Capitolo 36 (3°). Un impegno vincolante

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Ilaria telefonò a Marco appena Andrea e Silvia andarono via per comunicargli la notizia della loro relazione e della volontà di Andrea di fare un accordo congiunto in tribunale.

"Marco mio, è venuto Andrea oggi con Silvia... ma lo sai? Sono venuti in casa e... stanno insieme!"

"Però... non ha perso tempo quella Silvia a prenderselo; si vede che si sono trovati. Che effetto ti ha fatto Ili? Penso che tu sia contenta, almeno è venuto in casa, mi pare un buon risultato rispetto alla freddezza delle altre volte."

"Marco mio, io... sai, amo solo te, non mi fa effetto vederlo con un'altra donna; era un amico prima, è un amico ora, anche se ho fatto un figlio con lui; mi fa solo paura che potrebbe intromettersi troppo: già mi criticava perché a settembre me lo porto in sartoria, ma io non faccio nulla di male, vero? Però è sembrato anche più gentile delle altre volte, ha preso Emanuele in braccio, mi ha parlato, ha detto anche che mi risponderà di nuovo al telefono, non è male, vero?"

"Ili, da quel che mi dici sembra proprio un altro uomo; o questa Silvia l'ha messo in riga o... più probabilmente il padre gli avrà fatto un discorso dopo l'ultima volta in villa."

"Però... però Marco mio c'è un'altra cosa."

"Ah sì? Dimmi Ili."

"Mi ha dato un foglio da firmare, non subito, a settembre, quando si torna dalle vacanze, dice che ci tutela entrambi come genitori... un foglio per il tribunale, me l'ha spiegato, l'abbiamo letto insieme, io l'ho letto da sola, ma...è difficile per me, è scritto in italiano complicato, io non ne capisco, comunque sembra che voglia prendersi Emanuele da quando viene svezzato un fine settimana sì e uno no e qualche volta di pomeriggio... te lo faccio poi vedere. Vieni domani a pranzo così ne parliamo?"

Marco ebbe un brivido a sentire Ilaria parlare di un "foglio da firmare". Fino ad allora gli unici fogli che aveva firmato erano stati solo gli scritti dei suoi esami e la firma nel contratto con la Zensoft. Il resto, come ad Ilaria, gli faceva paura.

"Ili... oggi tu non hai firmato nulla vero?"

"No, Marco mio, no. Mi ha detto di farlo anche vedere a te."

"Va bene Ili, io non ne capisco neppure, magari lo farò vedere a Luigi anche se forse dovremo alla fine prenderci un avvocato noi, ho paura che il papà di Andrea abbia scritto qualcosa troppo a suo vantaggio... ma va bene, non voglio preoccuparmi adesso, me lo farai vedere domani."

"Io... Marco mio, grazie... non sei arrabbiato, vero, con me?"

"E perché dovrei Ili?"

"Perché ti do sempre pensieri! E' da sei anni che ti complico la vita: prima perché ti chiedo di portarmi su a Genova, poi perché ti amo e ti faccio aspettare cinque anni, poi perché interrompo l'attesa perché scopro che c'è Anna e voglio che tu vada con lei, poi perché sono incinta e ti faccio cercare casa per me e te la faccio mettere a posto, poi perché Andrea non viene più e ti faccio venire a farmi compagnia, ora perché viene ma mi dà un foglio da firmare e ti chiedo consiglio... non ti faccio fare la tua vita tranquillo con Anna Marco mio, sono proprio una frana, scusami."

"Ili sta serena, hai un figlio da guardare piccolo, pensa a far la mamma serena, è la tua promessa; dimentichi che io ho Anna grazie a te? Io non dimenticherò mai ciò che hai fatto per darmi Anna, lo sai Ili?"

"Davvero Marco mio? Non lo dimentichi?"

"No, Ili, come potrei? Ti sei sacrificata per darmi l'amore che ho; è la cosa più forte che hai fatto e che forse solo io riesco a capire. Io... io ieri ho chiesto ad Anna di sposarmi appena si laurea, e... mentre glielo chiedevo io sapevo che ero arrivato a quel punto grazie a te, e grazie anche al fatto che... ti amassi ancora."

Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora