Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
Il nostro secondo giorno di vacanza continua a Praiano. Ieri abbiamo passato una giornata bellissima: io e lei, a parlare di qualsiasi cosa, a divertirci e a coccolarci alla luce del sole. È strano, da quando siamo sposati è ancora più difficile toglierci le mani di dosso. Ne approfittiamo in ogni momento possibile, peggio di prima. Come sempre, non riesco a toglierle gli occhi di dosso, nemmeno in questo momento mentre sta semplicemente facendo colazione. Mi perdo ad osservare il movimento delle sue mani mentre stacca un pezzo di croissant e se lo infila in bocca. Lei se ne accorge e ridacchia, portandosi una mano alla bocca in modo adorabile.
"Che c'è?" Mi chiede, con la bocca piena.
"Niente." Sorrido, spostandole una ciocca di capelli dal viso. "Stavo solo ammirando quant'è bella mia moglie." Scrollo le spalle. "Tutto qua." Aggiungo.
"Mentre mangio un croissant?" Chiede, divertita.
"Allora non hai capito..." Mormoro, avvicinandomi al suo orecchio. "Tu lo sei sempre. In ogni momento. E per di più..." Sussurro. "Sei tutta mia." Aggiungo, orgoglioso di poterla definire 'mia' a tutti gli effetti.
"Tua. Hai detto bene." Replica, sorridendo.
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Una volta finita la colazione, decidiamo di andare in giro. Per fortuna non ci ha ancora riconosciuto nessuno e ne siamo molto felici.. vogliamo stare un po' per fatti nostri. La nostra giornata comincia al negozio 'Piccadilly Ceramiche Artistiche'. Dakota osserva ogni minimo oggetto con attenzione, senza mai lasciarmi mai la mano, stretta alla sua.
"È davvero tutto molto particolare." Mormora, osservando l'ambiente attorno a sè con meraviglia.
"Ho letto online che questo negozio è stato ispirato dalla passione per la bellezza e l'amore della sua terra da parte di Mario Criscuolo, che ha fondato 'Ceramiche Piccadilly' nel 1981, trasmettendo la sua attenzione per i dettagli e la dedizione ai prodotti di qualità alle generazioni future." Le spiego, cercando di ricordare cosa ho letto online mentre cercavamo dove andare oggi, preso dal suo entusiasmo per il posto. "Si tratta di un'azienda di famiglia che ha una lunga tradizione di esperienza nella progettazione e creazione di ceramica di alta qualità." Le dico.
"E bravo il mio maestrino." Mormora, lasciandomi un bacio sonoro sul collo. Quel suono mi fa rabbrividire tutto il corpo. Non ne avrò mai abbastanza di lei. "Mi piaci come insegnante."
"Se tu fossi una mia alunna, sarei uno schifo d'insegnante.. probabilmente non riuscirei a dire nemmeno una parola in tua presenza." Le dico, e lei ridacchia in risposta. La bacio tra i capelli, mentre lei indica alcuni articoli in ceramica che pensa possano piacere a sua madre. Io concordo, quindi decidiamo di comprarli. Una volta usciti dal negozio, ci sediamo su una panchina per decidere cosa visitare adesso.
"E se andassimo in spiaggia?" Propone.
"Mmmh." Faccio una smorfia di disappunto. "Domani, okay? Domani ti ci porto. Non dirmi nulla, non mi va proprio di andarci." Le dico.
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Damie • The love affair III
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...