Capitolo 88.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov.

"Ohhhh! Finalmente." Mormora Jamie, buttandosi di peso sul divano. Finalmente è tornato a Los Angeles. È qui già da un po', ma per via dei nostri impegni ci siamo visti soltanto oggi. È steso sul divano ad angolo con le braccia sopra la testa, sfinito. Mi arrampico su di lui e appoggio il mento sul sul petto. Mmmh.. il suo odore. Quanto mi è mancato il suo odore. Sono abituata a dormire con le sue magliette, al posto del famoso pigiamone, ma devo ammettere che sentirlo su di lui è anche meglio. "Adesso niente più rotture di coglioni. Basta aerei." Avvolge le braccia intorno alle mie spalle. "Posso accettare di stare lontano da voi soltanto per qualche ora al giorno. Non più di così, mi dispiace." Mi dice.

"Sono d'accordo." Sorrido. "Ci sei mancato tanto." Gli dico, dandogli un bacio all'altezza dello stomaco.

"Anche voi. Ma mi farò perdonare. Per fortuna tutti i nostri prossimi impegni sono qui a Los Angeles e il mio prossimo film lo girerò qui." Mi sposta una ciocca di capelli dal viso. "Non intendo allontanarmi più di così, tranne che per vedere le mie bambine."

"Mi sembra giusto." Replico, sorridendo di nuovo.

"E devo ancora conoscere la mia nipotina." Mi ricorda, poi abbassa lo sguardo sulla mia pancia. "Sai.. credo di aver mostrato la foto dell'ecografia anche ai passanti. Non mi sembra vero." Mi dice.

"Siamo in due." Replico. L'osservo mentre cerca di spiare oltre il tessuto della mia maglietta, come se cercasse di vedere qualcosa di diverso in me. "Non si vede ancora nulla, mi dispiace." Lo anticipo.

"Davvero?" Chiede. Io annuisco e mi metto in ginocchio tra le sue gambe, poi mi alzo la maglietta e mi metto di lato, mostrandogli il ventre ancora piatto. Dopotutto, sono ancora all'inizio. "Non vedo l'ora che si cominci a vedere." Mormora, tirandosi sù e dando un bacio alla mia pancia. "Sarai ancora più bella. Non riesco nemmeno ad immaginare quanto."

"Già. Avrò il seno più grande." Dico, trionfante.

"Il tuo seno va bene già così." Replica, contrariato. Io alzo gli occhi al cielo in risposta. "Sei perfetta così. Ma devi ammettere che sono curioso all'idea di vedere il tuo corpo cambiare. Si nota già qualcosa.." Mi accarezza una guancia con dolcezza. "Sei già più... luminosa, hai una luce diversa. Mi piace." Mi dice.

"Aspetta qualche mese e non noterai solo una banale luce, fidati." Ridacchio e mi sistemo di nuovo col mento sopra il suo petto. Lui mi avvolge le spalle. "Avrò le caviglie gonfie, un seno gigantesco, e le dita delle mani e dei piedi saranno enormi, e..." Prima che io possa continuare, ha aumentato la stretta su di me e ha invertito le nostre posizioni sul divano, facendomi ridacchiare. Adesso io sono stesa sulla schiena e lui è sopra di me, con una gamba tra le mie. "Che c'è? Non ti piace l'idea?" Chiedo, ridendo.

"Te l'ho detto." Mi sposta una ciocca di capelli dal viso. "Sei bellissima. E lo sarai ancora di più." Ripete. "Posso?" Chiede, alzando un sopracciglio. Io annuisco. Da quando abbiamo scoperto di aspettare un bambino, Jamie passa ore ed ore a parlare alla mia pancia, nonostante non si veda ancora nulla. Parla al bambino, gli racconta qualsiasi cazzata che gli venga in mente, ed io resto a guardarlo ammaliata ed ad accarezzargli i capelli per tutto il tempo. È la cosa più bella che io abbia mai visto. "Hey? Sono papà, piccolo." Sorride. Io allungo una mano tra i suoi capelli e glieli accarezzo. "Come stai? Amico, lo so che è presto.. ma io e la mamma vorremo tanto un tuo segnale." Dice. Io ridacchio. "Batti un colpo se ci sei, andiamo...." Aggiungo.

"Forse non gli piacciono le storie che gli racconti." Scrollo le spalle e mi sistemo meglio con la testa sul cuscino dietro di me, mentre Jamie sbuffa.

"Ho un'idea." Esclama, rimettendo la testa sulla mia pancia. "Forse la mamma ha ragione: ti ho raccontato degli aneddoti stupidi e ci stai dimostrando quanto li odi. Ho capito... allora ti prometto che da oggi, in ogni momento possibile, ti racconterò la storia più bella del mondo." Alza lo sguardo verso di me. "La storia di come ho conosciuto la tua mamma e di come mi sono innamorato follemente di lei." Mormora, con voce rotta. Mi viene da piangere. Gli sorrido e gli accarezzo i capelli, mentre lui mi bacia la pancia. "Sei d'accordo?" Chiede, contro la mia pancia. "Vediamo se questo ti piace. Allora..." Si sistema con i gomiti ai lati dei miei fianchi. "Prima di tutto, credo che tu debba sapere che sei il frutto di un grande amore. Un amore che ne ha passate di tutti i colori dal primo momento, ma che poi alla fine è riuscito a trionfare. E tu sei il nostro gran premio." Mormora.

"Jamie..." Mormoro, anch'io con voce rotta.

"Shhh. Non distrarlo." Ribatte, contrariato.

"Scemo." Alzo gli occhi al cielo, tirando sù col naso.

"Allora.. scusa la piccola interruzione ma la mamma è una che si commuove facilmente." Mi prende in giro, ed io gli colpisco la spalla. Lui ridacchia in risposta. "Stavo dicendo.. Ho conosciuto la tua mamma in un momento molto particolare della mia vita. Ero infelice, cercavo un qualcosa per andare avanti.. e nemmeno me ne rendevo conto. Mi stavo limitando a vivere, ad andare avanti, senza vivere davvero tutto ciò che mi veniva offerto. Aspettavo la tua sorellina maggiore a quei tempi, ed era l'unico spiraglio di luce della mia vita. Ero incasinato, c'era qualcosa che non andava in me. Poi, un bel giorno, sono andato a fare un provino per un film e due occhi azzurri mi hanno rubato il cuore. C'era questa bellissima donna, sfinita e dolcissima, aveva bisogno di ridere... e, Dio mio, ho fatto di tutto per farla ridere." Jamie sorride ed una lacrima scende sulla mia guancia, ma cerco di non farlo notare a Jamie per non farlo smettere di parlare. "Lei rideva, e quella risata mi è rimasta in mente per settimana. Lei mi scelse e dopo qualche settimana cominciammo a lavorare insieme. Era una gioia lavorare con lei. Avevo la mia piccolina, ero diventato papà.. e allo stesso tempo avevo questo meraviglioso angolo di paradiso. All'inizio ci comportavamo come due amici, perché ridevamo come pazzi e ci dicevamo tutto ciò che ci passava nella testa. Ma in realtà stava già nascendo qualcosa tra di noi." Alza lo sguardo su di me. "Avevo bisogno di lei. Della sua risata. Del modo in cui mi faceva stare bene, come nessuno mai. Mi stava cambiando la vita senza nemmeno rendersene conto." Sorride. "E ben presto, in quelle settimane mi sono reso conto che non avevo trovato semplicemente una collega straordinaria o un'amica meravigliosa. Io avevo trovato la mia anima gemella." Una lacrima scende anche sulla sua guancia. Mi faccio in avanti per asciugargli il viso. Lui si appoggia contro la mia mano. "Ma, per quanto avessi bisogno di lei, non riuscii da subito a capire di non poter vivere senza di lei. Per quello ci ho messo più tempo. E mi chiedo com'abbia fatto a vivere, anche solo per qualche giorno, senza di lei. Il mio pezzo mancante. Quel pezzo che ho cercato per tutta la vita." Dice, accennando un sorriso. "Non lo so davvero..."

"Sono qui adesso." Gli dico, prendendogli il viso tra le mani. "Siamo qui. Siamo insieme. E non è previsto nessun 'dopo' per noi due, ti amo troppo." Aggiungo.

"Tu non hai nemmeno idea di quanto." Replica.

"Lo so bene, invece." Mormoro, sorridendo tra le lacrime. "Anche noi ti amiamo alla follia." Lui si tira sù e appoggia la fronte contro la mia, sospirando. Lo amo così tanto, quest'uomo meraviglioso..

"Il racconto finisce qui. È la prima volta e stai già piangendo, non voglio farti piangere." Mi dice, aggrottando la fronte ed asciugandomi le lacrime.

"Sono lacrime di gioia." Replico, accarezzandogli i capelli. "Perché ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto sono fortunata ad avere l'uomo migliore del mondo al mio fianco." Gli prendo il viso tra le mani. "Perché è così, sei meraviglioso." Dico.

"Sono io quello fortunato." Mi sorride. Scuoto la testa e lo attiro contro il mio petto. Ci stringiamo forte e sospiriamo, l'uno tra le braccia dell'altra.

Il posto più bello del mondo.

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Buonasera a tutti! ✌🏻

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora