Damie • The love affair III

Capitolo 15.

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

Finalmente le bambine sono arrivate insieme ad Amelia, abbiamo passato praticamente tutta la giornata a casa di mio padre, che non ha fatto altro che riempirle di attenzioni e coccole. Sono così felice di riaverle con me. E in fondo sono contento anche per il fatto che Amelia sia qua con loro, perché voglio regalare loro tutti i momenti possibili con i loro genitori, e adesso che io ed Amelia siamo in pace posso finalmente farlo. Mi piacerebbe se ci fosse anche Dakota qui, ma purtroppo è ancora a Los Angeles per il compleanno di Jasper e per la cerimonia di diploma di Grace. Quindi la capisco. Nel frattempo le pratiche per la nostra nuova casa qui in Irlanda procedono, e presto dovrà tornare per finire le ultime cose. E con un po' di fortuna, resterà qui per tutte le riprese. Capisco che abbia bisogno anche di stare con la sua famiglia, ma anche io ho bisogno di lei e vorrei che stesse sempre con me.

"Si divertono, eh?" Mi fa notare Amelia, indicando le bambine che giocano felici nel prato di casa di mio padre. Sono così felici e spensierate. Le mie bimbe.

"Già." Sorrido. "Adoro vederle così." Loro giocano e corrono, io e lei siamo in piedi a guardarle, assicurandoci che non si facciano male, mentre mio padre e Samina sono ancora seduti al tavolo da pranzo del giardino, chiacchierando tra loro.

"Quindi rimarrete qui per le riprese della tua nuova miniserie?" Mi chiede, incrociando le braccia.

"Qui in Irlanda si. Ma non in questa casa." Le spiego, con le mani in tasca. "Io e Dakota abbiamo preso una casa qui. Dobbiamo ancora organizzare tutto, ma abbiamo firmato e staremo in una casa non molto lontana da qui. C'è anche una camera per le ragazze, così potranno stare con noi con tutte le comodità."

"È una bellissima idea..." Dice sinceramente. Durante il nostro periodo di litigi ho imparato a capire quando mi dice qualcosa sinceramente e quando mente. Almeno questo. "Perdonami, Jamie ma non so.. insomma, non so se posso separarmi dalle mie ragazze per quasi un'estate intera. Penso che dovremmo fare a turno, come abbiamo fatto fino ad ora." Mi dice, avvicinandosi. "Mettiti nei miei panni, tu saresti in grado di stare tutto questo tempo senza di loro?" Mi chiede, girandosi verso di loro.

"No di certo." Sospiro. "Allora faremo così: io e te faremo avanti e indietro e le vedremo a turno. Non mi sembra giusto metterle all'improvviso in una casa nuova senza la loro mamma. Non ci avevo pensato sotto questo punto di vista." Ammetto. Lei sorride.

"Sono contenta che siamo d'accordo." Mormora.

"Anche io." Annuisco. "E poi non è molto tempo, in realtà. Quando quest'estate avrò finito la miniserie avrò anche un film da girare a Londra, quindi non ci saranno problemi per allora." La informo.

"Bene, davvero bene." Replica, annuendo. Lo faccio anche io e torno a guardare le bambine che giocano felici e spensierate. E improvvisamente vengo colpito da un senso di vuoto.. mi manca Dakota. Potrei chiamarla, voglio almeno sentire la sua voce.

"Scusami un secondo." Dico ad Amelia, prendendo il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans. Mi allontano verso il giardino, accarezzando i capelli di Dulcie quando le passo accanto. Dakota risponde dopo qualche secondo. Mi appoggio al muretto.