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Anna's pov

Federico se n'è andato due ore fa con una biondina nella sua Audi, senza rendersi conto che io, Benjamin ed Angel siamo rimasti a piedi adesso. Si può essere più egoisti di così? Tanto da lasciare a piedi i suoi amici solo per non perdersi una serata con una poco di buono.
Rimango sempre più sconvolta da questi suoi comportamenti.
Fatto sta, che ora sono da sola, Benjamin ed Angel non so che fine hanno fatto, non li trovo da nessuna parte. Perché deve succedere sempre questo? Rimango sempre sola, ad ogni festa. La sfortuna è sempre con me in questi casi.
Ho mandato tantissimi messaggi ad Angel, Benjamin e perfino a Federico, senza ricevere alcuna risposta.

Esco dal locale, ormai distrutta, e decido di prendere un taxi. Anche se dovrò aspettarlo qui , su un'altra panchina, come l'altra volta, ma l'altra volta c'era Nate con me, adesso sono sola.
D'un tratto noto Trevor avvicinarsi e faccio un sospiro di sollievo, finalmente qualcuno con cui parlare.

"Hey piccola." Si avvicina barcollando. È ubriaco, la puzza di alcol si potrebbe sentire da chilometri di lontananza.

"Trevor, quanto hai bevuto?"

"Zitta, non ti interessa." Borbotta.
Ma cosa gli è preso?
Rido a questa sua risposta, deve essere talmente ubriaco da non capire niente.

"Trevor, dove sono Aaron e gli altri?"

"Ancora che fai domande?" Risponde acido.
Mi alzo dalla panchina e decido di allontanarmi, il taxi posso aspettarlo da qualche altra parte, Trevor in questo stato fa paura.
Sento i suoi passi dietro di me, mi sta seguendo.

"Piccola fermati." Mi chiama. "Ahia" lo sento imprecare.

"Ti sei fatto male?" Gli chiedo mentre mi giro verso di lui.

"Tu adesso resti qui."
Mi sento improvvisamente con le spalle contro al muro.

"Trevor cosa stai facendo?!" Urlo in preda al panico.

"Zitta." Ordina.

Sento la sua mano sulle mie natiche, e dopo un secondo sotto al mio vestito. Inizio ad urlare in preda al panico.

"Trevor, fermati ti prego"
Inizia a baciarmi violentemente, contro la mia volontà. Non riesco a crederci che sta per succedere davvero, perché a me?
Cerco di dimenarmi e di sottrarmi dalla sua presa, ma ciò che ottengo è una guancia in fiamme per un suo schiaffo.

"Lasciala! Hai capito?" Sento una voce farsi sempre più vicina.
"Vattene bastardo!"

La vista è appannata dalle mie lacrime, ma riesco comunque a vederlo, è un uomo, avrà più o meno cinquant'anni.

"Hai chiamato il taxi?" Mi chiede.
Annuisco ancora piangendo.

"Tranquilla, sono arrivato in tempo." Mi cinge le spalle con un suo braccio, e mi porta fino al taxi. Trevor è ancora a terra accasciato, l'uomo gli ha dato una bella lezione, lui non era nel pieno delle forze essendo ubriaco.
**

Arrivo all'appartamento, apro la porta ritrovando il biondo ancora sveglio a guardare la tv, avrà già finito con la biondina.

Lo ignoro totalmente e vado verso la mia camera, se solo non mi avesse lasciata a piedi non avrei rischiato di essere violentata dal suo amico.

"Oi, tutto bene?" Sento la voce del biondo fuori la porta.

Non gli rispondo, e mando un messaggio ad Angel dicendole di aver preso un taxi per tornare all'appartamento.
Vado nel bagno, e mi lavo la faccia, ho ancora il segno rosso sulla guancia, è ancora molto visibile, ed ho anche dei segni violacei sotto la mandibola. Per fortuna Federico non si è girato per guardarmi appena sono rientrata dalla porta d'ingresso, avrebbe capito subito.

Mentre metto il pigiama, sento le voci di Benjamin e Federico, capisco subito che anche Ben e Angel sono tornati e Benjamin è molto arrabbiato con Federico per averci lasciato a piedi.
La porta della mia camera si spalanca, rivelando la figura della bionda.

"Anna che cazzo ti è successo?!" Urla immobilizzandosi sulla soglia della porta.

Angolo autrice***
Buongiorno, ecco cosa doveva succedere. Federico lo scoprirà o no?
Quanto amo mettervi ansia.

You take care of me. |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora