«Ilì», ordinò Maria, «issa 'a valigia 'e fratete 'ncoppa e fagli 'u liette»
«Oh, ma non ti preoccupare, zia», Marco tentò di dire, «vado io, tranquilla, so la strada...»
Ma si sentì prendere di mano la borsa dalla sorella e, nel tempo di finire la frase, Ilaria aveva già fatto di corsa metà rampa e non gli rimase altro che seguirla.
Il piano di sopra aveva all'inizio una sala con un tavolino, un divano e una poltrona che, all'occorrenza, si apriva per farne un letto; da lì, attraverso un arco, si accedeva a un disimpegno con tre porte, due per le due camere e una per il bagno. Ilaria andò nella sua, poggiò la borsa di Marco su una sedia, si girò verso di lui, puntò il dito sul suo letto e disse:
«Tu dormi cca, 'i dorme cu mamma.»
«In camera tua?», gli sembrò all'inizio strano, ma era la soluzione più logica visto che non c'era più Antonio e di là c'era un letto matrimoniale. Da bambini, quando erano proprio piccoli, avevano dormito in quello stesso letto, assieme; da ragazzo aveva dormito in sala sul lettino estraibile dalla poltrona, ma non ce n'era più bisogno con una persona in meno.
Si voltò: nella camera a fianco, matrimoniale, lasciata con la porta e la finestra aperte, c'erano ancora i segni del rosario della sera precedente: i ceri, le sedie attorno al letto, un velo viola appeso alla finestra; e, da lì, malgrado tutto fosse spalancato, proveniva ancora un certo odore, dolciastro, inconfondibile, di morte.
Ritornò a guardare la camera di Ilaria, gli sembrò uguale a prima: un comò, un letto a una piazza e mezza, una sedia con un baule accanto, un piccolo armadio; la finestra dava sul prato dietro casa con la vigna e l'uliveto in lontananza. Sul comò c'era uno specchio e una sveglia, due o tre santini fissati nella cornice dello specchio, una foto inquadrata in una cornice argentata; l'unica cosa diversa dal passato che lo incuriosì.
Ilaria confuse la curiosità di Marco per un giudizio su ciò che c'era e si vergognò della modestia di camera sua, più consapevole, di quando era bambina, di ciò che aveva; lo guardò umile e poi chinò lo sguardo, come per dirgli: "scusa se è troppo povero ciò che ti offro".
Ma fu solo un attimo, perché subito poco le sue mani esperte disfacevano il letto, prendevano le lenzuola vecchie e le piegavano sulla seggiola, sostituendole con quelle pulite prese da un cassetto, un po' lise, ma immacolate.
Tutto fu fatto senza dare il tempo a Marco di intervenire. Provo a interromperla.
«Aspetta, Ili, ti do una mano...»
«Non te preoccupa' so' cose 'e femmene. Mo' agg fatto», Ilaria arrossì come se l'offerta d'aiuto fosse un rimprovero per il suo modo di fare, si chinò, per tenderle sotto il materasso, senza lasciare una minima piega; rimise coperte e copriletto, prese le lenzuola usate e poi lo lasciò lì, da solo, aggiungendo: «se te vo' cambia', ire o' bagne; la strada 'r sai, i' scende abbasc ad aiuta' mamma», e, senza aspettare risposta, andò via.
Marco andò verso quella foto che lo incuriosiva: era della Prima Comunione di Ilaria che era stata fatta nel 1988, l'anno dopo il loro ultimo incontro, il primo evento che avesse saltato. C'era zia Maria con un bel vestito azzurro, Antonio un po' impacciato in un completo blu e Ilaria, con ancora un viso da bimba, con l'abito bianco lungo e la croce tenuta fra le mani sul suo petto. La foto era stata fatta di fronte all'altare della Chiesa, quelle solite foto ricordo per nulla spontanee, ma in questa sembrava esserci anche, o così parve a Marco, una specie di nostalgia che lo colse, come un altro piccolo promemoria interno che gli diceva che aveva saltato qualcosa di importante; mentre era stato a Genova pensando di cancellare il sud, lì la vita era continuata, con suo padre, sua sorella che cresceva e chissà quali altre cose che si era perso.
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Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]
General FictionUna storia di sofferenza e redenzione, una passione ostinata e proibita, tre famiglie coinvolte, trent'anni di storia. Marco e Ilaria, due fratelli divisi da quasi mille chilometri si rincontrano per il funerale del loro padre. Così diversi e così s...