Federico's pov
Ispiro il fumo della sigaretta tra le labbra cercando invano un modo per calmare i nervi.
"Quante sigarette hai fumato negli ultimi dieci minuti?" Chiede Aaron, con la sua solita voce autoritaria.
Dovrebbe ringraziarmi per il fatto che siano soltanto sigarette e che non stia fumando altro.
"Non sono un bambino, non ho bisogno del padre che mi rimproveri." Sbotto, infastidito.
"Purtroppo il tuo comportamento è paragonabile a quello di un bambino di tre anni." Con un gesto rapido afferra la sigaretta tra le mie labbra e la getta a terra pestandola subito dopo con il piede. "Vuoi diventare come Trevor?"
Essere un drogato come Trevor? Ma anche no, grazie.
"Non paragonarmi a Trevor." Lo guardo in cagnesco nonostante lui non sia un tipo a cui poter facilmente incutere timore.
"Questa è l'impressione che sto avendo di te in questi giorni." Sospira. "Cosa ti sta succedendo? Eri l'unica persona ragionevole del gruppo, grazie al tuo aiuto e ai tuoi consigli ho smesso con l'erba e con tutta quella merda, ora non pensare di certo che ti lasci commettere il mio errore di una volta."
"Non ho intenzione di diventare un tossicodipendente." Dalla mia bocca fuoriesce una strana risatina amara.
"Lo spero davvero per te." Mi osserva con disappunto. "Ora abbiamo un compito da svolgere." Sorride.
Rifletto sulle sue parole e quasi dimenticavo di dover andare in quel fottuto ospedale.
***"E se è ancora in coma?" Chiedo, svoltando sulla traversa a destra che ci conduce all'ospedale.
"Si è svegliato poche ore fa e la polizia domani vorrà sapere di più su cosa è accaduto, abbiamo poco tempo." Aaron continua a digitare sul suo cellulare, da quando si è fidanzato non lo riconosco più, sta sempre lì a messaggiare con la ragazza e sta diventando improvvisamente dolce, ragionevole e cazzate simili.
Ciò che non ero io con Anna, ovviamente. Non ero, non sono e non sarò mai così.
"Che c'è? Stai parlando con la tua dolce metà?" Chiedo sarcastico.
Lui solleva lo sguardo dal display e mi osserva aggrottando la fronte.
"Coglione smettila, ti ricordo che fino a qualche settimana fa eri tu quello accecato dall'amore." Ribatte."Io? Ma mi conosci bene?" Scoppio a ridere cercando di nascondere la mia agitazione in questo momento, soprattutto dopo il litigio di oggi non voglio più saperne nulla di Anna.
"Ma dai, ti eri perfino fidanzato seriamente." Scuote la testa pensieroso. "In realtà non so neanche il motivo di questa rottura, mi spieghi?"
"Dopo quello che è successo con.." cerco di ricordare il nome del ragazzo, in realtà ho picchiato un ragazzo di cui non sapevo neanche l'esistenza. "Teodor. Dopo quello che è successo con Teodor non me la sentivo di ritornare all'appartamento quindi sono stato da Yuri due giorni e mi sono reso conto che era una cazzata il fidanzamento." Spiego.
"Oppure hai pensato di nuovo alla cazzata di non dover coinvolgere Anna nei tuoi problemi?"
Mi conosce troppo bene, cazzo.
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You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfiction{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...