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Anna's pov

Io ed Angel siamo appena tornate dalle lezioni, dovrò trovare il tempo per raccontarle cosa è successo l'altro giorno. Deve saperlo da me prima che lo sappia qualcun altro.

"Domani c'è una festa e noi ci andremo ovviamente, mio Dio sono troppo felice." Esclama Angel, mentre cerca nel suo armadio già i vestiti per la festa.

"Angel devo parlarti.." abbasso lo sguardo.

"Si un attimo" dice socchiudendo l'armadio per poi venirsi a sedere sul letto accanto a me.

"Dimmi" sorride dolcemente.

"Beh..okay già so che mi odierai...ma devo dirtelo." Dico mentre giocherello con le ciocche dei miei capelli.

"Oi tranquilla, dimmi." Mormora prendendomi la mano.

"Ecco, ieri ho respinto Nate, gli ho detto che lo vedo soltanto come un amico e sono tornata all'appartamento. Poi Federico era ubriaco, e.." prendo un attimo di pausa. "E ci siamo baciati." Concludo, coprendomi il viso con le mani per l'imbarazzo.

Lei mi guarda incredula, e per un attimo mi guarda come per chiedermi se fosse uno scherzo, ma appena capisce che è la verità la sua faccia assume un'espressione meravigliata.

"Oddio Anna, ti avevo avvertita!" Strilla.

"Angel lo so, sono una stupida." Dico con un filo di voce.

Ha ragione, lei mi aveva avvertita già dal primo giorno ma non le ho dato ascolto, ho fatto quello che sentivo di fare senza pensare alla realtà, cioè che Federico e io non potremmo stare insieme né adesso né mai.

"Anna! Angel! Andate voi a fare la spesa?" Urla Benjamin dall'altra stanza.
Io ed Angel ci guardiamo, e sicuramente abbiamo pensato la stessa cosa.

"Benjamin scordatelo! Andate tu e l'altro stupido!" Urlo di rimando.

"Oh vedi che ti sento eh." Sento la voce di Federico e subito dopo il rumore di un pugno scagliato contro la porta.

"Federico prendi a pugni la tua porta, non la nostra"  Aggiunge Angel, mentre ridacchia.

"La mia porta l'ho rotta troppe volte" Risponde lui.
Stiamo parlando da una stanza all'altra, urlando come dei camionisti, tutto molto normale no?

All'improvviso un Benjamin seccato entra nella nostra stanza spalancando la porta.

"La spesa questa settimana l'ho fatta io!" Sbraita.

"Andiamo sempre io e Angel, quindi non rompete, o vai tu o va Federico, o magari andate insieme." Replico, sono stufa delle loro lamentele. Ogni settimana è sempre la stessa storia, non sanno gestire i loro turni e alla fine andiamo sempre io e Angel.

"Io non vado da nessuna parte." Entra Federico nella stanza, mentre assottiglia gli occhi su di me.
Qui in quest'appartamento oramai bussare non serve più, tutti entrano quando vogliono, basita.

"Anche tu abiti qui, quindi ci vai anche tu." Sbuffo per la sua continua sfacciataggine.

Angel passa lo sguardo tra me e Federico, ho paura possa dire qualcosa di sbagliato.

"Scusate ma...perché fate finta che non sia successo nulla?" Chiede Angel ridendo.

"Cosa?" Domanda Federico, non capendo di cosa stia parlando.

Mi viene un colpo di tosse improvviso, e quasi soffoco. Ma che ha in mente?

"No nel senso...ieri voi due..." dice riflettendo sulle sue stesse parole.

"Angel.." tossisco ancora.

"Spiegami, no perché non sto capendo." Ride Federico, se solo sapessi...c'è poco da ridere in questa situazione.
Ho dimenticato di dire ad Angel che Federico non ricorda nulla, mi metterà nei guai adesso, me lo sento.

"Angel" la richiamo sottovoce. "Stai zitta per favore" bisbiglio al suo orecchio.

Ma ormai è troppo tardi, Federico mi guarda come se volesse spiegazioni.
E ora cosa gli dico?

"Anna spiegami a cosa si riferisce, subito." Ringhia, e incrocia le braccia al petto.

"Vorrei saperlo anche io però." Si intromette Benjamin.
Ora ho tutti gli sguardi dei miei coinquilini puntati addosso, e non so cosa inventarmi.

"Nulla" dico la prima parola che mi passa per la testa.
Inizio a toccare e guardare i miei capelli, giocherellando con le ciocche, l'ansia mi sta divorando. Sono super nervosa, non so cosa dire né cosa fare.

"Guardati, sei diventata pallida in viso." Ridacchia Benjamin.

"Angel e Benjamin potete uscire un attimo? Dobbiamo fare due chiacchiere io e la ragazza qui presente."
Nonononono. Non possono andarsene e lasciarmi qui da sola con lui, no.
Angel dovrà prepararsi alla sua morte. Meglio se inizia già a scavarsi la tomba.
I due si alzano, mi lanciano un'altra occhiata veloce ed escono dalla stanza, così come chiesto da Federico.

"Sai che quando mi nascondi le cose divento furioso, vero?" Si avvicina sedendosi sul mio letto al mio fianco.

"Non ho nascosto nulla." Mento.

Angolo autrice***

Buongiorno!

Mi piace troppo lasciarvi con l'ansia davvero ahahaha
Volevo informarvi che fra un po' incomincia la scuola quindi non pubblicherò così tante volte come adesso, mi sto impegnando a scrivere tanti capitoli ora per non doverlo fare durante la scuola, ma non credo ci riuscirò a scrivere tutta la storia in questi 10 giorni ahahah

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora