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Pov's Anna
Mia madre e Joc ci avvertono che non saranno a casa e che torneranno dopo cena. Io annuisco solamente, mentre benjamin è intento a digitare velocemente sul suo cellulare.

"Vado a fare la spesa per stasera, tu resti qui?" Chiedo a Ben.
Annuisce.
Los Angeles non la ricordavo così bella, ricordo perfettamente quelle altalene dove da piccola mi ci portavano sempre i miei genitori, ricordo il parco dove giocavamo io e benjamin, è tutto com'era prima, i bambini sono ancora lì che giocano e mentre li guardo non faccio altro che sorridere. Ho avuto un'infanzia perfetta, genitori che adoravo più di ogni altra cosa, amici con cui passare tutte le mie giornate, fino ai miei 16 anni, quando mi è caduto il mondo addosso e una parte di me si è spenta per sempre.

"Stai attenta a dove metti i piedi maledizione!" Sento imprecare improvvisamente.
Mi giro e trovo un ragazzo biondo tinto, occhi azzurri e che mi guarda in cagnesco.

"Oh ma la gentilezza qui non esiste? Scusami tanto eh" dico ironicamente serrando gli occhi.

"Hai fatto quasi cadere il mio cellulare, dovrei essere anche gentile?"

"Ma tutti io li vado a trovare ragazzi come te? Che deficiente." cammino a passo svelto allontanandomi.

"Bambolina non sei di qui vero?" Chiede ridendo.

"Ti importa? Credo proprio di no." Mi giro facendogli il terzo dito.

"Allora non sai nemmeno chi sono, e fidati è meglio per te." Si allontana anche lui.

Ma chi si crede di essere? È davvero convinto che dopo questa affermazione io possa avere un minimo di paura? Ahahah ma anche no.
Io non sono tutta questa simpatia, lo ammetto, ma lui è un caso a parte proprio, una cosa fuori mondo.
Mi dirigo al supermercato, qui potrò comprare le cose per la cena di stasera.
Dopo svariati minuti di fila per la cassa sono di nuovo fuori, e trovo di nuovo il ragazzo di prima, ma questa volta è con degli amici. Nessuno di loro ha la faccia da bravo ragazzo, anzi, tutt'altro. Sono tutti pieni di tatuaggi come lui, e mentre li guardo vedo che si girano anche loro verso di me. Li ignoro come sempre e torno a casa dove c'è Benjamin ad aspettarmi.

"pensavo ti avessero rapita" ironizza.

"Sono stata al supermercato e per strada ho incontrato un ragazzo a dir poco maleducato" sbuffo rumorosamente.

Ride compiaciuto. "beh ce ne sono di ragazzi così, devi abituarti"

Pensando al biondino maleducato, mi sono anche dimenticata di preparare la valigia per domani, per il college. Che sbadata che sono, mi dimentico sempre tutto.
Corro di sopra, e inizio a rovistare tra gli armadi, cerco di fare tutto il più in fretta possibile cercando di non dimenticare niente.

"Anna!" Sento urlare dal piano di sotto. "Ho cucinato io!" Esclama orgoglioso.

Mi scappa una risatina.
"La cucina è apposto?" Urlo scendendo le scale.

"Fai poco la spiritosa piccola cucino meglio di te."

"Lo vedremo." Dico afferrando un pezzo dal piatto e mangiando.

"È davvero buono!" Esclamo mentre lui sorride soddisfatto.

Passiamo la serata così, ridere e scherzare, già mi sento a mio agio con lui nonostante non lo vedessi da tanti anni. Mi ricordo che da piccola addirittura avevo una cotta per Ben, lo vedevo come un principe azzurro ahaha

"Devo rientrare al college adesso, fatti trovare pronta domani mattina conoscerai anche il mio migliore amico." Mi abbraccia lasciandomi dolci baci sulla tempia come faceva da piccolo.

"Va bene, ci sono anche femmine nella stanza vero?" Chiedo col broncio.

"Ovviamente si! C'è la mia amica Angel, saremo 4 di noi, vedrai ti piaceranno entrambi." Continua ad accarezzarmi dolcemente.

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora