Anna's pov
"Anna" mi richiama Nate. "Hai capito quello che ho detto?"
"No non stavo seguendo, scusami."
Ero troppo distratta dal guardare Federico, è seduto nel tavolo della mensa più avanti al nostro, ed è con due ragazze.
Non so perché ma guardare lui che sorride allegramente con due ragazze non è affatto piacevole per me."Ti ho chiesto se oggi posso portarti a cena, ma se non vuoi-"
Lo interrompo subito. "No, ero solo distratta, certo che voglio." Gli sorrido.
Lui ricambia il sorriso.
Mi giro di nuovo verso il tavolo di Federico, e appena anche lui si gira a guardarmi, rivolgo lo sguardo da un'altra parte."Vengo io da te verso le otto." Mi informa.
"Oh okay." Dico incominciando a mangiare, seguita poi da lui.
Non riesco a distogliere lo sguardo da quel maledetto tavolo davanti a me. Perché sono così fissata?"Ciao piccioncini." Angel appare davanti a me insieme a Benjamin, e si siedono entrambi al nostro tavolo.
"Ciao belli." Rispondo.
"Chi sono le due ragazze con Federico?" Chiede Benjamin.
"Boh, non mi interessa" borbotto.
"Uh sei gelosa?" Chiede Angel.
"Io? Ma stai scherzando?" Scoppio a ridere.
No ma è seria?
Io gelosa? No.
Come potrei essere gelosa di una persona che vorrebbe solo usarmi? Lo so, prima ho detto tante cose belle su di lui, lo so. Cavolo, che confusione nella mia testa.
Dopo un po' Federico si alza dal tavolo e si avvicina a noi, lasciando sole le ragazze."Ciao" si siede al nostro tavolo.
Tutti ricambiano il saluto ed io no, infatti mi guarda confuso."Chi erano quelle ragazze?" Chiede Benjamin.
"Non ricordo i nomi" ridacchia Federico.
Come si fa a non ricordarsi neanche i nomi? Io basita, sul serio.
"Ma sei serio?!" Dico infastidita.
Tutti si girano a guardarmi, compreso Nate che è il più sorpreso. Forse era meglio se stavo zitta.
"Cosa?" Chiede Fede con aria interrogativa.
"Niente, lascia perdere."
Tiro un gran sospiro, devo calmarmi assolutamente, non sono fatti che mi riguardano, se a lui piace fare questo gioco con le ragazze non dovrebbe essere un problema mio.
****Sono appena tornata a casa, per oggi le lezioni sono finite, per fortuna.
Vado in camera, ho deciso che chiamerò mia mamma, non la sento da tempo."Pronto?" Risponde.
"mamma!" Sorrido, anche se lei non può vedermi.
"Piccola, come stai?" Mi chiede.
"Bene mamma, tu?"
"Abbastanza bene, mi manca la mia piccolina."
"Anche tu manchi, mamma."Sento il rumore della porta d'ingresso, sicuramente sarà entrato qualcuno, e con "quel qualcuno" intendo Federico.
"Ciao mamma, ci sentiamo in questi giorni, adesso devo proprio andare."
"Ciao tesoro"Stacco la chiamata, e mi precipito in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Federico esce dalla sua stanza appena sente il rumore dei miei passi e si avvicina pericolosamente al mio viso."Bimba, perché ti sei tanto infastidita oggi? E per di più, stamattina mi hai chiuso la porta in faccia." Dice a pochi centimetri dal mio viso e pian piano mi fa indietreggiare.
"Stavo solamente scherzando, tranquillo." Mento, mi ha dato tanto fastidio il modo in cui ha mancato di rispetto le ragazze.
"Non sai mentire, bimba." Ride. "Dal tuo sguardo capisco tutto."
"E cosa capisci precisamente?" Chiedo ridendo.
Si avvicina al mio orecchio, con il suo solito ghigno.
"Percepisco l'effetto che ti faccio appena ti tocco." Sussurra iniziando a torturare il mio collo, con dei baci desiderosi.
Deglutisco lentamente, devo cercare di non dargliela vinta ma è difficile per me essere impassibile ai suoi baci.
Sono bloccata, non riesco a reagire, averlo a pochi centimetri di distanza mi fa irrigidire, non riesco a muovermi."Ammettilo, il tuo corpo reagisce ai miei baci, lo so che mi desideri."
Finalmente, riesco a staccarmi dalla sua presa, riesco a capire ancora una volta che tutto questo è per lui un fottutissimo gioco."Non sono come le altre, non ci casco ai tuoi giochi." Mi allontano, ed entro nella mia stanza sbattendogli la porta in faccia.
Sento i suoi passi che si avvicinano alla porta."Non si direbbe dal segno che ti ho lasciato sul collo." Mi dice dall'altra parte della porta, e posso sentire da qui la sua risata orgogliosa.
Corro subito davanti allo specchio, e mi accorgo che mi ha lasciato un'enorme segno violaceo sotto la mandibola.Angolo autrice*
Buongiorno! Vi ringrazio per le duemila visualizzazioni in così poco tempo!❣️
Da qui in poi la storia sarà molto più coinvolgente, aspettatevi qualsiasi cosa ahahah
STAI LEGGENDO
You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfic{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...