Anna, convinta dal padre, il giorno dopo quel colloquio, il 26 giugno, disse a Marco di portare Ilaria e il bambino in villa il sabato successivo e di dirle che avrebbe dormito là e quindi di prepararsi un poco di bagaglio. Marco all'inizio ne fu grandemente sorpreso:
"Ma, micia, sei sicura? Addirittura farla venire da te? Perché proprio adesso? Perché proprio così all'improvviso?"
Anna gli rispose:
"Gattino, alla fine dobbiamo accettare che Ilaria per adesso sia da sola; tra l'altro anche tua madre verrà invitata da Franco domenica nel suo pomeriggio libero quindi tua sorella sarebbe totalmente da sola a Genova; è giusto così: altrimenti tu potresti voler stare vicino lei; è molto più comodo portare tutti a Sant'Ilario, dove c'è posto."
Marco ragionò su quel che quella cosa poteva implicare; ebbe paura dei genitori di Anna, Sara al battesimo non gli era sembrata favorevole.
"Micia, ovviamente non è una decisione tua, cioè... i tuoi sono d'accordo vero? Non voglio che tu abbia da litigare con loro per una tua scelta."
"No, certo gattino, mio padre lo sa... anzi... è lui che me l'ha proposto."
"E tua mamma?"
"Mia mamma dice che stamattina ha parlato con papà, sono d'accordo entrambi, tranquillo gattino, telefonale pure. Diglielo."
Marco telefonò ad Ilaria:
"Ili, come è andata oggi?"
"Mah, Marco mio, la prova non era facile ma qualcosa ho fatto; insieme al tema di ieri dovrei farcela. Non prenderò di certo un sessanta, ma un trentasei dovrebbero darmelo. Ho l'orale l'otto luglio, hanno estratto la lettera."
"Va bene, per il resto, non te lo chiedo più, tanto Andrea non si è fatto vivo, vero?"
"No, Marco mio, purtroppo no, anzi, sono andata oggi a casa sua e mi ha pure lasciato un biglietto da Gianni, il cameriere, c'è scritto 'non cercarmi'"
Marco sentì l'ombra del padre, una rabbia impotente salirgli in cuore, ma non poteva farci nulla, non poteva costringerlo, non poteva liberare quella sua parte, ne aveva paura. Le disse solo:
"Cerca di non pensarci, Ili. Io credo che stia sbagliando e prima o poi se ne accorgerà, ma tu non starci troppo dietro, secondo me è peggio."
"Io... ci provo Marco mio, ma la cosa non è semplice; noto che Emanuele è anche un po' meno vispo da quando non viene, è piccolo, ma il papà gli manca. Non è solo per me, ma soprattutto per lui che mi sforzo di cercarlo, capisci? Come mamma mi preoccupo per lui, non è più lo stesso da quando non viene Andrea."
"Sì, capisco, non è facile come dici tu, purtroppo il papà è importante, non capisco perché Andrea non lo capisca che sono due cose diverse: può essere arrabbiato con te, ma dovrebbe venire per Emanuele."
Stette qualche secondo in silenzio e poi le disse cercando di fare un tono più allegro.
"Senti, Ili, comunque voglio farti stare un po' serena: per sabato preparati due cose da vestire e da dormire, Anna ti ha invitato in villa, con Emanuele ovviamente, come me, almeno ti passi due giorni con noi; non star da sola, sarebbe peggio."
Ilaria non rispose subito, ebbe paura e disse preoccupata:
"Ma... posso? Marco mio, sei sicuro che non sei tu ad averlo chiesto ad Anna e lei abbia accettato solo perché ti vuole bene? Lo sai che non voglio che tu e lei litighiate a causa mia. Me la caverei lo stesso stando qui."
"No, tranquilla, è... qui di fianco a me, se vuoi ti faccio parlare anche con lei..."
Marco vide che Anna gli fece un cenno come per dire, 'va bene'. Prese il telefono:
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Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]
Fiksi UmumUna storia di sofferenza e redenzione, una passione ostinata e proibita, tre famiglie coinvolte, trent'anni di storia. Marco e Ilaria, due fratelli divisi da quasi mille chilometri si rincontrano per il funerale del loro padre. Così diversi e così s...