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Anna's pov

"È questa la casa vero? " chiede Federico d'un tratto.

"Si, è questa." Confermo.

Un sorriso compare sul mio viso, sono troppo entusiasta dall'idea di rivedere mia madre dopo questi mesi.

"Mi ricordavo bene allora." Sorride soddisfatto mentre fa manovra per parcheggiare tra due macchine.

E Federico come dovrò presentarlo a mia madre? Dovrò dirle che sono fidanzata?

"Fede..." gli afferro il braccio prima che possa scendere dalla macchina.

"Oh che succede?" Si blocca di colpo, guardandomi.

"Ma se vuole sapere di noi due..."

"Non dirle la verità, semplice" afferma.

Subito dopo Federico scende dalla macchina, ed imito il suo gesto ritrovandoci poi fuori la porta della mia casa. Quanto mi era mancata.
Busso, impaziente di rivedere mia madre.
Ed eccola, che viene ad aprirci con il suo sorriso smagliante.

"Anna!" Mi abbraccia forte. "Finalmente sei qui" continua a stritolarmi per svariati secondi.
Poi si rende conto della seconda presenza al mio fianco, in effetti non sapeva che avrei portato lui con me, è stata una cosa improvvisa.
"Aspetta, lui è..." inizia, con un sopracciglio inarcato tentando di ricordare dove aveva visto quel viso conosciuto. "L'amico di Benjamin." Conclude, sorridendo.

"Si, il mio coinquilino sarebbe." Preciso.

Osservo Federico che mi lancia un'occhiata rapida, ma poi si volta sorridendo nuovamente a mia madre.

"Ah il tuo coinquilino, ci siamo visti già ma non abbiamo avuto il piacere di conoscerci. Io sono Valentina." Sorride mia madre, porgendogli la mano.

"È un piacere conoscerla, io sono Federico." Risponde il biondo, stringendole la mano molto educatamente.

"Dammi del tu ti prego, entriamo così ci conosciamo meglio e mi spiegate un po' com'è la vita al college."

Entriamo nella casa, che in questi mesi è rimasta sempre la stessa, non che ci avessi vissuto tanto, perché in effetti mi ero trasferita qui da una settimana e subito sono andata al college, non ho avuto tempo di visionare tutta la casa però da come la ricordo è sempre uguale a parte qualche piccola modifica.
Le cose a cui mi soffermo ad ammirare mentre cammino per il corridoio sono le foto sparse sulle pareti, una delle quali raffigura me insieme a mio padre, ai tempi di quando abitavamo ancora in Italia. Mia madre le avrà aggiunte da poco quelle foto, perché sono sicura che prima non c'erano.
Io e Federico ci sediamo sul divano posto al centro del salotto, mentre mia madre si siede sulla poltrona di fronte.

"Avete fame? " chiede mia madre.

"No grazie" rispondiamo entrambi in coro, abbiamo appena pranzato.

"Va bene, prendo lo stesso qualcosa da potervi offrire."

Mia madre si alza e va in cucina, ritornando dopo poco tempo con delle buste di patatine, una torta e varie bibite.

"Mamma..." scoppio in una risata.

"Che c'è?"

"Abbiamo appena detto di non avere fame."

"Quando vi viene fame mangiate." Sbuffa lei, sedendosi. "Allora, raccontatemi. Com'è lì?" Chiede.

Sono sicura che questa sarà una delle sue prime domande da interrogatorio.

"È davvero bello, poi ho fatto subito amicizia con Angel quindi si, mi trovo bene." Affermo.

"Tu invece?" Si rivolge a Federico che intanto si tortura le dita delle mani.

"Oh è fantastico, anche se ormai sono lì da due anni."

Chissà che reazione avrebbe mia madre se le raccontassimo tutti i litigi che ci sono stati in quell'appartamento.

"Oh ho capito, ormai conosci a memoria quel college..." ridacchia mia madre. "E voi due? Solo amici?"

Mi irrigidisco a quella domanda, Federico ha detto che non dobbiamo dirle la verità anche se non ne so bene il motivo.
Mia madre continua a passare lo sguardo tra me e Federico, sta cercando di capire dalle nostre reazioni sicuramente.

"Diciamo di...no"
Federico è il primo a parlare per fortuna, mi ha salvata da questa situazione.

"Ah no? Quindi c'è qualcosa tra voi due?" Sorride maliziosamente mia madre.

Mia madre ha sempre voluto che trovassi un ragazzo, al contrario delle altre madri.

"Si, anche se è un po' complicata la situazione."
Finalmente le parole mi escono dalla bocca, ma non avrò detto la cosa giusta perché Federico mi fulmina con lo sguardo appena pronuncio quelle parole.

"Perché è complicata?" Mi chiede Federico.

"No cioè, nel senso, intendo..." spiego sotto lo sguardo di entrambi. "Prima non andavamo d'accordo, all'inizio era un continuo litigio fra noi due, però poi ci siamo avvicinati ed ora stiamo insieme, ecco cosa intendevo. Non pensare male." Mi rivolgo a Federico.

Lui addolcisce i lineamenti del suo viso e mia madre fa una risatina, guardandolo.

"Perché non me l'avete detto?" Chiede mia madre. "Anche se già avevo intuito qualcosa." Ghigna.

"Perché...sinceramente non lo so" ridacchio.

Federico intanto è sempre più strano, continua ad assumere quell'espressione seria, tipica di chi è in soprappensiero.

Avrò detto qualcosa di sbagliato?

"Comunque siete davvero carini insieme!" Esclama mia madre, facendo accigliare ancora di più Federico.

"Grazie mamma."

"Grazie signora." Risponde lui, freddamente.
*****

"Mi spieghi cosa è successo?" Chiedo al biondino, mentre chiudo la porta della mia stanza alle spalle.

Mia madre è al piano inferiore, potrebbe sentire, infatti sto cercando di contenere la mia rabbia.
Ho trascinato Federico fino alla mia camera, il suo atteggiamento diventava sempre più snervante, non ho detto niente di male prima su di noi, quindi non ne ha motivo di fare l'incazzato.
Lui intanto gira per la stanza, osservando le varie foto sulle mensole.

"Allora? Continui ad esaminare la stanza oppure mi rispondi?" Chiedo seccata "non ho fatto nulla di male!" Continuo.

"Anna non è colpa tua." Sospira.

Finalmente si decide a sedersi sul mio letto, dando attenzione alla mia persona.

"Ma allora cos'hai?"
Rimango in piedi al centro della stanza, mentre lui mi scruta attentamente.


Angolo autrice*

Auguri a tutti❤️, un po' in ritardo ahahah
Come avete passato il Natale? Io sarò ingrassata di dieci chili in due giorni ahhhhhahaha

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora