Capitolo 22.

619 43 6
                                    

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

🧡🧡🧡

Jamie's pov

Questa sera ho portato Dakota a cena in un locale tipico irlandese. A dire la verità qui sono tutti molto... tipici, ma questo locale è speciale. È proprio qui che iniziai a suonare dal vivo quando ero ragazzo, e ho sempre voluto mostrarglielo. Le bambine sono rimaste a casa con mio padre e Samina, che si sono offerti gentilmente di guardarle per tutta la sera per darci un po' di privacy. Abbiamo già iniziato ad organizzare il matrimonio, anche se è difficile farlo da un altro stato. L'altro giorno abbiamo chiamato Melanie e Don e gli abbiamo spiegato tutto: sono stati molto felici per noi e si sono offerti di aiutarci, e io ne sono felice perché questo significa che Dakota non dovrà tornare a Los Angeles per un po' di tempo ancora. Non voglio. Non so come farò con le bambine senza di lei, ma prima di tutto non voglio separarmi da lei. 

"Non ci credo che hai iniziato a suonare qui." Mormora Dakota, guardandosi intorno e osservando l'ambiente intorno a sé. È bellissima, sempre così attenta ad ogni dettaglio. Vorrei dire a quel ragazzino scapestrato che suonava qui che un giorno tutto il suo dolore troverà sollievo negli occhi di questa donna meravigliosa, che sto per sposare.

"Proprio su quel palco." Mi giro e le indico il palco, e nel frattempo incontro lo sguardo di Patrick, un mio vecchio amico. Cazzo. È seduto al bancone e sta bevendo una birra con dei suoi amici.

"Jamie!! Oh mio Dio!!" Esclama. Gli ci vuole qualche secondo per riconoscermi, a dire la verità. Merda. Diciamo che allora non era una delle mie persone preferite al mondo, era troppo superficiale e sfrontato, sopratutto con le ragazze.

"Ciao!" Gli faccio un cenno con la testa, sotto lo sguardo attento di Dakota. Lei mi chiede chi è. "Si chiama Patrick. Eravamo amici alle superiori." Le spiego brevemente. Lui mormora qualcosa ai suoi amici e scende dallo sgabello, venendo dritto verso di noi. Merda. Ricordo che faceva il cascamorto con tutte le ragazze che ci stavamo attorno. Mi dava fastidio, ma soprattutto per il fatto che lui ci riuscisse, mentre io no. Ma stasera non è così, perché sono con la donna della mia vita. E nessuno potrà mai portarmela via.

"Hey, amico!" Patrick arriva al nostro tavolo e dà una pacca sulla spalla. "Non ti vedo da una vita!! Come va?" Mi chiede, poi si gira verso Dakota, che gli sorride gentilmente, come sempre. Intervengo subito per far sì che sposti l'attenzione da lei.

"Bene. Molto bene." Rispondo, rivolgendo lo sguardo a Dakota. "Lei è la mia fidanzata: Dakota. Dakota, lui è Patrick. Come ti stavo dicendo, eravamo amici al liceo." Dico, in modo amichevole. Dakota gli sorride di nuovo e loro due si presentano. Beh... Infondo non mi ha fatto niente di male, e la mia gelosia è irrazionale come sempre. Solo perché allora era uno che ci provava con tutte le ragazze non vuol dire che lo sia anche adesso. E poi non siamo al liceo, e Dakota non è 'tutte le ragazze', ma non mi piace l'idea che possa pensare a lei in quel.... senso.

"Mi siedo con voi, adesso che ti ho ritrovato non ti mollo più, mio caro." Prende una sedia e si unisce al nostro tavolo, nonostante non sia stato invitato. Che cazzo... "Allora, Dakota, ho sentito parlare di te... sei la figlia di Don Johnson, giusto?" Le domanda.

"Già. In persona." Ammette lei, in quel modo adorabile. Che domanda idiota. È sempre così: le chiedono sempre dei genitori... perché diamine fanno così? Lei non dipende dai suoi genitori e dal loro ruolo, ma è sempre troppo dolce ed educata per dirne quattro a questi tizi. "Patrick, giusto? Jamie mi stava dicendo che andavate alle superiori insieme.."

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora