Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
La luce del giorno invade prepotentemente la stanza e io mi sveglio avvinghiata al meraviglioso corpo di mio marito. Sbatto le palpebre più volte per mettere a fuoco il suo viso, ma mi accorgo che ha la testa appoggiata alla testata del letto e un braccio piegato sotto il suo collo, mentre l'altro mi avvolge le spalle. Ha lo sguardo assente.. sembra pensieroso.
"Hey." Mormoro, attirando la sua attenzione. Lui si gira verso di me come lo avessi appena riportato sul pianeta terra e mi sorride, assonnato. "Che succede? Perché sei già sveglio, non riesci a dormire?" Chiedo.
"No, va tutto bene." Mi risponde, abbozzando un altro sorriso, ma io capisco che c'è qualcosa che non va. Mi accarezza un braccio e mi scruta in viso, ma in realtà sento che è distratto da qualcosa. "Che c'è?" Mi chiede, aggrottando la fronte.
"Dimmelo tu. Sembri... pensieroso." Replico, e lui smette di accarezzarmi il braccio. "C'è qualcosa che ti turba? Parlane con me." Lo imploro. Lui abbassa il viso e io glielo prendo tra le mani. "Non tagliarmi fuori, parlane con me.. siamo insieme, nella gioia e nel dolore, giusto?" Chiedo, lui sorride e annuisce.
"Beh, diciamo solo che oggi non è una delle mie giornate preferite dell'anno." Mormora, accarezzandomi la schiena nuda con la punta delle dita. E io improvvisamente ricordo perché. Merda.
"Oggi è l'anniversario della morte di tua madre." Ammetto, con un filo di voce. Lui annuisce, e non riesco nemmeno a descrivere quanto sia triste il suo sguardo in quel momento. Amore mio.
"Già." È così forte e protettivo verso di me, e al tempo stesso così fragile verso gli eventi passati della sua vita. "Non è il giorno più bello di sempre per me, ecco." Scrolla le spalle. So benissimo che ancora soffre per questa perdita, e che ne soffrirà per sempre, ma Dio solo sa cosa farò ogni giorno della nostra vita per renderlo sempre felice.
"Oh, Jamie.." Gli accarezzo il viso e mi faccio strada tra le sue gambe per stargli più vicino. Affondo io viso nel suo collo e le braccia attorno ad esso. "Amore mio, mi dispiace così tanto che tu soffra così tanto. Farei qualsiasi cosa per farti stare meglio."
"Lo so." Tira sù col naso, stringendomi forte a sè. Affonda il viso tra i miei capelli e sento che il petto comincia a tremargli, un chiaro segno del fatto che si sta sfogando tra le mie braccia. Amore mio. È sempre così forte per me che quando fa così non so mai cosa dire o fare, e soprattutto non so se sono in grado di esserlo quanto lui per tutti e due. "Beh.." Si asciuga gli occhi col palmo della mano. "Non sarà una giornata facile, rassegniamoci." Aggiunge.
"Lo so.." Sospiro, accarezzandogli il viso. "Ma, se può farti stare meglio.. Sono sicura che tua madre sarebbe particolarmente fiera di te quest'anno.." Lui aggrotta la fronte. "Perché ha la possibilità di vedere che marito straordinario tu sia con me, perché può vedere davvero quanto tu sia felice e quanto tu riesca a rendere felice me." Gli sorrido. "Sarebbe orgogliosa di te, oggi come sempre. Non dimenticarlo mai."
"Così non fai altro che alimentare le mie fantasie riguardo il fatto che sia stata lei a mandarti da me." Mi sposta i capelli dal viso. "Il mio angelo che mi ha dato la forza per affrontare tutto quello che è successo." Mormora, sorridendo. Mi vengono le lacrime agli occhi sentendo queste parole, e per quanto voglia piangere non posso proprio farlo adesso. Adesso sono io che devo essere forte per lui.
"Beh.. magari è così." Scrollo le spalle. "Jamie, piangi se vuoi farlo... non trattenerti per chissà quale motivo che ti passa per la mente. Io sono qui per questo, per starti accanto.." Gli prendo il viso tra le mani, forzandolo a guardarmi. "Amore, non reprimere ciò che provi.. Ricordi? Nella buona e nella cattiva sorte. Lo abbiamo promesso." Dico.
"Lo so, lo so.." Scuote la testa. "È solo che, di solito, io non.... voglio dire, in passato io non..." Balbetta. Sospira e mi guarda negli occhi. "Diciamo che Amelia non era così paziente e accondiscendente."
"Cosa?" Chiedo, scioccata. Lui scuote la testa, non sapendo cosa dire. Nemmeno in un'occasione del genere è stata in grado di mostrargli un minimo di supporto? Non posso crederci. Ora capisco perché abbia tutti questi complessi al riguardo, e non solo riguardo a questo. "Sai una cosa?" Mi siedo sulle mie ginocchia. "Fanculo il passato. Adesso sei con me, e puoi stare certo che oggi non avrai nessun brutto pensiero." Gli dico, decisa. "Oggi tua moglie farà qualsiasi cosa per farti sorridere." Aggiungo.
"Intendi.. la mia regina." Sorride, malizioso.
"Esattamente, perché oggi sarai trattato come un re. Hai detto bene." Gli rubo un bacio veloce e balzo giù dal letto. Mi infilo velocemente la sua maglietta e le mutandine sotto il suo sguardo attento. "Infatti, adesso vado a prepararti una colazione da re, te la porterò a letto e poi faremo un bel bagno." Gli dico.
"Okay, capo." Replica, divertito. Io vado verso la porta, e prima di uscire mi volto verso di lui.
"Ah, ehm.. farai meglio a farti trovare nudo, mio caro." Lo minaccio, puntandogli un dito contro.
"Perché dovremmo fare colazione nudi?" Chiede.
"Per risparmiare tempo e non fare tardi da tuo padre." Rispondo, facendogli l'occhiolino. Corro giù in cucina e preparo velocemente la colazione, con l'intento di non lasciarlo troppo tempo da solo a pensare. Quando ho finito, metto tutto su un vassoio e torno di sopra. Lo trovo seduto sul bordo del letto col cellulare tra le mani. Sta piangendo. "Oh, cazzo!" Mormoro, appoggiando il vassoio sul mobile più vicino e inginocchiandomi ai suoi piedi. "Hey, Hey.." Gli prendo il viso tra le mani per tranquillizzarlo.
"Ho letto la lettera di Jess sul suo sito." Mi spiega, asciugandosi le lacrime col palmo della mano.
"Oh, vieni qui." Salgo sul letto e lo abbraccio da dietro, accarezzandolo e trasmettendogli tutto il mio amore. Lui mi stringe un braccio e abbassa il viso, lasciandosi andare ai singhiozzi. Quando ha finito di versare tutte le sue lacrime, si gira verso di me. Io gli accarezzo gli occhi rossi e le guance bagnate.
"Grazie per esserci. Ogni giorno. Sempre." Mi dice.
"Ci sarò sempre per te." Replico, semplicemente.
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Buonanotte a tutti!
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Damie • The love affair III
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...