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Federico's pov

Osservo perennemente quel nome sul display, le mie dita vorrebbero scriverle un messaggio ma la mia testa dice di non farlo.
È passata una settimana dall'ultimo incontro, chissà se mi abbia dato ascolto e se abbia ripreso in mano la sua vita, così come sto facendo io.

Sapevo di essermi affezionato a lei, ma non pensavo così tanto, è davvero strano per me stare male per una ragazza.
Solo ad immaginarla nelle braccia di Justin mi rende nervoso, per questo motivo sto cercando di evitare al massimo ogni pensiero verso di lei e di concentrarmi sulla mia nuova vita e soprattutto sullo studio, visto che si avvicina l'esame finale.

Picchetto la penna contro il legno della scrivania nervosamente, sono riuscito di nuovo a distrarmi e mi manca ancora mezzo libro da studiare.

"A che sei arrivato?" mi chiede la biondina seduta sul mio letto.

"Non mi distrarre, Paige." la ammonisco, lanciandole un'occhiata veloce.

"Ma da quando sei diventato così antipatico?" sbuffa, stendendo le gambe.

Paige è la seconda sorella di Teodor, ha l'età di Anna ma sono due ragazze completamente diverse, sia esteticamente che caratterialmente.

"Da quando sei diventata così assillante?" alzo il tono di voce. "devo finire di studiare, quindi per favore, ritorna nella tua camera."

"Va benissimo, però non mi chiamare più quando senti la mancanza della tua ex perché a quel punto sarò io a mandarti a fanculo!" sbotta, prima di uscire sbattendo la porta.

Crede ci sia qualcosa tra noi ma in realtà non mi piacciono affatto le ragazze come lei, è stata semplicemente una compagnia di una sera in cui mi sentivo solo.

"Che ha quella ragazza?" la figura di Ben prorompe nella stanza. "È appena scappata via con gli occhi lucidi, che le hai fatto?" richiude la porta alle sue spalle e mi osserva a braccia conserte.

"Ciao anche a te!" esclamo, ironicamente.

"Ciao Federico, devo ripeterti le domande a cui sei pregato di rispondere?" continua a tenere un'espressione di rimprovero sul suo viso.

" Sono abbastanza stressato, fra poco avrò l'esame e lei diventa ogni giorno più stressante" spiego, chiudendo il libro davanti ai miei occhi. "Per oggi ho fatto abbastanza." mi sollevo dalla sedia raggiungendo il letto poco distante.

"Diventa stressante eh? perché?" aggrotta la fronte. "Non dirmi che...cioè no.."

"Si, una sera e me ne sono pentito la mattina dopo, sono stressato te l'ho detto!" replico. "Non dirlo ad Anna."

"Non dirlo ad Anna." scimmiotta la mia voce. "Sempre nei tuoi pensieri quella ragazza da come vedo..." cammina per la stanza soffermandosi in un punto. "e non ti aiuterà a dimenticarla una sua foto sulla scrivania" prende tra le mani la foto e me la porge, inarcando un sopracciglio.

È una vecchia foto, non so neanche come è finita nella mia valigia quel giorno, non ho avuto il coraggio di stracciarla ed ora la osservo quando la sua mancanza si fa sentire più del solito.

"È vecchia...avevo deciso di stracciarla quindi sbadatamente l'avrò lasciata lì" mento, portandomi una mano nei capelli.

"Bene, allora fallo" afferma, appoggiandosi con le natiche alla scrivania.

"fare cosa?" farfuglio, osservando il viso di chi non ci ha creduto per niente.

"Stracciala, avanti!" mi incoraggia, ma tanto lo sa bene che non lo farò mai.

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora