Capitolo 84.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

"Non posso crederci che devo già lasciarti.." Borbotta Jamie, facendo avanti e indietro tra la cabina armadio e la camera da letto. Tra poco deve prendere l'aereo per Londra perché deve iniziare a promuovere i suoi film lì. Infatti domani registrerà la sua puntata al Graham Norton Show. Io purtroppo non posso andare con lui perché nello stesso momento sarò ospite allo show di Jimmy Kimmel. Ma lo raggiungerò più in là per la Premiere di 'Suspiria' a Londra. "Non mi piace l'idea di doverti già lasciare da sola ed incinta." Aggiunge, poco dopo.

"Non mi stai lasciando sola.. Ti raggiungerò presto." Gli faccio notare, mentre fa di nuovo avanti e indietro per prepararsi la valigia. Io nel frattempo sono stesa sul letto con le mani sulla pancia, che mi godo questi ultimi momenti con lui prima di partire.

"Non posso crederci.. finora siamo sempre riusciti ad incastrare i nostri impegni e proprio adesso devo lasciarti a casa da sola." Sbuffa. "E se dovessi stare male?" Si passa una mano tra i capelli, frustrato. "Ti prego, promettimi che andrai da tua madre almeno per questi giorni. Non mi sento sicuro." Mormora.

"Jamie..." Mi alzo e mi metto in ginocchio sul letto, gattonando verso di lui. "Sto bene. Davvero. Non succederà nulla... sono stata bene fino ad ora, perché dovrei cominciare adesso? Anche la dottoressa ha detto che va tutto bene e che i valori sono nella norma.. non hai nulla di cui preoccuparti." Gli dico.

"Lo so, ma non mi sento tranquillo." Mi sposta i capelli dal viso. "Vorrei poter rimanere con te.. mi sale l'ansia pensando a tutte le volte in cui dovrò lasciarti da sola nei prossimi mesi." Sbuffa di nuovo.

"Andrà tutto bene." Lo abbraccio. "Stai tranquillo. Ho delle cose da fare.. voglio andare a fare yoga, devo andare ad un pranzo di lavoro e altre cose.. questi giorni passeranno così in fretta che non ce ne accorgeremo nemmeno." Gli dico, cercando di consolarlo.. anche se mi mancherà da morire e anche io vorrei che rimanesse con me. Già mi manca.

"E metterai dei tacchi vertiginosi." Aggiunge. "Se non fossi così sexy con quelli addosso ti chiederei di non indossarli mai più." Sorride in modo malizioso.

"Prometto di mandarti dei selfie molto, molto volgari." Mormoro, ad un centimetro dalla sua bocca. Lui mugola e mi bacia, facendomi distendere con schiena sul letto. Avvolgo le gambe intorno ai suoi fianchi e lui infila la mano sotto la mia felpa.

"Dannazione.. devo preparare la valigia." Mormora, sempre più frustrato. Toglie la mano da sotto la mia felpa. "Avrei dovuto tenerti sveglia tutta la notte." Scherza, strofinando il viso contro il mio. "Vorrà dire che rimedieremo quando ci rivedremo." Dice.

"O su FaceTime." Ribatto, alzando un sopracciglio.

"Che cattiva ragazza." Mormora, scuotendo la testa. Poi si rivolge alla pancia. "La mamma è davvero una pervertita, amore mio... ma l'amo tanto." Aggiunge, con il viso sprofondato contro il mio ventre. Mi lascia una scia di baci lì e io gli passo una mano tra i capelli, con tutta l'ammirazione del mondo. 

"Ci mancherai tanto." Gli dico, con un filo di voce.

"Anche voi." Si alza e ricomincia a chinarsi sulla sua valigia. "Però almeno in questi giorni avrò modo di dire ad Amelia e alle piccole del bambino, praticamente mancano solo loro." Scrolla le spalle.

"Come pensi che la prenderanno?" Chiedo.

"Credo che le bambine ne saranno felici... Ricordo ancora quando abbiamo detto a Dulcie che sarebbe arrivata Elva, era così entusiasta!" Sorride e scuote la testa, ripensando a quel momento. "Ne saranno felici. Ciò che mi preoccupa è Amelia. Lei sa soltanto che stavamo provando ad avere un figlio, ma è passato molto tempo dall'ultima volta in cui ne abbiamo parlato." Mi spiega, con tono molto amaro.

"Cosa pensi che possa fare?" Aggrotto la fronte.

"Nulla di male, ovviamente." Replica. "Ma non mi piace l'idea di far soffrire una persona a cui tengo, chiunque essa sia." Aggiunge, scrollando le spalle.

"Prima o poi dovrà saperlo.." Gli faccio notare. "Anche io devo dirlo a Chris e gli altri. Mancano solo loro... Non vedo l'ora di dirlo ad Addison ed Emily in particolare. Mi emoziona l'idea di aspettare un figlio insieme alle mie due migliori amiche." Confesso.

"In realtà lo aspetti con me." Mi prende in giro.

"Oh, davvero?" Piego la testa di lato. "Grazie di avermelo ricordato... ignoravo del tutto la cosa."

"Ehi!" Mi rimprovera, mostrandosi offeso. "Tu ringrazia il fatto che ho un aereo tra poco e che non ho molto tempo per farti pagare questa tua ultima affermazione." Dice, tornando nella cabina armadio.

"Vuol dire che dovremmo rimediare su FaceTime." Gli urlo, mentre mi stendo di nuovo sul nostro letto.

"Lo terrò a mente." Risponde, facendomi l'occhiolino. Jamie continua a prepare la sua valigia e, quando mi rendo conto che ha finito, scendo dal letto e mi infilo le scarpe da ginnastica. "Che fai?" Chiede, prendendo il cellulare per controllare gli sms. Mi rivolge un'occhiataccia mentre mi guarda.

"Ti accompagno in aeroporto." Rispondo.

"No, assolutamente no." Mi dice, mettendosi il suo zaino sulle spalle e impugnando la valigia.

"Jamie..." Inizio a protestare. Lui mi interrompe.

"Non voglio che mi accompagni in aeroporto, non voglio che ti stanchi e non mi piace doverti salutare lì in aeroporto.. è melodrammatico." Mi prende il viso tra le mani e arriccia le labbra. "Dai, non mettere il broncio." Mormora contro la mia bocca. "Non voglio che fai sforzi senza alcun motivo."

"E io non voglio che mi tratti come se fossi di porcellana, altrimenti comincerò a trattarti come se fossi un semplice donatore di sperma!" Sbotto.

"Ouch!" Fa finta di essersi offeso. "E va bene.. non ti tratterò più come se fossi di porcellana, ma non puoi pretendere che io non sia protettivo verso di voi. Vi amo alla follia." Appoggia la fronte contro la mia. "Ho paura che qualcosa possa andare storto, e vorrei davvero rinchiudervi in una campana di vetro. Non posso farlo, ma so che il nostro bambino è nel posto più sicuro del mondo." Sorride. "Con te." Aggiunge.

"E io so come comportarmi." Gli accarezzo il viso. "Devi fidarti di me. Non mi lancerò di certo da un elicottero, ma devi lasciarmi fare.. prometto che non farò nulla di rischioso, non sono mica pazza!" Dico.

"Io lo sono.. di te, però." Replica, sorridendo.

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Buonanotte a tutti! 😻

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora