Damie • The love affair III

Capitolo 126.

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov.

Jim e Samina sono andati via questa mattina presto, hanno deciso di rimanere con me nei giorni in cui Jamie sarebbe stato a Londra dalle bambine.. e tra qualche ora anche loro saranno qui. Jamie, le piccole e la nuova tata. È stato molto gentile da parte di Jim decidere di rimanere con me per non farmi stare da sola, ma credo che sotto sotto ci sia lo zampino di Jamie. Comunque sia.. tra poco saranno qui e non vedo l'ora di rivederle. È passato davvero un sacco di tempo dall'ultima volta che ci siamo viste, so che sono cresciute parecchio.. in questi mesi ci siamo sentite solo telefonicamente o durante le videochiamate. E loro, soprattutto Dulcie, non hanno mai smesso di farmi sentire il loro affetto. Quando Jim e Samina hanno lasciato casa nostra per andare all'aeroporto, mi sono vestita immediatamente e sono andata in palestra a fare yoga.. immagino che con le bambine qui in casa da oggi non avrò più molto tempo per farlo. Dopo di che sono tornata a casa e mi sono fatta una doccia, mi sono cambiata e mi sono assicurata che sia tutto okay per il loro arrivo. Passo in rassegna la nostra camera da letto, chiedendomi se anche stavolta proveranno a dormire insieme a noi.. il pensiero mi fa sorridere. Soprattutto Dulcie, ha sempre provato a mettersi nel lettone con noi, dicendo di non riuscire a dormire, ma in realtà voleva solo una scusa per chiacchierare fino a notte inoltrata. Quella bambina è un amore. Passo davanti alla loro stanzetta e controllo che sia tutto pulito, che i loro giochi siamo apposto e che ci sia spazio per le cose nuove. Continuo verso il bagno del corridoio e vedo che è tutto okay anche lì. Voglio che sia tutto perfetto per loro. L'ultima tappa è la cucina: apro il frigo e controllo di aver preso tutte le cose che piacciono a loro, nonostante Jamie mi abbia detto mille volte di non farlo perché non vuole viziarle. Secondo lui devono imparare a mangiare tutto ciò che c'è, senza preferenze, ma non mi costa niente far trovar loro il gelato che tanto amano o quei biscotti che potrebbero divorare a qualsiasi ora della notte. E proprio mentre poso lo sguardo su quest'ultimi, sento la porta di casa che si apre. La casa improvvisamente viene invasa dalle loro voci confuse e squillanti, i loro passi e tutta la gioia di questo mondo.

"Per caso siete arrivate?" Chiedo loro, uscendo dalla cucina. Loro iniziano ad urlare di gioia e io mi chino a terra, nonostante il pancione. "Ciao!" Volano praticamente tra le mie braccia, abbracciandomi una a destra e una a sinistra.

"Piano, piano.. c'è il fratellino lì dentro." Dice Jamie, protettivo come sempre, verso di noi.

"Mi siete mancante tanto!!" Le bacio entrambe tra i capelli, tenendole strette contro di me. "E siete cresciute tantissimo!!! Non ci credo!!!" È davvero così.. hanno entrambe i capelli più lunghi e, soprattutto Dulcie, sono più alte. Mi alzo in piedi, accarezzandogli i capelli. "Beh? Com'è andato il viaggio? Tutto bene?" Chiedo.

"Tutto bene, sono state brave..." Mormora Jamie, mettendosi le mani in tasca. Mi prendo un momento per osservare il mio splendido marito in jeans e maglietta bianca, bello come il sole, e noto solo adesso la tata dietro di lui.

"Kota, lei è Lisa... la nostra tata." Dice Dulcie.

"Ciao, Lisa." Le tendo la mano, costandomi da una delle bambine. "Sono Dakota, tutto bene?"

"Piacere." Mi sorride cordialmente. "Tutto bene, è la prima volta che vengo a Los Angeles, sono un po' agitata, ma al tempo stesso sono sicura che starò benissimo qui con voi." Posa gli occhi sulla mia pancia. "E congratulazioni, è un maschio o una femmina?" Mi chiede.