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Federico's pov

Il sangue ribolle nelle mie vene, ho solo voglia di spaccare tutto. Ho voglia di prendermela con me stesso, per ciò che sono, o meglio, per ciò che sono diventato.

Il sangue scorre tra le mie nocche, ho cercato di tenermi tutto dentro, ma le parole di Anna mi hanno fatto diventato completamente pazzo.

Ho sempre cercato di contenere la mia rabbia davanti a lei, ed ora lei piange al mio fianco, si tiene la testa fra le mani mentre continuo a farmi del male. Ora lei penserà che io sia pazzo, e magari lo sono, anche per colpa sua, per il casino che sta creando nella mia testa.

Lei ha paura di me.
Sono un mostro, un'anima indemoniata, non merita una persona come me al suo fianco.

Chissà se mi salverò anche io, se riuscirò a sconfiggere i demoni che mi stanno consumando, se non dovessi riuscirci, vorrei solo che lei sapesse che è stata l'unica ad avermi fatto provare la sensazione di felicità e spensieratezza che non provavo da ormai troppo tempo.

"Federico verrò con te, ti prego smettila!" Urla in preda al panico. "Non vedi come ti fai del male?" la sua voce è spezzata dal pianto, fa male sentirla così.
La sua assenza fa male, non dei piccoli tagli sulle mani.

Si guarda intorno, poi ritorna a guardare me e d'improvviso mi prende il viso tra le mani. "Ehi ehi guardami...Federico smettila, scusami non volevo dire questo, andrà tutto bene." Sussurra a pochi centimetri dal mio viso. La sua fronte è poggiata contro la mia e i miei occhi sono intenti a fissare le sue iridi blu intense in cui vorrei sprofondare.

I miei nervi si placano all'istante, resto per un po' ad osservarla per poi chiudere lentamente gli occhi. Ho ancora il respiro irregolare, lei è stata capace di fermarmi, non lo avrei fatto se non fosse stato per lei.

Cosa mi sta combinando?

"Va tutto bene, scusami." Ripete, mentre mi tiene ancora la testa fra le mani.

"Hai detto ciò che pensavi, ora perché ti scusi?"

"No Federico, vuoi sapere cosa penso davvero? Cazzo, lo vuoi sapere?" Si allontana e mi spinge con le sue mani tremanti, ma troppo fragili per spostare uno come me. "Penso che tu sia stato fin troppo stronzo con me! Penso che io non meriti di essere presa in giro in questo modo, cosa vuoi ancora da me?" Una lacrima riga il suo volto.  "Abbiamo condiviso tutto, ti ho raccontato tutto di me, ti ho aperto il mio cuore...e tu cosa hai fatto? Mi hai davvero distrutta Federico, io non sopporto più di stare male per te. E vuoi sapere una cosa? Non stavo con te per paura, non ho mai avuto paura di te, stavo con te perché ti amavo e ti amo tuttora cazzo." Dichiara a voce sommessa.

Possibile che lei non si accorga di come i miei occhi cambino quando incontrano i suoi? O delle mie reazioni provocate dell'incredibile gelosia che io nutra nei suoi confronti?

Ed è questo a farmi diventare un mostro.

Questo causa in me scariche di rabbia che difficilmente riesco a controllare, voglio solamente lei, lei e nessun altro.

Succede tutto in un attimo, mi fiondo sulle sue labbra con forza. Cazzo, quanto mi erano mancate. La spingo contro il muro alle sue spalle e continuo a baciarla con passione, come se tutto dovesse finire da un momento all'altro, come se non ci fosse un domani.
Come se fosse l'ultimo.
Le nostre lingue si intrecciano e assaporo ogni parte di lei, è come se io fossi dipendente dalle sue labbra, non riuscirei a farne a meno.

È passato troppo tempo senza di lei, questo perché le mie paure riescono ad abbattere i sentimenti, proteggerla ora è la mia priorità.
E so che dovrò lasciarla andare, so che la sua felicità è altrove ma ho bisogno di sentire le sue labbra sulle mie, ancora una volta.

Angolo autrice**

Ciao a tutti, volevo informarvi che prenderò una piccola pausa, non so per quanto tempo, bisogna avere un po' di pazienza. Scusate, spero capirete.

Vi penserò sempre e comunque, sappiatelo.❤️

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora