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Anna's pov

Raggiungo il bagno finalmente, non ne potevo più di stare tra quella gente.
Trevor è abbastanza simpatico, solo che ha una cicatrice sul sopracciglio e mette ansia guardarlo, non chiedetemi perché.
Mentre sto lavando le mani, sento la porta del bagno aprirsi. Mi giro, e appare la figura del biondo di fronte a me.

"Hai sbagliato bagno, è per le donne questo." Preciso.

Ovviamente so che è entrato di sua volontà e che non ha sbagliato involontariamente.

"Sai nel bagno degli uomini quante ragazze ci sono?" Entra chiudendosi la porta alle spalle.

"No non lo so."

"Potrei anche portarti nell'altro bagno solo per farti contare il numero di ragazze, però sai...non fanno cose molto caste, potresti rimanere scioccata." Ridacchia appoggiandosi al muro.

"Non entrerò nel bagno dei maschi." Rispondo. "Ma adesso cosa vuoi?" Chiedo notando il suo sorrisetto sulle labbra.

"Volevo capire a che gioco stai giocando." Si avvicina lentamente.

"Che intendi?" Chiedo indietreggiando.

"Prima non vuoi bere, poi parlo io e decidi improvvisamente di bere, e per di più ordini un altro bicchiere." Spiega scrutandomi attentamente le labbra. "Lo fai apposta?" Chiede bloccandomi al muro.

"Assolutamente no." Lo spingo ma non si muove di un millimetro. "E dai, perché dobbiamo trovarci sempre in questa situazione? Non fa bene a nessuno, vai via." Continuo a lagnarmi, sperando che se ne vada.

"Quale situazione? Tu bloccata al muro?" Ride. "A me piace." Ghigna.

Anche a me piace a dire la verità. No anzi, non è vero.

"Federico ma che sei venuto a fare? Eri con quella tipa, perché sei venuto qui?" Cerco di sbarazzarmi di lui in tutti i modi, non posso ritrovarmi sempre bloccata tra lui e il muro.

"Era scocciante." Fa una smorfia di disgusto e ritorna a guardare le mie labbra.

"Oh beh..se vuoi davvero parlare delle persone scoccianti..."

"Oh bimba, attenta a ciò che dici." Mi avverte prima che io possa continuare la frase.

Deglutisco, sentire quel "bimba" mi fa uno strano effetto, anche se ormai dovrei esserne abituata.
La porta si spalanca rivelando una figura femminile, la ragazza che prima era sulle gambe di Federico.

"Ah ecco perché te ne sei andato!" Urla.
Lui sbuffa e si allontana da me, liberandomi dalla sua presa.

"Senti non rompere i coglioni" sbraita lui.
Federico si avvicina all'uscita del bagno e si gira verso di me facendomi segno di seguirlo, ma io rimango comunque ferma nella mia posizione.
"Vieni?" Mi domanda.

Guardo la ragazza, che intanto mi scruta dalla testa ai piedi, passo davanti a lei con fare provocatorio e seguo Federico.

"Sei crudele." Ridacchia Fe, appena usciamo dalla porta.

"È antipatica, frequenti gente squallida." Faccio una smorfia di disgusto.

"Frequento? Scherzi? Ci usiamo a vicenda per altri scopi." Sul suo volto compare un ghigno.

"Anche tu sei squallido."

Lo sento ridere mentre ci avviciniamo al nostro tavolo. Mi giro verso Angel che intanto mi guarda con un sorriso malizioso sul volto, chissà cosa sta pensando in questo momento, ma subito dopo scaccio via questi pensieri preferendo non pensare alla sua mente volgare.
Federico si risiede, che sollievo vederlo senza nessuna ragazza appiccicata su di lui.
Inizia a parlare con Aaron ma non riesco a sentirlo per la musica che sovrasta le loro voci, ma riesco a notare le sue occhiate rivolte verso di me.

Angolo autrice**

Okay, so che avevo detto che avrei pubblicato soltanto un capitolo al giorno, ma inizio da domani lel.
Però vorrei togliermi tutti questi capitoli salvati nelle bozze al più presto🤦‍♀️

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora