Capitolo 8.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

"Amore, sono tornata!" Urla Dakota, entrando in casa. È appena tornata da un pranzo di lavoro al The Sunset Tower e adesso siamo pronti per partire per l'Irlanda. Abbiamo un matrimonio al quale partecipare e voglio che lei venga con me, così avrà l'occasione di rivedere mio padre e Samina, che l'adorano da morire e  mi chiedono sempre di lei.

"Hey!" Vado verso di lei e la bacio sotto l'occhio attento di Zepp. "Com'è andato l'incontro?" Chiedo.

"Bene! Grazie." Risponde, sorridendo. Intreccia le dita tra le mie e si avvicina alla mia bocca per baciarmi di nuovo, ed io la lascio fare anche se, in realtà, dovremmo muoverci a fare le valigie. Incolla le labbra alle mie e inizia a baciarmi con decisione.

"Dakota.." Cerco di staccarmi, anche se in realtà vorrei solo stare qui a baciarla tutto il giorno. "Dakota.. dobbiamo preparare le valigie.." Mormoro, tra un bacio ed un altro. "Dobbiamo partire." Le ricordo. Avremmo dovuto prepararle ieri, ma si sa che noi due non siamo in grado di non saltarci addosso quando siamo vicini ad un letto. E quindi ci siamo ridotti ad ora: poche ore prima della partenza.

"Puoi partire nudo, a me va benissimo." Replica.

"Non sono sicuro che mio padre ne sarebbe molto felice." Ribatto, ridendo. Le afferro le braccia e la fermo, nonostante io voglia continuare a baciarla all'infinito. "Dobbiamo fare la valigia." Dico, con decisione. Poi l'attiro di nuovo a me e la bacio velocemente. Lei mi sorride in modo malizioso. "Per questo abbiamo tempo.. tutto il tempo del mondo."

"Hai ragione, così almeno avremo qualcosa da fare in aereo." Ridacchia, girando le spalle e andando verso le scale per raggiungere la nostra camera da letto al piano di sopra, regalandomi una visione perfetta del suo sedere. La bellezza di questa donna.

"Ehi, ma quella è la mia camicia?" Chiedo e risponde ridacchiando. Ha sempre quest'abititudine di fregarmi i vestiti e metterseli addosso, dalla camicie alle magliette ai boxer.. è incredibile. Però mi fa piacere, perché significa che vuole che una parte di me sia sempre con lei. Da brava ragazza, entra in camera da letto e non perde tempo: inizia a infilare di tutto nella sua valigia, e io finisco di preparare la mia. Avrei tanto voluto che le piccole venissero con noi, ma Amelia ha altri programmi per loro questo weekend.. quindi siamo soli: io e la mia bella.

"Hai detto a tuo padre che ci sono anche io?" Chiede.

"Non c'è bisogno che glielo dica.." Mi acciglio. "Mio padre sta che stiamo insieme, sa che siamo una coppia.. non penso che sarebbe una sorpresa. E comunque: si... lo sa, è stato proprio lui a chiedermi se saresti venuta e mi ha detto che non vede l'ora di rivederti." Le dico, sorridendo. Anche lei lo fa.

"È davvero una bella persona tuo padre." Mormora.

"Lo è." Replico, lasciandomi scappare un altro sorriso. "Quando mia madre è morta... lui si è fatto in quattro per non farci mancare nulla. Stava male, ovviamente, ma ci ha sempre fatto vivere in un clima sereno e tranquillo, non ha mai preso la calma. E quando ho deciso di fare il modello, dicendogli che non avrei mai fatto il college come lui... beh, allora pensavo che si sarebbe arrabbiato, invece mi ha lasciato libero di trovare la mia strada, anche se dentro di lui sapeva che quella era una carriera senza sbocchi." Le racconto. "Voleva che diventassi un medico come lui.. era il suo grande sogno, ma nonostante ciò mi ha appoggiato riguardo le mie idee sulla musica, sulla recitazione e su tutto il resto. Mi ha aiutato e incoraggiato, nonostante ciò."

"È davvero un grande." Replica lei. "Immagino che abbia una forza straordinaria.. insomma, si è preso cura di tre ragazzini piccoli da solo senza una moglie, senza perdere mai la calma e la pazienza. E guardatevi, siete tre persone meravigliose.. dev'essere molto orgoglioso di voi." Mormora.

"Come noi lo siamo di lui." Mormoro a mia volta. "È il migliore... senza di lui, beh.. non so come avrei fatto ad andare avanti." Le confesso, sollevando le spalle. Lei piega la testa di lato e viene verso di me.

"Amore.." Mormora, buttandomi la braccia al collo. Io ricambio, abbracciandola forte. Ti amo. "Anche tu sei grande... hai una forza che non immagini nemmeno, trasmetti solo gioia e serenità e non hai idea della forza che trasmetti a me quando c'è qualsiasi tipo di problema." Mi accarezza il viso, e io abbasso lo sguardo. Non sono abituato, in genere, a tutti questi complimenti.. ma quando si tratta di lei accetto tutto. E lei non perde occasione per dirmi quanto sono meraviglioso e perfetto per lei, anche se non ha la minima idea di quanto lo sia lei per me. "La vita è stata dura con te, ma... guarda chi sei oggi. Sei un uomo buono, onesto, generoso e gentile con tutti. Tua madre sarebbe orgogliosa di te." Mi dice.

"Le saresti piaciuta." Le sorrido.

"E lei sarebbe piaciuta a me. Ne sono sicura." Dice.

"Per fortuna che c'è mio padre... non so come avrei fatto senza di lui per superare ciò che è successo. È il migliore... e spero solo di poter essere, un giorno, anche solo la metà di ciò che lui per le mie figlie."

"Tu sei già un padre meraviglioso. Il migliore che ci sia. Non hai nulla da rimproverarti, davvero.. Hai due figlie che ti adorano e che sono praticamente innamorate di te!" Mi dice, accarezzandomi il viso.

"Beh.. siete in tante ad essere innamorate di te." Ribatto, alzando un sopracciglio. Lei ridacchia.

"Diciamo che è quasi impossibile non essere innamorate di te... penso seriamente che chi ti odi o provi rancore nei tuoi confronti sia pazzo, perché non esiste ragione al mondo che spinga ad odiarti." Scuote la testa. Dio, quanto la amo.. Non ci sono parole per descriverlo. Quello che provo per lei va anche oltre l'amore, probabilmente solo Dio sa cos'è.

"Ti amo." Le prendo il viso tra le mani, guardandola negli occhi. "E se sono davvero così ai tuoi occhi, è solo grazie a te. Sei tu che mi rendi così, che mi fai sentire in questo modo... è tutto grazie a te." Le dico.

"Ti amo, Jamie. Ti amerò sempre." Mormora, col groppo in gola. Amore mio... Mi butta di nuovo le braccia al collo e mi abbraccia forte. Potrei viverci tra le sue braccia. Per sempre. E ho intenzione di farlo, spero davvero che questo matrimonio le faccia venire voglia di mantenere la promessa che mi ha fatto al più presto. So benissimo che ha accettato, ma io non vedo l'ora di portarla all'altare.. voglio che sia mia, che appartenga davvero a me, in cielo e in terra. Ma al tempo stesso non voglio forzarla, voglio che anche lei desideri tutto questo... Come lo voglio io. 

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Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora