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Anna's pov

Mi sveglio sentendo il suono della sveglia del biondino al mio fianco e batto più volte le palpebre prima di aprire gli occhi completamente.
La sveglia continua a suonare, nella mia testa prego Federico di staccarla immediatamente, fino a quando sento il materasso sotto di me abbassarsi e un lungo sospiro che risuona nella stanza.

"Fanculo." Lo sento imprecare dopo aver spento quella maledetta cosa sul comodino, detta anche "sveglia".

Chiudo di nuovo gli occhi, di alzarmi proprio non ho voglia.

"Anna." Mi sento scuotere, ma non mi muovo di un millimetro.

Lo sento sbuffare e alzarsi dal letto, chiude la tenda bloccando i raggi del sole che mi arrivavano dritti in viso e dopo un po' sento i suoi passi sempre più vicini.

"Bimba" mi accarezza i capelli.
Ha la voce ancora assonnata.

Apro lentamente gli occhi, ritrovandomelo in piedi di fronte a me. È senza maglia e indossa soltanto dei pantaloncini, come sempre.

"Finalmente." Bisbiglia sorridendo.

Mi tiro su con la schiena e mi stropiccio gli occhi, restando ferma in quella posizione per svegliarmi del tutto.

"Dormito bene?" Continua lui, mentre spalanca le porte del suo armadio.
Tira fuori una maglia nera e dei jeans strappati.

"Si, tu?" Rispondo.

Stavo bene fino a pochi minuti fa, quando ero ancora nel mondo dei sogni.

"Ovviamente si." Mi guarda intensamente con un sorriso stampato sulle labbra.
Si avvicina nuovamente a me, con i vestiti tra le mani.
"Vado a vestirmi, abbiamo le lezioni." Mi informa prima di scomparire dietro la porta.

Decido anche io di alzarmi dal letto a malavoglia, dirigendomi verso la cucina.

"Buongiorno" saluto Angel e Benjamin.

Benjamin è il più mattiniero di tutti, ogni mattina lo ritrovo sempre con la sua tazza tra le mani che mangia i suoi cereali, non capisco dove trova questa forza di alzarsi dal letto così facilmente.

Angel e Benjamin sono sempre più distaccati, ora non parlano neanche più.

"Angel sei già pronta per andare?" Chiedo, osservandola mentre digita sul suo cellulare.

Annuisce semplicemente e mi avvio verso il bagno, sono l'unica ancora con il pigiama.
****

"Anna, continuiamo la stessa storia di sempre?" Sento la voce di Federico che mi richiama dall'altra stanza.

"Ho quasi fatto, giuro!"

Prendo le ultime cose dalla mia stanza ed esco sotto lo sguardo scocciato di tutti i miei coinquilini.

"Ennesimo ritardo per colpa tua." Mi rimprovera Ben.

Faccio spallucce e andiamo per la prima volta insieme ad una lezione.
Comunque i soliti che fanno sempre tardi sono proprio lui e Federico, non dovrebbero neanche lamentarsi.
***

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora