Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov.
3 anni dopo.
"Allora, campione.." Mormora Jamie, tenendo saldamente Jayme tra le braccia. "Fammi vedere con le dita quanti anni compi domani.."
"Quattro!" Risponde il piccolo Jayme, prima del mio applauso orgoglioso bei suoi confronti. È incredibile che il mio bambino abbia già quattro anni, questi anni sono letteralmente volati.. e li abbiamo vissuti al meglio. Ci siamo goduti letteralmente ogni istante. E continuiamo ancora oggi. Mi viene da sorridere, toccandomi la pancia. Guardo sottecchi i miei due bellissimi uomini che camminano davanti a me, verso la nostra auto, ignari della notizia che ho appreso stamattina. Da qualche mese Jamie ed io parlavamo del fatto che sarebbe bello dare a Jayme un fratellino o una sorellina, oltre ad Elva e Dulcie, le nostre fedelissime babysitter. Abbiamo iniziato a provarci mesi fa, ma non è successo nulla.. proprio come quando cercavamo di avere Jayme. Abbiamo fatto innumerevoli visite e affrontato decine di test di gravidanza negativi. Ovviamente il problema, ancora una volta, ero io. E stavolta era anche peggio, perché non solo stavo negando un'altra grandissima gioia a mio marito, che amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma la stavo negando anche a mio figlio. Jamie ha percepito subito le mie ansie e mi ha chiesto di smetterla di pensarci, che stavamo bene così e che se un giorno sarebbe arrivato un altro bambino l'avremmo accolto con tutto l'amore del mondo. E così è stato. Da qualche giorno ho cominciato a sentirmi strana, così ho fatto le solite analisi di rito e.. boom! Stamattina ho ricevuto questa telefonata, e ho scoperto di essere incinta. Sono corsa immediatamente in bagno a fare tutti i test di gravidanza che avevo in casa solo per convincere me stessa, ancora una volta, che fosse tutto vero. Ho pianto di gioia, ma non ho avuto il coraggio di dirlo a Jamie... perché voglio che sia un momento speciale per noi.
"Ti sei divertito a scuola?" Gli chiede Jamie, distogliendomi dai miei pensieri. E poi troveremo anche il modo per dirlo a Jayme, che adesso ridacchia felice tra le braccia del papà. Il momento più bello della giornata è proprio questo: quando andiamo a prenderlo a scuola e lui si butta letteralmente tra le nostre braccia, felice di vederci e raccontarci tutto quello che ha fatto all'asilo. E ovviamente chiede sempre delle sue sorelline. Loro tre hanno sempre avuto un bel rapporto, ma adesso che sono tutti e tre abbastanza 'grandi' non si può nemmeno descrivere l'affetto che provano l'uno per l'altro, senza alcuna distinzione. Jayme sta già parlando di tutte le cose che ha fatto a scuola oggi, mentre Jamie lo ripone nel suo seggiolino d'auto e gli allaccia la cintura. Io li guardo e non riesco a smettere di sorridere, e Jamie se ne accorge. "Come mai sorridi in quel modo oggi?" Chiede, chiudendo la portiera posteriore della macchina e aprendo la mia, come sempre, per aiutarmi a salire.
"Mmmh.. niente." Scuoto la testa. "Sono solo felice di vedervi così di buonumore..."
"Tu non me la racconti giusta!" Replica, prima di aiutarmi a salire. Io ridacchio e lascio perdere, altrimenti finirò per raccontargli tutto adesso. Per tutto il tragitto in macchina fino a casa, Jayme e suo padre cantano a squarciagola le canzoni che passano in radio ed io rido come una matta, perché fanno del loro meglio per risultare assordanti come non mai.
E non c'è niente di più bello al mondo per me.
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"Dorme?" Chiedo, quando Jamie appare sulla soglia della nostra camera. Stasera Jayme ha preteso che suo padre gli raccontasse la favola della buonanotte. Jamie annuisce, sorridendo, e chiude la porta della nostra stanza. Bisogna sembra chiuderla, dato che a Jayme piace molto dormire in mezzo a noi due e presentarsi ad orari strani quasi tutte le notti. Non possiamo rischiare che ci trovi mezzi nudi. Senza dire una parola, va a lavarsi i denti in bagno e poi si butta dal suo lato del letto. Affonda la testa nel cuscino e mi ignora. "Mmh.. hai per caso esaurito i baci della buonanotte, Dornan?" Lo prendo in giro.
"E tu mi dici perché sei così di ottimo umore oggi?" Chiede, girandosi verso di me. Io piego la testa di lato. "Sei... estremamente euforica, non è che c'è qualche amante di mezzo?"
"Ma va!!" Gli dò un colpo sulla spalla. "L'unico amante che mi rende euforica sei tu, paparino."
"Paparino?" Ripete, disgustato. "Non mi hai mai chiamato così... Cristo santo, c'è nostro figlio di là e tu mi hai appena..." Si blocca improvvisamente. "A meno che..." Spalanca la bocca, spostando lo sguardo dal mio viso al mio ventre. "A meno che tu... oh mio Dio!" Si raddrizza immediatamente sul letto. "Non è che... non sei... o sei....?" Balbetta. Ridacchio.
"Vai pure avanti, entro il 2037 dovremmo farcela credo..." Lo prendo in giro.
"Se è uno scherzo, mi autocondanno a dormire da solo sul divano..." Mi guarda negli occhi, speranzoso. "Sei incinta? È così, non è vero?"
"Beh..." Gli prendo le mani, facendo un respiro profondo. "Avrei voluto dirtelo in maniera diversa, ma dato che l'hai già capito da solo non posso farne più a meno. Si, sono incinta."
"Oh mio Dio!!!" Esclama, con la voce incrinata. Mi prende immediatamente tra le braccia e mi stringe forte, iniziando a farmi cento domande.
"L'ho saputo solo stamattina.. stavo solo aspettando il momento giusto.." Mi interrompe, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi con foga. "Sono di tre settimane.." Un miscuglio di lacrime, singhiozzi e baci appassionati. "E non ricordo le altre domande." Aggiungo, presa dalla foga del momento, prima di baciarlo a mia volta senza fiato.
"Non ci posso credere..." Scuote la testa. "Proprio quando pensavo che non potessi rendermi ancora più felice di quanto io non sia già, ecco che mi fai anche questo regalo.."
"Il regalo più bello è ciò che abbiamo costruito insieme.." Gli metto una mano sulla mia pancia. "Abbiamo segnato il destino nel momento in cui ci siamo guardati per la prima volta a quel provino, non abbiamo potuto farci niente. Non potevo fare a meno di sceglierti allora, come potrei non farlo adesso?" Mormoro. "Ti sceglierei altre molle volte."
"E io andrei di nuovo all'inferno pur di avere tutto questo..." Mormora, con le lacrime che gli scendono sulle guance. "Pur di avere la nostra famiglia. Non avrei mai pensato che avrei potuto tenerti mai per mano alla luce del sole, figurati avere due figli insieme!" Ridacchia.
"Magari stavolta sarà una femminuccia..." Mormoro, asciugandomi le lacrime.
"Ne sono convinto.." Sorride, guardando la mia pancia. "Stavolta si tratta di una bella principessina da viziare e coccolare come la sua mamma. Ne sono sicuro, sarà una bimba."
"Beh, allora sappiamo già come chiamarla..." Aggiungo io, appoggiando le mani sulle sue. "Questa principessina si chiamerà Lorna."
Ed infatti.. dopo più o meno otto mesi, avevamo tra le braccia un piccolo fagottino tutto rosa di nome Lorna, il nostro angelo.
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Buonasera a tutti! Ecco qui il penultimo capitolo della storia.. devo ammettere che mi sono emozionata tantissimo scrivendolo e rileggendolo.. porterò sempre questa storia nel cuore, perché mi ha dato davvero tanto. E spero che anche per voi, almeno un minimo, sia così e che vi abbia strappato un sorriso o una lacrima di commozione quando più ce n'era bisogno.
Grazie prima di tutto a voi! ♥️
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Damie • The love affair III
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...