Capitolo 17 (2°). Il Sacrificio di Ilaria

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Marco era attratto dai libri di Anna, più che da Anna stessa: era abituato del resto più a maneggiare libri che ragazze; Anna lo fece girare per camera sua come per dargli la possibilità di familiarizzarsi. Egli andò verso la scrivania, c'era un libro aperto su un disegno anatomico: uno spaccato di un torso con il cuore rimosso e con delle indicazioni di vasi e muscoli. Alcuni fogli con la sua scrittura ordinata, appunti ordinati e sottolineati.

Altri libri in inglese erano appoggiati a lato, li girò per vedere i titoli che recitavano cose come "Patologia cellulare", "Malattie genetiche", "Diagnostica di Laboratorio", cose per lui estranee, ma in un certo senso anche familiari: erano libri. Lì c'era la vera Anna, pensò Marco, lì Anna, come lui, passava ore seduta sulla scrivania. Certo, una scrivania in un posto meraviglioso, non certo la biblioteca pubblica, dalla finestra di giorno si sarebbe visto il mare in lontananza, la camera dava a sud ovest quindi riceveva sole tutto il pomeriggio, luminosa. All'inizio non aveva capito perché Anna avesse insistito per fargli vedere la casa e poi camera sua, ma in quel momento capì e la ringraziò mentalmente. Era per fargli meno paura, per fargli capire che avessero molte più cose in comune di quanto sembrasse, e aveva ragione, dovette ammetterlo. Era come se gli avesse aperto una parte intima della sua vita e questa parte la conosceva, c'era molto in comune fra lui e lei. Egli studiava in un posto molto più modesto, ma, alla fine, i libri sono libri, la fatica dello studio uguale. Passò un dito su quelle pagine, guardò ancora quegli appunti: sì, ci si poteva intendere.

"Anna, io... credo di dovermi scusare con te.", disse, quasi sottovoce, nella quiete della stanza, di schiena a lei, ancora guardando i suoi libri.

"Sì, Marco?", gli disse Anna, appoggiata allo stipite della sua camera. "dimmi, ti ascolto."

"Io... ho continuato a respingerti in tutti questi tempi, perché ti vedevo come un pericolo tra me ed Ilaria, devo essere sincero. Ma è come se in questo momento qualcosa... sento che qualcosa sta cambiando in me e non so cosa. E' come se una specie di mano invisibile stia spostando qualcosa nel mio animo. C'è sempre Ilaria ma è come se stia capendo che ci può essere anche altro da Ilaria da amare. Anna, per favore... io non so cosa mi succeda. Perdonami se sono sincero con te, ci vorrà del tempo, ma forse, forse riuscirò a volerti bene come sembra che tu me  ne voglia e ancora non capisco come sia nato in te. E, perdonami, forse vorrei anche sentirlo prima ma dovrai darmi tempo."

Marco sentiva che qualcosa stava cambiando in lui lentamente e non capiva cosa, sentiva l'amore per Ilaria prendere un'altra forma, come se si sdoppiasse in due. Da una parte l'amor puro fraterno per Ilaria, dall'altra un affetto più romantico e tenero che, pian piano, aveva il nome Anna sopra di esso.

Anna andò verso di lui, si appoggiò alla sua schiena e gli disse dolcemente:

"Va tutto bene Marco, va tutto bene, per questo volevo farti vedere camera mia. Sono come te, vedi, non tanto diversa, sai? Una topina di biblioteca, non con i tuoi risultati, però. Un po' timida e spaurita, è per questo che sembra sempre che prenda le decisioni, perché in realtà sono tanto insicura: avevo bisogno di un ragazzo tranquillo come te, ed è per questo che sono stata tanto insistente, perché non ce ne sono tanti in giro, e, diciamo, che come te poco o nulla. Ora, però, andiamo da tua sorella, ci aspetta. Non voglio farle del male, penso che tu lo capisca, scusa se sono stata un po' irruente stasera e ti ho rubato a lei, ma era l'ultima possibilità per poterti cercare, per poter stabilire un contatto fra noi. Spero che pian piano capirà che ti doveva lasciar andare."

Marco si girò e si baciarono teneramente di fronte ai suoi libri di medicina e poi scesero in cortile.

***

Ilaria pensava: "Marco mio grazie di tutto quello che hai fatto per me, sarei stata egoista a volerti tutto mio. Sei mio fratello: è giusto che ti lasci andare."

Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora