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Anna's pov

Riguardo le foto scattate ieri, come primo set fotografico è andato benissimo, ne sono soddisfatta. All'inizio c'era tensione nello studio, ma poi i miei muscoli si sono rilassati e mi sono sciolta nei movimenti, è stato davvero fantastico.
Justin mi ha accompagnata a casa, ha insistito cosi tanto e non ho potuto rifiutare.
Mi ha fatto i complimenti per la mia bravura nonostante sia soltanto il primo set fotografico, ce ne saranno altri e non vedo l'ora. Justin mi ha accennato che gireremo vari paesi, intraprenderemo questo viaggio insieme e il guadagno economico aumenterà sempre di più con l'andare del tempo.

Il rumore di una porta che sbatte mi fa distogliere lo sguardo dalla foto, alzo gli occhi e li punto sulla figura che mi si presenta davanti.

Schiudo la bocca e sgrano gli occhi, è davvero lui? Non mi sembra vero.
Stento a crederci che davanti ho Federico, non è il Federico che conosco, ha gli occhi iniettati di rabbia ed ora le sue iridi sono puntate su di me.
Rigira il suo sguardo e inizia a camminare verso la sua camera rinchiudendosi al suo interno.
Sono ancora immobile, lo sguardo puntato sulla porta appena chiusa e ripenso alla sua figura, aveva il braccio sinistro fasciato e la sua solita sigaretta tra le labbra. Devo ancora metabolizzare il tutto, non mi ero preparata al suo ritorno e non so neanche cosa dirgli.

"Anna!" Angel spalanca la porta della camera e si dirige a passi svelti verso di me. "L'hai visto?" Mormora.

"Avrei preferito non vederlo." Sussurro con voce dura.

"Cosa ti ha detto?" Aggrotta le sopracciglia, osservandomi incuriosita.

"Nulla, è entrato nella sua camera senza rivolgermi parola." Osservo costantemente la porta della sua stanza che ora è chiusa.

Qualcuno bussa ripetutamente alla porta d'ingresso e ciò mi fa distogliere lo sguardo dalla porta di Federico, guardo Angel inarcando un sopracciglio ed anch'essa mi guarda confusa.

"Chi può essere ora?" Angel avanza verso la porta e la spalanca rivelando la figura di una donna.
Noto da subito i suoi occhi azzurri, sono spettacolari. I capelli neri ricadono sulle sue spalle e il suo sorriso mostra dei denti perfettamente allineati.
"Ehm, ciao Morena" saluta Angel un po' confusa.

Mi sollevo dal divano e avanzo verso di loro.

"Ciao Morena!" Esclamo sorridendo.

"Ciao Anna, sono qui per farti vedere altri scatti di ieri, Justin non poteva venire e quindi eccomi qui!"

Le faccio segno di seguirmi e ci dirigiamo verso la cucina, Morena prende alcune fotografie e me le porge.

"Sei davvero bellissima e te la sei cavata benissimo ieri" le sue labbra si incurvano e solo ora posso notare le piccole rughe contornare il viso che dimostrano la sua mezza età.

"Grazie, è stato un po' difficile all'inizio però." Mi mordo l'interno guancia.

"Si ho notato che eri tesa, ma è solo questione di tempo, ti abituerai." Fa un sorriso confortante. "Anna, qualcosa non va?" Continua.

"Cosa?" Alzo lo sguardo puntando i miei occhi nei suoi. "No nulla, stavo pensando a quanto sia incredibile quello che mi è successo ieri." Mi mordo il labbro nervosamente, come mio solito.

"Va bene, fingerò di crederti."
Sento i suoi occhi bruciare sulla mia pelle, come se con un semplice sguardo volesse capirmi infondo.

"Morena, ti va una cioccolata calda?" Interviene Angel.

"Volentieri!" Distoglie lo sguardo da me, puntandolo sulla figura della bionda al mio fianco.

Federico cosa starà facendo nella sua stanza? Ho così tanta voglia di chiedergli cosa abbia fatto in questi giorni e allo stesso tempo ho voglia di urlargli contro tutto ciò che mi ha fatto passare in questi giorni. Possibile che non mi abbia pensata neanche un minimo? 

"Anna, vuoi chiedere a Federico se vuole anche lui la cioccolata calda?" Mormora Angel al mio orecchio.

La osservo con disappunto e mi dirigo verso la camera di Federico sotto lo sguardo confuso di Morena.

"Federico?" Sento dire da quest'ultima confusa.

Avanzo verso la camera e busso ripetutamente sulla superficie in legno, non ricevendo risposta.

"Federico!" Urlo.
Faccio un lungo sospiro per calmarmi e aspetto una risposta che non tarda ad arrivare.

"Cosa vuoi?" Sbotta acido.

"Mi apri?" Sento dei passi sempre più vicini e  d'improvviso la porta si spalanca, rivelando la sua figura con indosso soltanto un pantaloncino grigio.
Si porta una mano sul suo ciuffo biondo e si appoggia sullo stipite della porta accigliato.

"Ti serve qualcosa?" Chiede, a braccia conserte.

"Mi fai entrare o in questi due giorni ti sei fottuto il cervello tanto da diventare più coglione di prima?" Alzo il tono di voce, ma so che non potrei urlare avendo nell'altra stanza un ospite bensì anche una mia collega di lavoro.

Mi guarda minacciosamente prima di scoppiare in una fragorosa risata, avanza verso la sua scrivania appoggiandosi su di essa.

"Cosa ridi?" Lo seguo all'interno della sua stanza e gli punto un dito contro.

"Quante volte devo dirti che mi da fastidio quando mi puntano il dito contro?" Mi guarda in cagnesco e in tutto ciò non riesco a capire il suo comportamento, se solo si aprisse con me potrei aiutarlo. Non so cosa abbia fatto in questi due giorni e ho tanti pensieri che mi frullano per la testa, pensieri che cerco invano di scacciare dalla mia mente.

"Dimmi la verità, sei stato con altre ragazze, vero?" Faccio una risata nervosa e mi siedo sul suo letto a braccia conserte aspettando una sua risposta.

Ride di nuovo con menefreghismo.
"allora è questo ciò che ti turba? hai paura che io possa averti tradita?" Chiede, con uno strano sorrisino sul volto.

"Non solo questo.." abbasso lo sguardo. "So di cosa saresti capace, so dei tuoi attacchi di rabbia e non so cosa aspettarmi da te ogni volta, ti giuro-" la sua voce mi interrompe.

"Anna io sono questo, non potrò mai cambiare e lo sai" Serra la mascella bruciandomi gli occhi addosso. "Nonostante ci abbia provato.."

Mi alzo e arrivo a pochi centimetri dal suo viso.
"Cosa hai fatto questa volta? Perché hai massacrato di botte quel ragazzo? Parlamene cazzo, non riesco a capirti!" Urlo spazientita.

"No, vai via." Ordina, mentre si allontana da me.

"Fed-" inizio col dire ma il suo sguardo minaccioso mi fa trasalire.

"Va via." Ripete, più bruscamente.

Angolo autrice***

La situazione si fa più complicata, il ritorno di Federico😂😍
Contente che sia ritornato? Ci saranno troppi colpi di scenaaaa

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora