Capitolo 16 (2°). Ilaria conosce Andrea

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Ilaria fu contenta di avere una scusa per allontanarsi e sperava di non rivederlo; dalla tensione accumulata aveva le gambe rigide e si alzò con fatica. Andò di fretta alle scale e giusto in quel momento scorse Marco da solo nel prato della villa che sembrava cercarla e veniva proprio verso da lei in piscina.

Gli corse incontro e lo abbracciò alla base delle scale dove c'era il busto di bronzo.

"Marco mio, è orribile qui... avevi ragione tu, questo non è un posto per noi. Portami via, ti prego, andiamo a casa."

Marco la abbracciò forte ma nello stesso tempo non sapeva come accontentarla perché pochi istanti prima si era lasciato con Anna che era andata a dare ordini alla servitù.

"Ilaria, Anna è andata a dire di portare la torta, non so se possiamo andare via proprio adesso, saremmo maleducati... facciamo così, aspettiamo qui per la torta, le facciamo gli auguri e poi le chiedo il permesso di telefonare per un taxi e ce ne andiamo, va bene?"

"Va bene Marco mio, faremo così: com'è andata con Anna?"

"Su questo punto invece avevi ragione tu: lei mi ha invitato per star con me, questo lo devo ammettere, purtroppo; il dottore non c'è più e anche su questo avevi ragione. Ho cercato di mandarla via, ma non è semplice Ili. Lei è insistente. Non sono bravo in queste cose."

Segni, ancora Segni. Il Cielo le stava mandando conferme di tutte le sue premonizioni. Abbracciandolo e appoggiando il suo viso al suo petto sentiva che un minimo Marco si era spostato dal suo amore per lei; un minimo, però, solo, non ancora sufficiente a fargli amare Anna, solo magari a sentirla un po' simpatica, a provare forse un po' d'affetto, ma non di più. Sentiva che Marco cercava ancora lei, era ancora innamorato di lei ed Anna gli avrebbe fatto molto male se avesse continuato a tirarlo a sé... per farlo andare oltre, per liberarlo, c'era bisogno di più da parte sua e con orrore pensò ad Andrea, ma sperò che il Cielo le risparmiasse quello.

"Marco mio, non ti preoccupare, lo so. Lo so come sei fatto tu; si può dire che ti ho cresciuto io nel cuore e non hai segreti per me: ti leggo dentro come un libro aperto."

Sentirono delle grida, non si erano accorti che tutti gli invitati si erano già riuniti nel prato; si staccarono e videro un signore con una divisa da cameriere uscire da una porta secondaria della villa spingendo un carrello con una torta di compleanno a due piani. Anna lo seguiva con dietro un uomo e una donna sulla sessantina, forse i suoi genitori. La torta aveva già le candele accese. Una volta portato il carrello in centro fra le colonne del portico, il cameriere si fece da parte e andò in casa a spegnere le luci. L'effetto della torta con ventitré candele accese che illuminavano il busto e il viso di Anna nella penombra della villa era particolare e, a suo modo, affascinante. Ilaria, dal sorriso di Anna, capì che aveva vinto; le aveva preso Marco: era radiosa come non l'aveva mai vista. Ora toccava a lei lasciarlo del tutto andare, toccava a lei sciogliere il nodo: il Cielo non avrebbe potuto essere più chiaro di così.

"Auguri!" Venne gridato da più parti, con fischi e gridolini vari. Fu intonato il coro di "Buon compleanno" e poi, naturalmente, Anna soffiò, nello stesso momento in cui ci fu lo scatto di qualche flash fotografico e un applauso di cento mani all'unisono. Le luci si riaccesero e il cameriere ritornò per la distribuzione. Spinse il carrello al centro del prato a fianco al tavolo dove Anna aveva posato i suoi regali con anche quello di Ilaria e Marco e dove un altro tavolo aveva piatti, posate, bicchieri e varie bottiglie di champagne; con sufficiente calma gli invitati si misero in una fila abbastanza ordinata per avere una fetta. Ilaria e Marco si accodarono anch'essi.

Anna era davanti alla fila, riceveva dal cameriere a fianco a lei e distribuiva a tutti un piatto con una fetta e un bicchiere di champagne scartando il regalo corrispondente all'invitato facendoselo indicare o prendendolo ella stessa dal tavolo, ringraziando con baci e abbracci vari e mettendoli poi tutti in mostra; Marco vide anche parecchi libri fra i regali cosa che lo incuriosì, ad Anna non aveva chiesto se fosse una lettrice e cosa leggesse.

Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora