"Ecco, Ilaria, ovviamente io mi baserei su un Emanuele leggermente più grande per i tempi di visita. Tanto come ha detto Andrea l'accordo lo firmerete tra qualche tempo: lasciamo ora che Emanuele almeno cominci a svezzarsi. Fino a quando ha sei mesi io direi di lasciar stare le cose come le facciamo adesso, ogni tanto veniamo a trovarti, lo vediamo, se vuoi ce lo portiamo un po' in giro in carrozzina e poi te lo riportiamo, è chiaro che deve prendere il latte e deve stare con te. Però da sei mesi in poi io proporrei per esempio di prenderci Emanuele un fine settimana alternato. Avere qualche pomeriggio in cui lo teniamo anche per portarlo un po' dal nonno, così... io... ho anche i miei genitori ancora vivi anche se anziani, avrebbero piacere di conoscerlo."
Ilaria si preoccupò, non pensava di lasciarlo andar via a dormire così presto.
"Vuoi dire... Silvia... portarlo via a dormire?"
"Certo Ilaria, sì. Ma da sei mesi, non adesso, quindi da dicembre in poi... c'è tempo..."
"Eh, ma... Silvia... andrebbe bene... e per il latte? Solo io ce l'ho... come facciamo? Emanuele fa ancora almeno due poppate alla notte."
Silvia la guardò un poco risentita, come se Ilaria le avesse appena detto che ella non avrebbe potuto prendere Emanuele solo perché non aveva latte.
"Bè, Ilaria, io ho detto da sei mesi... mi aspetto che per quel tempo comincerai a svezzarlo, e poi, comunque, è vero che non ho latte, ma se ce n'è bisogno lo compreremo in polvere, penso che non ci sia problema, no? Un biberon lo troviamo... una tettarella anche: siamo in città Ilaria, non in mezzo al deserto, per una notte ogni tanto non credo che Emanuele stia male se prende il biberon, non trovi?"
"No... avrei preferito dargli sempre il mio... ma... va bene. Comunque è da dicembre, vero?"
"Sì, più o meno da dicembre, quando cominceremo a dargli le pappe."
Ilaria non mancò di notare che Silvia usò il plurale, come se già si aspettasse uno svezzamento condiviso.
"Va bene, Andrea", disse Silvia, "vuoi continuare tu?"
"Certo... allora Ilaria, alla fine non è che sia un contratto blindato, vorrei solo mettere in chiaro alcune cose, da dicembre mi farebbe piacere passare un intero week end con mio figlio, questo sì, credo che sia ragionevole, però poi se ci sono impegni o altro poi vediamo, l'importante è mettere per scritto le linee guida. Allora... adesso veniamo alle cose più concrete... continuo a leggere:
- Il padre riconosce alla madre un assegno mensile riconosciuto alla madre di un milione di lire, rivalutazione ISTAT, ecc.. "
Qui fu Ilaria ad interrompere Andrea:
"Oh, Andrea, Silvia, scusate, qui però vi devo dire una cosa... io ho trovato un lavoro! Dovrei cominciare a lavorare già da settembre!"
"Oh, Ilaria, davvero?", disse Silvia, "che bella notizia, dove?"
"Una mia compagna di classe ha trovato un posto in una sartoria in centro, fanno cose di lusso, abiti da sposa, cose così. Quindi, Andrea,... forse potresti anche darmi meno soldi, non ne voglio così tanti, lo sai che io non volevo... era un mio desiderio mantenermi da sola con il bambino; ora non so dirti quanto... quanto avrò di stipendio, la signora non me l'ha ancora detto, ma mi fa anche il favore di tenere il bambino con lei, in laboratorio."
"In sartoria?", disse Silvia, "Ma, Ilaria... come farai? Non mi pare un ambiente molto adatto per un bimbo. Non c'è un nido a disposizione?"
"Sì... forse... ma Silvia, tu non hai visto la sartoria, è un luogo tranquillo, non è una fabbrica, al massimo c'è qualche macchina da cucire e ferri da stiro... ma fino a che Emanuele sta nella culla penso che sia la soluzione più logica, non si muove, o dorme, sta buono. Almeno fino a quando ha quattro, cinque mesi... penso che si possa fare, così posso continuare anche a dargli il mio latte quando lo vuole, me lo posso tenere senza problemi lì."
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Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]
General FictionUna storia di sofferenza e redenzione, una passione ostinata e proibita, tre famiglie coinvolte, trent'anni di storia. Marco e Ilaria, due fratelli divisi da quasi mille chilometri si rincontrano per il funerale del loro padre. Così diversi e così s...