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Federico's pov

Anna è andata a fare la spesa con Angel, entrambe hanno deciso di saltare la lezione dandomi la colpa per aver fatto tardi.
Ieri, credo di aver capito tante cose. Aaron mi ha fatto capire che ho solo una cotta per Anna, che passerà subito, ma la gang fa parte da sempre della mia vita. È da quattro anni che io vivo attorno alla gang.
Davvero mi sono messo contro un mio amico per quella ragazzina inutile?
Ho una cotta per Anna, ma ho sbagliato a mettere lei davanti a tutto, al centro dei miei pensieri.
Trevor, lo conosco da una vita, e l'ho picchiato per lei.
Non ho neanche la certezza che resterà per sempre, perché la gang resterà, ma Anna no.

"Fra, la finisci di picchiettare le dita sul tavolo? Fai venire l'ansia." La voce di Benjamin mi fa ritornare alla realtà.
È in piedi, sta cercando in tutti i cassetti della cucina qualcosa da mangiare.
"Devono sbrigarsi quelle due a tornare, ho fame, chissà se avranno comprato qualcosa di buono." Continua lui.
Mi torna in mente quello che è successo ieri notte.

"Hai intenzione di dirgli quella cosa ad Angel?" Chiedo, mentre lo osservo da seduto.

"Quale cos-" si blocca subito. "Ah, emh si-" lascia in sospeso la frase per qualche secondo. "Appena torna le dirò tutto, appena troverò il coraggio." Bisbiglia, abbassando lo sguardo.

"Hai fatto una grande cazzata, amico." Scuoto la testa, ripensando a ieri notte.

"Federico" si gira a guardarmi. "Ero nervoso, con lei, con Anna, con tutti." Spiega, portandosi due dita alla tempia, appoggiando la testa su di esse.

"Credi sia una scusa accettabile?" Ridacchio. "Fai come me, una botta e via." Sogghigno.

"Stai zitto, si vede da chilometri che ti piace Anna" ribatte, prendendomi alla sprovvista.
Non mi aspettavo che dicesse una cosa del genere.

"Ho una cotta per lei, che passerà presto." Affermo, non sono mai stato più sincero di così.

"Perché l'hai trattata di merda stamattina?" Si appoggia al tavolo, guardandomi.

"Perché è meglio per entrambi, sono andato contro la gang per Anna, una ragazzina a cui non frega un cazzo di me." Sbuffo rumorosamente.

"Chi te lo dice?" Sospira. "Fra, non pensare tutto al negativo. Pensa che è davvero la persona giusta per te." Appoggia la mano sulla mia spalla, per darmi conforto.

"Potrebbe mai essere lei la persona giusta?" Rido. "Una persona che mi mente su tutto?" Aggiungo, pensando a quanti difetti di Anna potrei dire.

"Pensa a quante cose belle ci sono in lei." dice guardando un punto davanti a se. Seguo il suo sguardo, e i miei occhi si soffermano su una fotografia sul mobiletto della cucina, è Anna con un uomo, suo padre.

"Come ci è finita quella foto lì?" Chiedo, mentre mi alzo per osservarla meglio. Mi avvicino e la prendo in mano, scrutandola attentamente.
Aveva i capelli riccissimi, con i suoi immensi occhi azzurri.

"L'ha trovata Angel nell'armadio e l'ha voluta mettere lì, perché le piaceva un sacco." Si avvicina anche Ben, mentre osserviamo entrambi la fotografia, con attorno una cornice in vetro.
"Sai, da piccola il sogno di Anna è sempre stato quello di fare la modella, di disegnare vestiti e creare una collezione tutta sua.-" inizia a spiegare Ben. "Suo padre le diceva che avrebbe fatto sicuramente successo come modella, e che già la immaginava sfilare in passerella." Ridacchia, ripensando a quel ricordo. "Anna era entusiasta, mi ricordo ancora quando d'improvviso la ritrovavo a sfilare con i tacchi di sua mamma per tutto il corridoio." Si gira per un secondo verso di me, sorridendo dolcemente.

Io lo guardo con occhi incantati, sono meravigliato del modo in cui sta raccontando un ricordo di Anna, lo leggo dai suoi occhi quanto vuole bene a quella ragazza. È tanto affezionato ad Anna, e non ha paura di dimostrarlo.

Angolo autrice**
Non uccidetemi, sono scomparsa per 3 giorni ahahah
So che questo capitolo non è chissà cosa, ma mi farò perdonare con i prossimi, promesso

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora