Capitolo 37 (1°). Tre madri

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Qualche giorno più avanti, nel primo pomeriggio, mentre Marco era in casa a far qualcosa per il lavoro (si era portato dei manuali di programmazione da studiare, ormai la sua futura assunzione era certa, ma voleva comunque tenersi sempre aggiornato), Maria ed Ilaria stavano all'ombra del pero di fronte casa a sbucciare fagioli; Maria li avrebbe poi seccati come scorta, in parte consumati e in parte poi venduti o barattati. Emanuele era lì accanto a loro, adagiato su una copertina, vestito solo del pannolino e di una canottiera; l'aria di campagna, fresca e non afosa come in città, gli faceva fare dei riposini pomeridiani di almeno tre ore. Ilaria, mentre sbucciava, voleva parlare con la mamma dei cambiamenti fatti in casa:

"E così mamma avete venduto gli animali per star più vicino al vostro uomo?"

"In parte, veramente lui è già da un anno che mi ha detto di vendere tutto e di andare a Napoli ma non voglio, sua moglie comincia a stare male, ma non voglio che lui l'abbandoni, è sua moglie e se la deve guardare; questa è la mia casa e voglio stare qui: è ciò che ho fatto sempre nella vita, non voglio cambiare, non voglio far la mantenuta e non voglio neppure più uomini in casa fissi, neppure lui, sto bene sola; fin quando riesco a lavorare sto qui e poi ho quella piccola pensione di Antonio, se un domani sarò troppo vecchia magari salirò a Genova da te, ma per ora... voglio stare al mio paese. Ecco, questo è il mio mondo, io spero che un giorno qualcuno possa riprendere questa casa, questi terreni, magari tu quando hai il figlio grande puoi scendere di nuovo qui o tuo figlio o un figlio di Marco. Marco non è figlio mio ma se lui o un suo figlio volesse ritornare a Colliano io gliela darei, è come figlio mio. Non hai nulla in contrario, vero?"

"No, certo, mamma, non ho nulla in contrario; Marco mio è mio fratello."

"Anche se lo ami ancora."

"Sì, mamma, perché me lo chiedete? Certo che lo amo."

"E dimmi: perché ora è ritornato anche lui ad amarti? Lo vedo sai. Non va più bene con Anna?"

"Ma no, mamma, anzi, sono sempre più uniti. Solo che ha capito di amarmi sempre, quando Andrea era freddo con me ha capito che c'era ancora l'amore che ci univa. E' come dicevate un tempo: è il nostro secondo amore, più forte e più profondo del primo, perché viene dopo il dolore."

"Oh, Ilì. Prego Dio che tu abbia ragione, ma secondo me il vostro vero dolore dovrà ancora venire, ciò che avete passato finora è poca roba. Io il mio uomo lo amo da 30 anni e, credimi, di momenti brutti ne ho passati. Io, finché mi restano le forze vado avanti, Ilì, poi vedremo. Il mio uomo è come il tuo Marco, è sposato e lo amo da distante. E' a Napoli, ma lo amo da qui."

Ilaria sentì che però la mamma la stava equiparando a lei e non volle, perché ella si sentiva diversa.

"Ma voi... mamma, lo amate anche fisicamente quando viene a trovarvi o voi andate a Napoli; io no, mamma, io l'ho lasciato ad Anna, amo Marco in modo puro. Voi lo inducete nel peccato, gli fate tradire la moglie da tanto, tanto tempo! Io sono diversa da voi."

Maria la guardò come si guarda una bambina all'asilo che dice di non aver fatto nulla, perché ha iniziato l'altra.

"Ilì, sta' a sentire mamma: tu continui a credere che non vuoi Marco ma non è vero ed io che ti ho fatta so cosa hai nel cuore. Guarda che ti vedo quando è vicino a te: non esiste amore senza voglia, può esistere una voglia senza amore, ma prima o poi tu Marco glielo prenderai ad Anna e mi dirai: 'Mamma, avevate ragione'. La sola cosa che ci differenzia è che tu ti sai più contenere, sei più religiosa e hai avuto scrupolo; questo ti fa onore, ma non sarà per sempre, figlia mia. L'unico modo per non volere più Marco è quello di non amarlo ma so che per te è impossibile, come per me; come ti ho detto il nostro cuore una volta che ha scelto, ha scelto per sempre. Dovresti solo andare in un'altra città, emigrare, oppure tornartene qui a Colliano e sposarti uno di qua ma so che non ce la faresti e neanch'io te lo consiglierei, ormai la tua vita è su, qui cosa fai? Lavori la terra e non si guadagna più come un tempo, meglio che fai la sarta per un po'. Tu lo desideri Marco, non solo lo ami, figlia mia. Non mentire a mamma, non mentire più a te stessa, la Madonna c'è ma noi non siamo lei, siamo fatte di carne, non solo spirito, cerca di capirmi."

Dolore e perdono (Parti I - VI) [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora