Federico's pov
"Frate ma allora hai deciso davvero di chiedere scusa a Trevor?" Mi chiede Aaron, guardando fuori dal finestrino della mia Audi.
Stiamo andando, per l'appunto, all'ospedale da Trevor."Si, quante volte devo ripeterlo?" Sbraito.
"È...strano." Inarca le sopracciglia.
Gli lancio una veloce occhiata interrogativa e ritorno a guardare la strada.
"Cioè...prima lo riempi di botte per la tua coinquilina mora e poi vai a chiedergli scusa. I tuoi comportamenti sono abbastanza incoerenti." Spiega.
"Dopo le tue parole ho capito che la gang deve essere la mia priorità, Anna la dimenticherò. Neanche lei si interessa a me, perché dovrei farlo io?" Faccio una risata nervosa.
Ci voleva anche il semaforo rosso adesso, cazzo.
Mi fermo al semaforo, e mi giro verso Aaron.
"Perché quella faccia?" Chiedo, notando il ghigno sul suo volto."Sei completamente innamorato. Cioè...Rossi che si innamora." Ridacchia.
"Si mi piace, lo ammetto. Ma non sono innamorato. È una semplice cotta." Sbuffo, voltandomi di nuovo verso la strada. Tamburello le mani sul volante, aspettando il semaforo verde per poter ripartire.
"Rossi innamorato.." ripete ancora Aaron, fantasticando.
Mi sta solamente dando sui nervi.
"Aaron, ma sei coglione!?" Sbotto. "Non.sono.innamorato." Dico calcando su tutta la frase.
"Va bene, però hai ammesso che sta iniziando a piacerti, mi devo segnare questa data assolutamente." Ironizza, non capendo la mia rabbia in questo momento.
Finalmente il semaforo diventa di nuovo verde, e premo con forza sull'acceleratore, per non dover sentire ancora per molto Aaron.
****Dopo aver chiesto il numero di stanza di Trevor ad una signora alla reception, mi incammino fermandomi ad ogni porta per trovare quella giusta. Dopo svariate porte, arriviamo alla 48, dove dovrebbe esserci lui.
I medici ci hanno detto di entrare un per volta, e faccio io il primo ingresso.Appena Trevor mi vede comparire dalla porta, il suo volto si impallidisce. Ha una flebo attaccata al braccio, e il viso è ancora distrutto.
"F-Federico voglio spieg-" inizia col dire, ma lo interrompo subito.
"No no, ascolta tu me." Mi siedo accanto a lui, e mi sfrego le gambe cercando le parole giuste.
"Ti chiedo scusa davvero, sono andato contro la gang, contro di te che eri mio amico da tanti anni, solo per una ragazza che mi ha fatto il lavaggio del cervello." Spiego, guardando quel viso rovinato che ho malmenato io in prima persona."Federico ascoltam-" si interrompe per fare un lungo respiro, ancora non si è ripreso del tutto e non riesce a tenere il fiato.
"Trevor, tranquillo, non parlare in questo stato. Mio Dio mi sento un mostro per averti fatto questo." Mi appoggio con i gomiti sul suo letto e mi copro il viso con le mani.
È pur sempre mio amico da tanti anni."F-Federico devo dirti una cosa, ti prego stammi a sentire." Dice.
Tossisce di nuovo subito dopo."No Trevor, stai messo male, non riesci neanche a parlare."
"Nate, mi ha dato dei soldi per violentare An-"
"Cosa cazzo stai dicendo?" Lo interrompo immediatamente."Fammi parlare porca troia." Tossisce di nuovo. "Nate mi ha dato dei soldi, avevamo fatto un accordo e quindi ho cercato di violentare Anna, non sapevo che a te piacesse lei, se no non l'avrei fatto te lo giuro!" Urla disperandosi. "Poi ho scoperto che Nate è un nuovo membro della gang di Josh, Josh ha scoperto tramite Nate che Anna è il tuo punto debole, vogliono farti del male Federico e lo faranno tramite lei." Spiega gesticolando.
Rimango interdetto, sono davvero capaci di fare una cosa del genere?
"Ma allora Nate- "mi blocco per un attimo, pensando a tutta la situazione. "Cazzo!" Urlo. "Devo andare da lei cazzo!" Mi alzo di scatto, e corro fuori trascinando con me Aaron, senza dargli spiegazioni.
Angolo autrice**
Ed ecco ciò che secondo me nessuno si sarebbe mai aspettato, cosa ne pensate?
Anna sarà nelle mani di Nate ora?
E cosa farà Federico?
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You take care of me. |Federico Rossi|
Fanfiction{COMPLETATA} La morte del padre l'ha resa fredda e distaccata col mondo intero. Anna,afflitta dal dolore, ritorna nella sua città natale, Los Angeles, qui sarà travolta da un uragano di emozioni, causate da due occhi color mare e velati da un pass...