo giorno.
"Grazie.." Mormoro, pagando e ringraziando. Esco dal salone di bellezza, dove mi sono appena fatta una manicure e pedicure in vista delle riprese imminenti in Alabama. Un piccolo particolare del quale non ho ancora parlato con Jamie, vista la situazione. Ero un grandissimo punto in sospeso per questo film per via della gravidanza, poi in questi giorni ho deciso di accettare.. prima di tutto si tratta di una storia che amo e che sento il bisogno di raccontare al mondo, di farne parte, e una piccola parte di me sente anche il bisogno di allontanarsi da tutto questo per un po'. Lo ammetto. Non appena esco dal salone di bellezza, cerco di avvistare la mia macchina e al tempo stesso noto i fotografi che scattano le foto. Cazzo. Per fortuna stavolta non si avvicinano, si tengono a distanza.
"Dakota? Dakota?" Cercano di attirare la mia attenzione.
"Dakota, quindi sono veri i rumors sulla gravidanza? Sei incinta davvero?" Continuano, ma io non rispondo.
"Dakota, Jamie Dornan è contento della gravidanza?" Chiedono ancora, ma io continuo ad ignorarli ed entro in macchina. Metto in moto e mi allontano. Ah, se solo sapeste... "Fanculo..." Accendo lo stereo e metto la musica al massimo. Jamie ed io non ci sentiamo da giorni, ci scriviamo solo ogni tanto per sapere se va tutto bene, anche se in tono freddo e distaccato. Arrivo a casa e parcheggio in garage, dopo di che entro e coccolo Zeppelin, che mi aspetta sulla soglia della porta. Tra poco non sarai più il piccolo di casa. Lo prendo in braccio e ci sediamo sul divano, dandogli tutta la mia attenzione. Poi, all'improvviso.. ecco che il telefono suona. È notte fonda a Londra, che succede?
"Pronto?" Rispondo, sospirando.
"Non riattaccare." Dice immediatamente. "Non riattaccare... non dire niente, fai parlare me." Dice, catturando la mia attenzione. Decido di fare come dice. "Mi ha fatto male ciò che mi hai detto giorni fa... ed è giusto che tu lo sappia. Mi ha fatto male." Mi si ferma il cuore. "Come mi fanno male tante altre cose che fai. In questi mesi, anzi, in questi anni, ho sempre cercato di proteggerti e di metterti in una campana di vetro.. ma se questa è la considerazione che hai di me non ne vale la pena, perché tu non hai avuto pietà nel dirmi quelle cose." Continua. So benissimo di avergli fatto del male, ma sentirlo dire da lui, con questo tono.. Non ce la faccio. Sento un nodo alla gola. Abbiamo sbagliato entrambi forse. "E credimi, non ci sono parole per dirti quanto mi abbiano fatto male. Soprattutto perché sei stata tu a dirmelo. Da quando ti conosco.. tu mi hai sempre fatto sentire forte, invincibile, come se potessi fare qualsiasi cosa grazie al tuo amore. Mi hai fatto sentire una persona migliore, dal primo momento.. come se potessi contare davvero qualcosa per la prima volta nella mia vita." Continua, spezzandomi il cuore sempre di più. Come io ho fatto con lui. "Pensano di valere qualcosa grazie a te, poi mi hai spezzato tutto.. proprio tu, che sei la persona più importante della mia vita, che me l'hai cambiata.. Hai distrutto quel briciolo di considerazione che avevo di me grazie a te. Solo grazie a te." Continua, con voce roca. "E questo mi ha fatto molto male. Volevo solo dirtelo... Perché è notte fonda, mi hai fatto male, non riesco a dormire.. e non riesco a mettere di pensarti, nonostante tutto. Non sarò mai d'accordo con te su ogni cosa, ci saranno momenti in cui tu dovrai farmi ragione e io dovrò far ragionare te, e dovremo trovare un punto di accordo per lui.. per il suo bene." Mi dice. "Non possiamo fare così ogni volta. Siamo tornati all'inizio." Si ferma, e penso che abbia finito adesso.
"Neanche io posso darti ragione ad occhi chiusi se la penso diversamente, ma non è questo il problema.. il problema è che tutti i discorsi che fai su di noi, su quanto ci ami e vuoi proteggerci sono andati in fumo al primo cenno di quella donna.. Questo, ancora una volta, fa pensare a me che siamo tornati al punto di partenza. Lo capisci?!" Gli chiedo.
"Sinceramente non so che pensare.. so solo che le tue parole mi hanno fatto molto male perché, non so se lo sai, non sono così sicuro di me stesso in generale... E se lo ero diventato almeno un minimo lo dovevo a te, invece adesso.. adesso non so più che pensare." Dice.
"Dovresti pensare a tuo figlio." Ribatto. "Proteggere lui prima di tutto. Le hai almeno parlato di questa storia?" Chiedo, sospirando.
"E rovinare tutto senza un motivo valido?! Ho delle figlie con lei. Se non le avessi, non mi farei scrupoli.. ma devo pensare anche a loro e alla loro serenità. Non credi?" Mi domanda.
"Non ti sto chiedendo mica di aggredirla!!" Gli faccio notare. "Evidentemente non vuoi farlo perché dentro di se sai che avrei ragione e finiresti per litigarci. È palese, Jamie.." Dico.
"Dio.." Mormora. "Non ci credo che questa conversazione stia avvenendo di nuovo, dopo tutti questi anni. Siamo sposati, cazzo." Dice.
"Lo so bene. E so anche che aspettiamo un bambino.. un bambino che sto proteggendo come dovresti fare anche tu. Come hai fatto fino a quando non è arrivata lei..." Gli dico.
"Io non ci credo.. davvero." Ripete, sconvolto.
"Figurati io..." Sospiro. "Comunque, non ha senso continuare a discuterne. Lasciamo stare. Voglio solo che tu sappia che ho accettato quel ruolo per il film in Alabama, parto tra qualche giorno. Credo che tu debba saperlo." Gli dico.
"Credevo fossimo d'accordo ad andare in pausa per la gravidanza.. mi sono perso qualcosa?"
"Anche io credevo tante cose." Ribatto. "Io ti avrò anche ferito, e ho esagerato a dire quelle cose su di te. Perché non le penso. Ma l'ho fatto perché mi hai delusa.. mi hai fatta spaventare, non immagini nemmeno a che livelli." Dico.
"Non era mia intenzione." Replica.
"Non direi. Altrimenti avresti preso il primo aereo e saresti venuto qui anche solo per vedermi un secondo. Invece non hai fatto nulla per rimediare... nemmeno una cosa." Gli dico.
"Che cos... tu non hai idea di quanto io stia male, Dakota. Non ne hai nemmeno idea."
"Io credo di sì..." Sbuffo. "Buonanotte, Jamie." Dico, e lui riattacca senza dire nulla.
Dio, che casino..
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Damie • The love affair III
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...