Dopo la firma dell'accordo i rapporti fra Andrea e Ilaria furono, almeno all'inizio, sereni e cordiali. Andrea telefonava ad Ilaria tutte le sere in cui non vedeva il bambino chiedendo gentilmente come stesse, se avesse mangiato, dormito, le solite cose che chiede un papà, come se fosse in un viaggio di lavoro e non separato; ovviamente non potendo chiedere direttamente al figlio doveva parlare con la madre e questo li riavvicinò ancora di più: ricominciò a far battute e a scherzare, a chiederle del lavoro e a raccontare particolari della sua tesi, anche a leggerle ad alta voce delle poesie tradotte dal genovese che doveva inserire chiedendole il suo parere o, almeno, lo faceva quando non stava da Silvia e, alla fine, con quelle telefonate diventarono tra loro come amici ed Emanuele quasi solo un pretesto per parlare d'altro.
Non andò mai più, però, a trovarla da solo; Silvia infatti era stata di carattere geloso fin dai tempi di Nicola che, bello ed estroverso, attirava con facilità sguardi e attenzioni femminili; non c'erano mai stati nel loro matrimonio episodi di infedeltà, neppure sospetti fondati, ma la guardia era sempre stata alta, almeno da parte sua; Nicola, pur di carattere altrettanto geloso della moglie, non aveva mai avuto neppure l'idea di un sospetto visto che Silvia, introversa e timida, passava le sue giornate in archivio o in casa a leggere con solo qualche amica con cui fare due chiacchiere ogni tanto. Fintantoché Andrea nei primi tempi aveva evitato Ilaria tutto era andato bene ma, cominciando di nuovo Andrea a starle vicino, ella alzò il livello di attenzione: già infatti alla festa di Anna e, soprattutto, all'uscita dallo studio dell'avvocato, ella aveva visto tra i due un'intesa che, sebbene non amorosa, era evidente come se tra loro ci fosse un'alchimia di anime che solo l'amore di Ilaria per Marco aveva impedito di realizzarsi appieno: erano così diversi ma, a malincuore, dovette ammetterlo, fatti l'uno per l'altra; sembrava come se il destino avesse fatto incontrare due anime gemelle con il blocco, però, di un amore incestuoso di una di esse che, nel suo caso, comunque, stava agendo a suo favore. La sua non era quindi una paura di un tradimento fisico, o di un ritorno di fiamma, che tra l'altro non c'era mai stata, quanto piuttosto la gelosia di questo affiatamento da nemici-amici che Ilaria non voleva ammettere ma che si vedeva in azione sotto forma di battute e frecciatine ogni volta che essi si incontravano anche in sua presenza. Per questo aveva fatto capire ad Andrea che preferiva esserci ogni volta che egli la vedeva per Emanuele ciò che, del resto, ad Andrea comunque non dispiaceva, anche se per altri motivi; egli, infatti, se fosse andato a casa di Ilaria da solo, avrebbe sicuramente riportato alla luce l'argomento coppia, si sarebbe sentito ancora una volta rifiutato come uomo e ciò lo avrebbe fatto star male; perché comunque Ilaria, per lui, non aveva serbato rancore, anzi: se fosse andato a casa sua da solo, ella gli avrebbe continuato a fare la pasta in casa e coccolato come faceva i primi tempi, anche senza amarlo, solo per il piacere di esser gentile e di servire il papà di suo figlio.
Andrea, però, vedendo e sentendo Ilaria sempre con lui buona, anche se da amica, anche in presenza di Silvia, per tutto ottobre e novembre ebbe crisi di nostalgia di quel periodo sereno con lei; per lui fu un addio difficile e doloroso; non ne faceva parola a Silvia ma il passaggio dall'una all'altra non fu senza traumi interiori: tolta la rabbia dovuta al rifiuto di Ilaria in favore di Marco gli rimaneva il rimpianto per qualcosa che aveva sentito adatto a sé. Non si può dire che non amasse Silvia, ma si può dire che l'amasse con la sensazione di dover comunque ringraziare Ilaria per averlo fatto cambiare in modo tale da riuscire ad aprire abbastanza il suo cuore ad un amore adulto; per Ilaria aveva avuto un amore ancora infantile, legato al transfert che Ilaria suscitava in lui per la sua capacità di curare la sua ferita. Silvia la curava ma da un altro punto di vista: se Ilaria aveva curato la ferita di Andrea volendogli bene come mamma asessuata, facendo uscire dal suo animo l'amore non richiedendolo, ma dandolo in modo gratuito, ma non fisico, come appunto una madre, Silvia la curava amando Andrea standogli fisicamente vicino, amalgamando l'amore di donna con l'amore materno di una donna più matura di lui, un amore adulto che richiedeva un ricambio e fedeltà reciproca.
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Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]
General FictionUna storia di sofferenza e redenzione, una passione ostinata e proibita, tre famiglie coinvolte, trent'anni di storia. Marco e Ilaria, due fratelli divisi da quasi mille chilometri si rincontrano per il funerale del loro padre. Così diversi e così s...