Capitolo 23.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

"Sono a casa!!" Urlo, entrando in casa. Poso le chiavi sul mobile all'ingresso e mi tolgo la giacca. Nel frattempo sento i passi di Dakota e delle bambine che scendono le scale per venirmi a salutare. La parte più bella della giornata: tornare dal lavoro e trovare loro tre che mi aspettano, la cosa più bella.

"Papà!" Esclama Dulcie, correndomi tra le braccia. Anche Elva mi salta addosso e io saluto le mie piccoline, stringendole tra le mie braccia.

"Ciao, ciao, ciao!" Riempio i loro visi di baci e loro ridacchiano, cercando di sottrarsi alla mia presa. Dakota incrocia le braccia e piega la testa di lato, sorridendo mentre ci guarda con tanto amore. Ed eccola là: la mia fonte di felicità. La più grande.

"Papà, smettila!" Mi implora Dulcie, ridacchiando.

"Solo se mi date un bacio a testa." Ribatto, e in meno di due secondi entrambe iniziano a baciarmi le guance. "Okay, okay.." Ridacchio. "Andate a lavarvi le mani adesso... papà ha tanta fame." Dico loro, che vanno immediatamente di sopra a lavarsi le mani. Mi tiro sù e vado verso la mia meravigliosa creatura. "Ciao." Sospiro, prendendole il viso tra le mani.

"Ciao, paparino." Mi sorride, allungando il viso verso il mio per baciarmi. E finalmente riprendo a respirare. È incredibile come una persona possa sopportare una giornata intera di stress e preoccupazioni solo per avere una ricompensa del genere quando tornerà a casa. Non c'è cosa migliore: lei e le mie figlie insieme. "Com'è andata oggi?" Mi chiede lei, avvolgendomi le braccia intorno al collo.

"Bene." Le rubo un altro bacio. "Andiamo a tavola, sto morendo di fame." Gliene rubo un altro e la prendo per mano, mentre ci dirigiamo in cucina. "Sai.. ho delle belle notizie." Mormoro, mentre lei riempie i primi piatti e io li porto in tavola.

"Davvero? Di che si tratta?" Mi chiede, curiosa.

"Questo weekend non devo essere sul set, ci hanno concesso una pausa e sinceramente non so nemmeno quando continueremo a girare la serie.." Le dico, sedendomi a tavola. Lei mi raggiunge dopo qualche secondo, sedendosi di fronte a me. "Ed è una bella notizia perché significa che potrò andare alla festa di quarant'anni di Nikki Martin a Londra." Le spiego. "Tu verresti insieme a me?" Le chiedo.

"In realtà questo weekend pensavo di tornare a Los Angeles per la festa del papà. Con i miei fratelli abbiamo già programmato una mezza cosa.. e infatti volevo parlartene proprio stasera." Mi spiega. Le bambine arrivano in cucina e si siedono ai loro posti, ridacchiando senza sosta per chissà cosa. Dakota sistema un tovagliolo sul petto di Elva e io faccio lo stesso con Dulcie, cercando di buttare giù l'amarezza per il fatto che questo weekend andrò ad una festa da solo. Posso non andarci? Beh.. non sarebbe carino, sono stato invitato da Steve. Gli ho detto che sarei andato, ma avevo dato per scontato che lei sarebbe venuta con me, non pensavo proprio alla festa del papà in America. "Ehi, va tutto bene?" Mi chiede, cercando di richiamare la mia attenzione.

"Si." Abbozzo un sorriso, sospiro e allungo la mano verso la sua. "Lo sai.. è sempre dura separarmi da te. Anche se si tratta di un weekend." Scrollo le spalle.

"Ohw..." Dakota piega la testa di lato e poi si alza, viene a sedersi sulle mie gambe e io le avvolgo i fianchi con le braccia, affondando la faccia nei suoi capelli. Sto già male pensando a quanto mi mancherà. Mi piace averla sempre intorno, ne sono dipendente ormai.. e quando non c'è è come se mi mancasse una parte fondamentale di me. "Mi dispiace, ma non posso non festeggiare mio padre con i miei fratelli. Ci starei troppo male, lo sai."

"Lo so, lo so.. non puoi mancare, non devi farlo. E non devi nemmeno pensarci, lo sai." Scuoto la testa. "Non dare retta a me, sono solo disperato all'idea di passare un lungo weekend senza di te tra le mie braccia..." Lei mi sorride in risposta. Giocherello con una ciocca dei suoi capelli tra le mie dita.

"Però queste settimane qui sono state belle... ci siamo divertiti, no?" Mi chiede, entusiasta. Io annuisco senza nemmeno pensarci. Sono state le settimane più belle della mia vita: io, lei e le mie figlie.. senza drammi, problemi, litigi e incomprensioni. La pace assoluta. Io ho avuto modo di vivere quella che un giorno sarà la nostra vita, quando saremo sposati e avremo un bambino, e lei ha avuto modo di fare, se è possibile, ancora più amicizia con le mie figlie.. che la guardano sempre con grande ammirazione. E sono fiero di questo.

"Sono state bellissime." Le rispondo. "Non è vero, ragazze? Come siete state con Dakota e papà?" Chiedo loro, che rispondono dicendoci che sono state benissimo e che si sono divertite tanto. Dakota ridacchia e accarezza dolcemente i capelli di Dulcie.

"E adesso si torna alla normalità." Aggiungo, amaramente. Dakota accenna un sorriso e mi accarezza il viso. Io affondo di nuovo il viso tra i suoi capelli e sospiro, forzando me stesso a lasciarla andare adesso dato che ci sono le bambine. "Okay." Le dò un bacio sul collo. "Non diamo loro un motivo  per andare già dal terapista per colpa nostra." Dico.

"Posso consigliargli i migliori terapisti di Los Angeles, qui hanno un'esperta a disposizione!" Ridacchia lei, alzandosi dalle mie gambe e rimettendosi al suo posto per mangiare. È così bella.

"Kota non dovevi rialzarti." Mormora Dulcie, cogliendoci di sorpresa. Io aggrotto la fronte. Lei abbassa il viso e sorride, senza guardarci. "A noi piace quando fate così." Ammette, guardando Elva, che ride e guarda il suo piatto. Ah, bene.. io mi preoccupo di non mostrarmi troppo sdolcinato con Dakota e adesso vengono a dirmi che a loro piace quando facciamo così. Non posso non sorridere.

"Ah, si? Vi piace?" Chiedo ad Elva, facendole il solletico sui fianchi per qualche secondo. Lei ride.

"Si.. ci piace." Ammette Dulcie. "Ci piace perché ti brillano gli occhi quando fai così.. e perché ridi sempre. E a noi piace quando ridi così." Aggiunge. Io guardo istintivamente Dakota, che intanto si sta sciogliendo sul posto, ha una mano sul cuore e sono sicuro che stia per scoppiare a piangere. Si avvicina a Dulcie e le bacia dolcemente i capelli biondissimi.

"Siete meravigliose, piccole." Mormora Dakota.

"Beh, grazie di avercelo detto." Faccio lo stesso con Elva e le bacio i capelli, sperando che tutto ciò non la distragga dalla cena. Amelia si è raccomandata tanto, e non voglio litigare. Se fosse per me, potrebbero andare avanti anche a patatine e hamburger, ma lei ci tiene che seguano una dieta sana, e così anche Dakota. Almeno su questo sono d'accordo. Lei non la smette di sorridere, e sono sicuro che stia pensando ancora alle parole di poco fa. Persino due bambine che, messe insieme, non hanno nemmeno dieci anni si sono accorte di quanto io ami questa donna e di quanto mi abbia cambiato la vita. E non potrei essere più felice di così.

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Buonanotte! 🤟🏻

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora